La città olocausta
La città olocausta La città olocausta Nel corso delle sue visite alla Venezia Giulia il .Ministro Pavolini ha dedicato una particolare giornata a Fiume, che D'Annunzio defini, per la passione con cui difese la sua incandescente italianità, città olocausta. Per ti momento in cui è stata compiuta, la visita di Pavolini riveste un significato che deve essere messo nel dovuto rilievo. Fiume non è soltanto una fra le tante città italiane, che tutte ci sono ugual, mente care, ma è il faro più acceso e più avanzato che iWumi;ia la vitalità della nostra stirpe su quella sponda adriatica che cosi accanitamente ci viene con. tesa dall'incalzante marea slava, sia che si presenti nella veste del regno uno e trino creato a Versaglia, sia che si mascheri del nuovo volto comunista di Tito. Fiume scrisse, nell'ormai lontano 1919, una epopea che soltanto i miopi ed t rinnegati possono miscono. soere o aver dimenticato; un'epopea che è incisa a caratteri incancellabili sulle roccie carsiche che la circondano e che testimonierà per tutti i tempi l'italianità ardente, esasperata, di una terra che tutti gli sforzi dell'Impero asburgico non riusciranno a snaturare. Ma quello che non potè fare VAustria degli Asburgo minaccia ora di farlo proprio quell'Italia democratica che il tradimento ha installato a Roma e che, nella sua voluttà rinunciataria, vorrebbe ripetere il triste gioco nittiano, contro il quale insorse l'Italia di D'Annunzio e di Musso. lini. Trieste, Gorizia, Fola, Fiume, Zara, e le altre fulgide gemme italiane délVlstria e della Dalmazia vengono sacrificate bestiai. mente per compiacere gli * alleati» e i famelici nostri vicini di oltre Adriatico. Ma la sosta di Pavolini al Sacrario di Cosala, il rapporto tenuto ai fascisti e ut cittadini fiumani e la visita di presidii che difendono la oittà hanno voluto riaffermare agli itaKa»ii deU'opposta sponda adriatica che l'Italia repubblicana, fieramente in piedi, accanto agli alleati del Tripartito, non rinuncia neppure a un centimetro quadrato del suo teiritorio e lo difenderà strenuamente contro chiunque attenterà alla loro fede italiana cosi v*ua e operante, e alla quale dovrebbero ispirarsi tutti gli incerti e gli attendisti delle altre Provincie. Poiché, è bene che lo si sappia, gli italiani delta Venezia Giulia sono stati sempre in linea e non si sono lasciali disorientare né avvilire dall' inaudito tradimento che ha ridotto l'Italia in due tronconi sanguinanti. Se gli italiani vogliono salvare e restituire alla sua libertà e alla sua potenza la loro Patria non hanno che da seguire la fiaccola che a Fiume è costantemente accesa.
Persone citate: Asburgo, D'annunzio, Pavolini
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