CASE, FITTI

CASE, FITTI CASE, FITTI e disoccupazione Chi, sapendo quanto costi oggi, di fatica e ai danaro, il procurarsi un alloggio, anche modesto, non si è mai chiesto cosa si fa per rimediare alla penuria di abitazioni, per ridare vita al troppi edifici che si affacciano ad ogni angolo delle nostre piazze e delle nostre strade, con le finestre annerite prive di serramenti e di vetri, quali occhiaie spalancate sul minare di un patrimonio che si misura a miliardi e del quale nessuno pare si voglia interessare? E, risposta all'interrogativo, una ben desolante risposta, danno i moltissimi fabbricati, da mesi, taluni persino'"da anhl,"'àDband6hau séh-" za ohe ci si curi di disporre quel minimo indispensabile per renderli nuovamente efficentl. Quali le cause? Molte, dalla deficenza "all'alto costo dei materiali. Quali le possibilità? Poche, ma, pur sempre, esistenti. Ci f rid dt maggior parte quadrimotori da bombardamento. E' continuato Il fuoco di rappresaglia su Londra. Una conferenza degli alleati seguirebbe a quella dei «tre» i a i p pCi fu un periodo, durante l'infierire dei bombardamenti terroristici, che tutte le cronache concessero ampio spazio a dissertazioni sul dilemma d'attualità: costruire o ricostruire. Asserivano i sostenitori della prima tesi che, laddove era caduta la distruzione, tanto vaiieva demolire del tutto, per costruire « ab Lisbona, 9 febbraio. novo », secondo 1 dettami più Alla conferenza dei « tre progrediti dell'igiene sociale e grandi » che si sta svolgendo delrurbanistica; ribattevano i in una località del Mar Nero, secondi, che i valori morali ne seguirebbe una seconda non avrebbero dovuto venir « di tutti gli alleati », secondo quanto comunica il corri- le macerle, usando le stesse spondente dello Svenska Dag- pifttre con l'antico aspetto. bladet, il quale aggiunge che noto e al nostro cuore, questa seconda conferenza,do- vi fu, è vero, qualche voce vrebbe creare una «grande serena che chiamò gli uni e organizzazione mondiale di si- gli altri ad una visione più curezza», cioè ribadire le pe-< realistica, ma tanto clamore santi catene della schiavitù in si spense e le polemiche e le cui gli attuali dominatori del discussioni morirono ben premondo vorrebbero ridurre i fto per lo stesso ripetersi di popoli laboriosi e prolifici che troppi, mentre il compito di Sono il loro diritto alla tttW3£SES&& v ™. , , i, . parati che sempre ne aveva- Intanto, secondo quanto seri- *~ fatto ragion^ di studio e ve l'Associated Press, il popò- di diacU8sione. Quel P00"1. da lo e la stampa americana se- ponti a Pagano, da Ciocca a guono la. conferenza dei «tre» gmi da DiotaUevi a Marecon cauto ottimismo poiché, BCOttl cne quali novelle inascrive l'agenzia, i problemi scoltate Cassandre, da decenpiù difficili potenzialmente so- ni ai addperano, invano, per no i più importanti per l'av- chiamare gii italiani alla realvenire del mondo. E questi tà dl una, attuazione più traprobleml non sono ancora ap- gi0a cne allarmante, parsi sul tappeto. Ridotto al minimo lo spa¬ li Washington Star scrive, del quotidiani, scomparse, ritevando le gravi questioni del tutto o quasi, le riviste politiche che dovranno essere d'architettura, oggi, che la sistemate, che sembra troppo questione dell'amtaizione usperare che la conferenza pos- marna vive in Italia la sua sa risolvere tutto e possa fare qualcosa di più che trovare qualche ampia formula in base atta quale gli alleati possano avvicinarsi ad una solu zione comune delle questioni stesse. In poche parole, i problemi più spinosi verrebbero a n o i e i a ri e e o o a eo eal ona uhe no ra lil naer te