Il peso degli eserciti occupanti sulla situazione finanziaria

Il peso degli eserciti occupanti sulla situazione finanziaria CRONACHE DELL'ITALIA INVASA Il peso degli eserciti occupanti sulla situazione finanziaria Tangerl, 1 febbraio. L'ambasciatore dell'Italia invasa a Washington, Alberto Terchiani, in una sua dichia- razione ha auspicato il ritorno all'emigrazione. Egli ha anche affermato che lo stato di cobelligeranza è indefinibile perchè legato alle ferree clausole dell'armistizio, e perchè rappresenta un grave ostacolo alle relazioni dell'Italia regia con le altre nazioni. Tarchiani ha detto: « Bisogna uscire in qualche modo dalla cappa di piombo in cui siamo chiusi e oppressi». Egli ha concluso esprimendo fiducia che in America non si mancherà di comprendere le necessità dell'Italia Che queste necessità siano sempre più preoccupanti, è dimostrato anche dalle dichiarazioni che il capo dell'Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio di Roma, avv. Rossini, ha fatto alla stampa. Egli ha detto che la Banca d'Ita Ua è stata autorizzata ad emettere nuovi biglietti per 1 importo di 11 miliardi, nono¬ stante tutta la buona volontà del governo di adottare una Eolitica anti-inflazionistica, ed a annunciato che saranno imposti nuovi inevitabili sacrifici al popolo, per risanare la situazione. In merito agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione delle clausole d'armistizio, il Rossini ha precisato che fravano sull'Italia l'importo elle requisizioni operate dalle forze alleate, l'importo delle lire di occupazione emesse in pagamento del soldo alle truppe, l'importo delle requisizioni, somministrazioni varie, lavori e servizi per una cifra finora accertata di 50 miliardi. A tale cifra, bisogna aggiungere l'importo di forniture, prestazioni e lavorazioni ordinate dai comandi alleati in Italia, nonché l'importo delle lavorazioni fatte eseguire dai Comandi di occupazione nel cantieri e arsenali dello Stato italiano. L'avv. Rossini ha fatto presente che l'economia e la circolazione nell'Italia regia non possono sopportare un cosi ingente carico e che è stata richiamata l'attenzione degli alleati sulla circostanza che l'Italia sopporta sacrifici senza pari. Sul medesimo argomento, Radio-Roma ha affermato che la circolazione cartacea nelle terre Invase è enorme e che le necessità derivanti dalla permanenza nel territorio nazionale degli eserciti anglo-americani, impongono oneri gravissimi. Conseguentemente sono stati richiesti al governo provvedimenti di eccezionale portata per ridurre le spese e aumentare le entrate. Tra l'altro sono stati indicati una revisione generale del sistema tributario e un prestito forzoso. All'udienza odierna del processo Roatta e compagni, si è proceduto all'Interrogatorio del principale imputato. Roatta ha fatto una relazione dettagliata dell'attività del S.I.M. (Servizio Informazioni Militari); e dell'azione svolta da lui in qualità di capo di quel servizio fino ai 1936. Egli ha anche parlato dell'azione svolta in Croazia a favore di ebrei nel periodo in cui era comandante della n Armata. Si apprende, infine, che a Roma è giunta in questi giorni una certa quantità di caffè, rappresentante la simbolica offerta del Corpo di spedizione brasiliano all'Italia « liberata». Il gesto ha dato luogo ad uno scambio di telegrammi fra De Gasperi e 11 Minisav degli esteri umiliano.

Persone citate: Alberto Terchiani, De Gasperi, Roatta, Rossini