Anche la Svizzera ha i suoi grattacapi

Anche la Svizzera ha i suoi grattacapi Anche la Svizzera ha i suoi grattacapi Gli Alleati e i beni tedeschi • La " lista nera „ delle ditte - Lo scioglimento dell'esercito di guerra Nostra corrispondenza) BERNA, agosto. SI, anche la Svizzera ha i suoi grattacapi. Quell'oasi di pace nella furia devastatrice scatenatasi sul mondo, quel paese idilliaco in cui hanno trovato rifugio od a cui hanno anelato tanti perseguitati dai nazifascisti, sta attraversando un momento difficile, proprio a causa di quella guerra da cui si è tenuta cosi scrupolosamente lontana. Il cataclisma non ha risparmiato nessuno. Le Autorità Alleate non hanno finora rivolto nessuna richiesta ufficiaJp «pacifica alla Svizzera sugli investimenti e sui beni dei sudditi tedeschi nella Repubblica. Comunque l'art. 18 dell'accordo di Potsdam dice testualmente: -. La Commissione di Controllo prenderà tutte le misure necessarie per sorvegliare i beni tedeschi all'estero e per requisirli, a meno che essi non si trovino già sotto il controllo delle Nazioni Unite che hanno preso parte alla guerra contro la Germania. Ed il Governo elvetico ha dovuto muoversi incaricando l'Ufficio di Compensazione di Zurigo di redigere entro il 31 corrente una statistica precisa degli averi germanici in Svizzera, dichia- IIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIMIIIIIIIHIII menti endo in seguito che le some liquide che risultassero da ale esame disponibili devono ervire innanzi tutto a coprie 1 crediti svizzeri nei riguari della Germania ed a risarre i dauni dalla Germania essa causati a sudditi elveci, e precisando infine che il onsiglio Federale si è semre dichiarato disposto a falitare la restituzione ai leittimi proprietari, del bottino i guerra e di tutte quelle prorietà illegittime che fossero tate introdotte nel paese. La Svizzera è attualmente nvasa dagli americani. Una nvasione pacifica, condotta a'soiaàtt dtsa^iatt.-Tb^vetr-'ono a riposarsi ed a diverrsi. Arrivano a scaglioni, si ermano una settimana, spenono tutto quello che hanno, ripartono. Spendono tutto uello che hanno. Spendono anto che il dollaro ha subito n tracollo: lo si paga un ranco e mezzo oramai. I sammies » vengono da quel aos di rovine in cui è stata onvertita la Germania, non are loro vero di trovare cità in ordine e vita normale, e i danno alla pazza gioia. I oro comandi li hanno muniti i istruzioni sulle condizioni i vita nella Svizzera, sui raionamenti, sulla bellezza dela natura, sulle cose da vedee, ma 11 hanno provvftti pure i un ordine che dice testualmente: «Le ditte seguenti soo iscritte sulla « Lista Nera » nessun acquisto, per nessun motivo, deve essere fatto preso di esse ». La « Lista Nera » eca la data del 25 luglio e omprende nomi come le fabbriche di orologi Zenith, Solvii, Krahl, le fabbriche di cal-ature Bat'a e Salamander, la abbrica di penne stilografiche oennecken, la marca di sigarette Malhalla e tutta una serie di grossi spacci di leccornie e rarità, qualche giornale e via di questo passo. Tutto un nucleo di ditte messo all'indice. Per garantirsi dai pericoli di un'invasione, di sconfinae violazioni d;lla neu- tralità, la Svizzera 1 dovuto mantenere sul piede ... guerra per lunghi anni un agguerrito esercito. A turno, tutti gli uomini validi sono stati mobilitati e scaglionati lungo la accidentata frontiera, testimoni muti di quello che avveniva al di là Speciali leggi avevano dovuto essere promulgate per, regolarizzare la posizione de? richiamati e delle loro fami- §lie, e cifre ingenti avevano ovuto essere stanziate in bilancio. Ora il Consiglio Federale ha fissato al 20 agosto la fine del servizio attivo e l'esercito viene praticamente disciolto. Scompare la bardatu¬ ra di guerra. E conteroporancarnente il Consiglio Fedcrale ha provveduto alla nomina di nuovi comandanti. Per la prima volta nella storia del- l'esercito svizzero moderno, al principio dell'anzianità nelle promozioni e nelle scelte è ed a stato stato preferito il concetto dei meriti. Cosi a Capo di Stato Maggiore è stato nominato il colonnello Louis de Montmollin di Neuchàtel, fino a ieri capo dell'arma di artiglieria. Capo dell'Artiglieria è prescelto il colonnello divisionario Walter Maurer di Basilea. SI tratta di due tiffl ciali relativamente giovani, u- no di 52 e l'altro di 54 anni, che hanno scavalcato tutte le difficoltà create dalla burocrazia e dalla tradizione e sono giunti di colpo ai posti di comando. Una piccola rivoluzione ed aria nuova anche qui, quindi.

Persone citate: Louis De Montmollin, Walter Maurer, Zenith