oa- fase più acuta, quasi non se ne parla più, come se il timore di porre il dito su di questa piaga e di rivelare 11 male peggiore ancora di quanto si presuma, frenasse ogni idea. Dal censimento effettuato rinviati per non produrre ora ne, lg31 dall'Ufficio Centrale quella scissione che saTà un Ql statistica, risultava che giorno inevltal»lle fra una cosi l'Italia abbisognava, a quelmostruosa coalizione. l'epoca, di almeno 20 milioni In Francia continua l'irri- di vani per poter colmare il tazlone per il mancato invito suo deficit edilizio. Vale a dira a De Gaulle. Si dice, però, per (secondo i più recenti calcoli darle un contentino, che la di Vittorio Bini e Gio Ponti) Francia verrà più tardi infor- un qualcosa come 10 miliardi mata delle decisioni prese cir- di ore lavorative in cantiere ca il futuro, assetto politico e una spesa che, aggirandosi dell'Europa e che verrà asso- sulle 30 mila lire vano (in data all'esecuzione di esse. base ai prezzi ufficiali della Il corrispondente della Reu- fine d'anno 1943) raggiungeter scrive che nella sua prima rebbe' lo spaventoso totale di fase la conferenza si è occu- 600 miliardi! pata esclusivamente di proble- Ora, se si aggiunge che, nel mi militari e che le questioni decennio successivo al censipiù delicate come quelle della mento, non si è costruito in Polonia, dei Balcani, ecc. sa- proporzione dell'aumento deiranno « studiate » probabil- le nascite e se si tien conto mente nella seconda fase, e delle distruzioni causate dalla conclude dicendo che la con- guerra (bombardamenti di ferenza in corso sul Mar Nero centri abitati e devastazioni ha per scopo preminente, se nelle zone dove si è combatnon esclusivo, le questioni mi- tuto) la conclusione non politali. Il che è strano per gen- irebbe essere più pessimistica, te che aveva data la vittoria Ed è per questo che ci digià raggiunta e per di più a cevamo ostili a tutte le sottibreve scadenza. gliezze del costruire o ricoFrew Pearson, collaborato- etruire, mentre la realtà ha re del Daily Minor, crede-che aspetti taK. da spronarci a Roosevelt presenterà a Stalin, fare presto l'uno e l'altro, na». nel corso della conferenza, sei turalmente con avvedutezza e proposte, e cioè: 1) Parteci- secondo buon senso, perchè pazione alla guerra contro il nell'urbanistica, come in straGiappone secondo una prò- tegia, un errore lo si sconta messa di Stalin fatta a talvolta per secoli. Teheran in cambio del se- Senza falsa demagogia, cocondo fronte e da mante- me quella di regalare terreni nersi dopo la sconfitta della lasciando libero criterio di edlGermania; 2) Riiconoscàmen- ficare in fretta e male, scruto anglo-americano del go- pando materiali e capitali, verno polacco di LubH- mentre a centinaia si- contano no includendovi Mikolajczyk; in ogni città gli edifici cui 3) Riconoscimento americano basterebbero pochi lavori di della Lituania, Lettonia ed E- riattamento per rimetterli in atonia come parti integranti efflcenza, della Russia; 4) Costituzione una saggia misura di predi tribunali interaneatl per la vldenza bloccando i fitti, seppunizione dei criminali di pur j^' sacrificato tutte una guerra; 5) Appoggio da parte ^ categoria di reddituari, dl ^,0c8^veltI,Per<I5iCÌ>nneBf12; ^ impedito che, anche in SL^H»??0-r^S^,£.d(SttA^I questo «utipo, prèndesse pieprestito alla Russia; 6) Ap- ^ m forma mostruosa il feprovazione da parte delle tre grandi potenze del piani di Dumbarton Oaks. nomeno inflazionistico, ma ha contribuito ad aumentare notevolmente l'abulia del padro

Persone citate: Ciocca, De Gaulle, Gio Ponti, Pagano, Pearson, Roosevelt, Stalin, Vittorio Bini