La borghesia politica europea di fronte all'estrema decisione

La borghesia politica europea di fronte all'estrema decisione II dilemma posto àa Goebbels : scegliere tra la vita e la morte La borghesia politica europea di fronte all'estrema decisione o i r i . : a i i a e e e a e i e e e ieoBerlino, 1 febbraio. Nel suo settimanale articolo sul Das Rcich il Ministro del Reich dott. Goebbels, sotto li titolo « La borghesia politica davanti alla decisione », scrive oggi che « la borghesia europea, compresa quella dell'Inghilterra, si è assunta un grave onere di fronte alla storia, poiché, per paura della morte, va incontro al suicidio, legandosi con una Potenza che mira alla rivoluzione mondiale, che solo con t'appoggio della borghesia può arrivare alla vittoria e che, tuttavia, al momento opportuno, ai sbarazzerà dei suoi complici ». Goebbels afferma, poi, che « non vi è ormai più in Europa che una potenza ed un'idea le quali abbiano la forza ed il dinamismo sufficienti per opporsi, materialmente e spiritualmente, all'anarchia rossa: la Germania ed il nazionalsocialismo ». Si avrebbe motivo di ritenere che tutti gli uomini e tutti i popoli che temono ed odiano il bolscevismo si riunissero sotto le bandiere dei difensori dell'Europa, o, almeno, H""appoggiassero dal punto di vista materiale. «Invece — nota Goebbels — accade il contrario. H popolo tedesco è quasi isolato in Europa ed i popoli la cui esistenza futura dipende direttamente e immediatamente dall'esistenza della Germania assistono con una cupa indifferenza alla lotta eroica che il Reich sostiene per il nostro Continente e per l'Occidente. E' difficile immaginare una situazione storica più tragica e più impressionante ». « Comunque — continua il Ministro — da molto tempo abbiamo appreso che è assolutamente inutile dare l'allarme per modificare una situazione che pure è assurda. Coloro che subiscono questa situazione non rispondono ohe con sogghigni e derisioni. E' indiscutibile che in questa guerra noi lottiamo per la nostra vita, ma nessuno può contestare che la nostra vita è il centro della vita europea. Non voler riconoscere questo fatto costituisce per la borghesia politica una corsa verso la propria fine ». L'articolista continua: « Quante prove occorreranno ancora per confermare :a saggezza di questa previsione, dopo che tutta l'Europa orientale e sud-orientale si è già avviata sulla strada dell'inferno per aver mancato di spirito politico? « Noi dobbiamo difenderci dalla marea che avanza da oriente e dall'assalto scatenato da occidente. Il bolscevismo non costituirebbe per noi un problema difficile da risolvere, se avessimo questo solo da affrontare. Se gli elementi dirigenti borghesi avessero compreso meglio la situazione del nostro Continente, sarebbe stato possibile risparmiare all'Europa una serie crescente di sacrifici. Il fatto è che la Germania non può esseie distrutta senza che l'intera Europa, le isole britanniche comprese, sia gettata nel precipizio aperto dal fosco destino che incombe. La storia ha dato alla Germania una funzione naturale di direzione al nostro Continente, sia la situazione buona o cattiva. L'Europa vive grazie alla nostra forza. Essa si afascierebbe, incapace cvtdEpt(ElnttCazpsralgatnllgngctqtzzissz e a ò e r e e a o i o o n a l e com'è di difendersi, se noi dovessimo cadere. « La borghesia politica in tutti i Paesi deve pi endere una decisione che -è la più grave. Essa deve decidere sotto la pressione dell'ora. Non ha più tempo da perdere. I sovietici (/locano ti tutto per il tutto. Essi non concedono nulla ai loro nemici dichiarati o meno. Le grida di dolore lanciate da milioni di uomini mar- cmectirizzati dalla tirannia del Ciemlino sono ancora gettate al vento. « Qui non si tratta, innanzitutto, del popolo tedesco, poiché esso saprà difendere la sua pelle. Ma che cosa avverrà dei popoli indifesi esposti al pericolo? Nell'angoscia della morte essi non potranno aggrapparsi all' Inghilterra ed agli Stati Uniti, poiché le Potenze occidentali li tradiranno e li venderanno, uno dopo l'altro, come è accaduto per la Polonia, la Serbia, la Bulgaria e la Romania. « L'Inghfflterra non può e non vuole soccorrerli nella grande carneficina che sta per cominciare. E che cosa importa di loro agli Stati Uniti ? In qualunque momento essi potranno ritirarsi dalla situazione divenuta delicata, senza mettere in pericolo i loro immediati interessi. L'Europa, se non si aiuta da se stessa, sarà abbandonata, alla discrezione dei auoi carnefici ». Goebbels prosegue: «La dodicesima 'ora si avvicina sul quadrante della storia. La lancetta oscilla e non sappiamo se essa debba ancora avvicinarsi, oppure allontanarsi, dal momento dell'estremo pericolo. Le due possibilità sussistono, e tutte e due sono ancora nelle mani dei popoli del nostro Continente. Non passerà più molto tempo, prima che sia venuto il momento per essi di decidersi in un senso o nell'altro. Essi dovranno scegliere tm la vita o la morte ». H Ministro conclude: « Da questa decisione, quando sarà presa, non sarà possibile tornare indietro. Il coraggio dei popoli e dei loro capi sarà compensato dalla certezza della libertà. L'errore commesso verso la storia avrà per conseguenza un' espiazione storica. E' di questo ohe si tratta ed è bene che noi tutti lo sappiamo. È popolo tedesco, non solo ha capito quello che era 11 suo dovere, ma ha assolto i suol compiti per più di cinque anni con una tenacia, con una devozione e con un senso eroico del sacrificio che meritano la più grande ammirazione. Esso troverà il mezzo di proteggersi e di assicurare la propria esistenza anche per l'avvenire. Questo è per noi lo scopo della guerra. Non ne abbiamo mai avuti altri. In questa lotta di popoli il Reich sorge come uno scoglio nella tempesta. Nessuna forza avversa potrà travolgerlo ». WsuMv

Persone citate: Goebbels