Esiste in Germania il mercato nero? di Guido Tonella

Esiste in Germania il mercato nero? Esiste in Germania il mercato nero? BERLINO, febbraio. Forse è questa la prima volta . che la questione del mercato nero In Germania forma oggetto di una corrispondenza da Berlino. E' probabile che la spiegazione di questo silenzio il nostro pubblico abbia ritenuto di trovarla da sè, ragionando a seconda delle sue tendenze: « in Germania, dove tutto è perfetto, di mercato nero non vi deve essere traccia»; oppure: « esiste anche lassù come dappertutto, ma evidentemente la consegna è di tacere... >. Ambedue questi modi di ragionare sono però contraddetti dalla realtà. Anche in Germania questo fenomeno, caratteristico dei nostri tempi non poteva infatti mancare di fare la sua apparizione, tanto che nel gergo popolare si sono perfino coniati dei nuovi termini ad hoc, in aggiunta a quelli di « Schwartzhandel > e di «Schwartzmarkt», commercio e mercato nero, già in uso fin dalla guerra del 1914-18, come ad esempio: « unter dem Ladentisch verkaufen », vendere sotto il banco; < Vitamine B Versorgung >, approvvigionamenti di vitamine B (dove la sigla vitaminica significa però « Beziehungen > relazioni, le magiche relazioni grazie alle quali si può trovare quello ai cui si abbisogna...). In quanto alla pretesa consegna del silenzio si può constatare attraverso la lettura dei giornali tedeschi come l'argomento, oltre che nella cronaca giudiziaria, dove sono regolarmente pubblicate tutte le sentenze rese contro i trafficanti della borsa nera, sia ormai anche qui trattato pubblicamente, senza falsi pudori. Al pari di tutti gli altri mali portatici dalla guerra, era Infatti inevitabile che anche questo aumentasse di proporzioni col r ->lungarsi e con l'aggravarsi ' ' jlle condizioni di emergen: . in cui qui si vive dal settembre 1939. Per rispondere al quesito di cui sopra è comunque necessario precisare preliminarmente che cosa si intenda per mercato nero. Se si ammette per tale quel traffico che, sia pure col superamento di qualche ostacolo in relazione alla illegalità del suo carattere, è accessibile in qualsiasi momento a tutti gli acquirenti che desiderano procurarsi una determinata merce e che sono pronti a sborsare il necessario, "allora bisogna convenire che il mercato nero è in Germania praticamente inesistente. Certo anche qui si sente parlare dei famigerati listini della borsa nera, i cui prezzi sono anzi da considerarsi tra i più elevati che si conoscano in Europa. Al contrario di quanto succede col mercato nero, quale è considerato nella comune accezione del termine e quale è generalmente conosciuto fuori di Germania, la massa degli acquirenti, tolte le poche eccezioni degli iniziati, ignora però nel modo più assoluto dove e come sia possibile adire a questo traffico clandestino, che per il fatto appunto di manifestarsi soltanto fortuitamente non si può più definire quale un mercato vero e proprio, ma può meritare tutt'al più la qualifica generica di commercio nero. Si può quindi asserire che per la quasi totalità della popolazione tedesca 1 prezzi a cui sopra si è accennato, hanno un carattere puramente teorico, Aggiungiamo che sarebbe fuori luogo ritenere che ciò avvenga perchè i prezzi della borsa nera sono tali da urtarsi ad una impossibilità finanziaria degli acquirenti tede seni, dato che questi ultimi in genere si trovano oggi a pos eedere delle relativamente considerevoli disponibilità di denaro, sia perchè il costo della vita quale è stato previsto nel piano di razionamento, gli affitti delle case, le spese di trasporto ecc. sono rimasti Francamente al livello deianteguerra, sia perchè gli introiti sono aumentati in seguito al fatto che in famiglia, fier effetto della mobilitazione otale, oggi tutti lavorano e guadagnano. Per spiegare come mai il mercato nero tedesco sia costretto a rimanere talmente clandestino da essere praticamente Ignorato dalla massa di quelli che dovrebbero esserne i clienti potenziali, non basta d'altra parte richiamarsi soltanto alla esemplare severità con cui le autorità intervengono contro tutti coloro che si rendono colpevoli di Infrazioni alle leggi annonarie. La ragione vera è che in Germania, nonostante taluni mutamenti che si sono per forza di cose verificati nella situazione alimentare generale, il razionamento costituisce oggi come ieri la regola di vita per tutti, Tutti, si può dire, vivono con le tessere, e soltanto con le tessere, le quali oggi ancora, il sesto anno di guerra — e qui sta l'aspetto veramente mirabile di tutto 11 sistema — sono immancabilmente e immediatamente onorate dal venditore. Questo significa che viene a mancare in partenza una delle fonti principali del mercato nero, quella che si origina per effetto del più o meno larvato ostruzionismo svolto dal commerciante nei riguardi della vendita con la tessera. Secondo i tecnici del tesseramento tedesco il segreto di questo risultato veramente prodigioso è però da rintracciarsi, più che nella rigorosa osservanza della disciplina a cui si attiene 11 dettagliante nel fatto che si è bloccata all'origine una fonte ben altrimenti importante, cioè quella costituita da tutu i produttori grandi e piccoli, compresi i cosidetti « Selbstversorger », affla lettera gli autofornitori in altre parole coloro che vivono di quanto direttamente rirapetocaco« caagzidevodaraqusomtenotegtrpodadtechddpl'tidcaddImcincnsraècraccqdg—ticmdczbtatamfnszdmmppmt.rpdltpqLtFnannesnnVzrtdsipgbducgB ricavano dalle loro terre e che rappresentano qui dal 30 al 40 per cento della popolazione totale. Tutte queste diverse categorie dd . produttori sono controllate dal cosldetto « Ortsleiter », o fiduciario locale in malteria di produzione agricola, secondo una valutazione estremamente rigorosa delle loro possibilità di ricavo, valutazione stabilita fin dagli anni precedenti la guerra. Le evasioni, attraverso le quali il mercato nero trova di solito 11 suo più cospicuo all mento, sono così p ratte amen te ridotte ad un minimo che non può in alcun modo mettere -fri "pericolo la vigente organizzazione annonaria. (Altre foniti del mercato nero possono essere rappresentate dal soldati che cedono merci di pertinenza delle forze armate, come pure dai viaggiatori che introducono in Germania delle merci in provenienza dall'estero e soprattutto dal paesi occupati, se non che l'intervento di questi elementi, che può assumere, a seconda dei casi, un certo peso nel campo del commercio nero della benzina, del tabacco e dea tessild, è normalmente di Importanza trascurabile per ciò che riguarda il mercato nero dei prodotti alimentari). Pur essendo incontestato che il sistema delle « vitamine- B » — cioè il sistema consistente nel tentare di procurarsi dei supplementi quanto è accordato dalla tessera facendo entrare in gioco le miracolose « Beziehungen », vale a dire le proprie relazioni e conoscenze, si manifesta anche qui abbastanza efficace quando brattasi per l'appunto di sfruttare delle < Beziehungen » con gente di campagna — la situazione tedesca continua pertanto a rimanere anche in questo campo fondamentalmente sana, nel senso di una pressoché perfetta corrispondenza tra la produzione da una parte e la distribuzione e il consumo dall'altra. (Il che dimostra, oltre alle qualità di disciplina dei tedeschi, l'avvedutezza delle autorità preposte al razionamento, in quanto esse hanno fondato l'organizzazione annonaria del Reich unicamente sulla produzione interna, senza mai cedere al facile invito di far entrare in gioco elementi estranei e aleatori come quelli rappresentati dalla produzione dei territori occupati o del paesi alleati). Conviene ancora notare come ciò che preme alle autorità tedesche, non sia già di .reprimere la distribuzione capillare, che si effettua in modo più o meno nascosto con la cessione al visitatore cittadino da parte del piccolo produttore di campagna di qualche sua eccedenza, bensì di impedire ogni tentativo di fare incetta di talli eccedenze al fine di lanciarle sul mercato nero, dove correlativamente vi è 11 pericolo che intervenga lo speculatore che ha saputo concentrare In mano sua le possibilità di acquisto della massa, e può quindi mobilitarle ai suol fini coi più perniciosi effetti per la saldezza stessa della moneta. Riassumendo: se il listino della borsa nera comporta qui dei prezzi che possono sembrare addirittura favolosi, dò non è affatto da considerarsi come un indizio di una particolare fioritura del commercio al&ndesttno o, meno ancora, come un sintomo della tanto deprecata inflazione, ma più semplicemente come una conseguenza del fatto che i prodotti disponibili in sede di mercato nero sono in quantità infima, dato che i trafficanti non riescono a sottrarli alla normale distribu zione: ergo come una prova dì più che, in campo annonario, di mercato nero vero e proprio in Germania non si può parlare. Guido Tonella