La ricostruzione di Torino

La ricostruzione di Torino La ricostruzione di Torino Per le caie tinlitrat* - I. La riparatone degli ntflbl.li «inlstraitì, ohe il pressarti conveniente per relativa esiguità di mezzi ftecnioi, petr sollecitsi esecuzione e per conformità, alle tondanicntaVr esìgerne di piamo resolatore e d'i regolamento edilizio, deve ostiere aiutata! • facilitali a In tutti i modi perori* i facilita II riformo alla norma> lftfc.1 Impegna mezzi diffusi, singolarmente non rll*T.arctl e ìs gram parto attingenti alllnixleitlva privata-, ooratlraua ai «fruttare servir! ed Impianti pubblici già In efficienza. Per quatto occorre rivolgerti anzitutto airini^atiTa privata ohe non marno» soltanto da buona volontà. E come acutamente ti osserva nel pregevole aiuolo pubblicato dal Servizio Tenni oo Immobiliare dell» Società «Toro > (< Toro m: Pie >). ei tengano presenti 1 tre punti fondamentali': 1) l'opera di ricostruzione comporta lo sborro di una somma che spesso il proprietario Interessato non possiede, ire può facilmente procurargli; S) 1* lixjnldastone del danno subito dal proprietario, quale sarà faitta a suo tempo dTlle Autorità competenti, non riconoscerà la totalità della somma che occorre spender* per 11 ripristino; 3) la. somma ohe occorrerà spendere in più non produrrà adeguato tatsrmse peroh* sjll affi tu de:."], alloggi riparati sono bloccati. Ricordiamo II parere già espresso rlatirH lngopnerl di MWano sull'argomento: un tndennlzto Intronile del (tanni di cruenti da par. te dello Stato non è possibile In valuta pregiata ed i illusorio in valuta infbailonata. A parte dunque il tetto che lo Stato non Intende e non. può risarcire la totalità del danno e che le pratiche del risarcimento sono Inevltalbilment* lunghe e complesse, rimane sempre da soddisfare un principio morale di fondamentale importanza e cioè che il de auro dello Stato, cioè della comu.niià.. venga impiegano a «ollievo del problema dell'abitazione tnteoralmente e in modo rigorosamente tecnico. Se foeee ciò possibile, la soluzione ideale sarebbe quella ohe lo Stato paghi In vani già costruiti o In materlftlii edlliii, insomma In qualche cosa che eviti la moltlpllcailon-» del circolante, nh« garantisca la completa titillizaalone del fondi dedicati alla, ricostruzione, e che questa ricostruzione riesca tecnioBTnente ed economicamente corretta. 17 necessario quindi cercare un altro sistema ohe sostituisca quello, troppo eemplicNa.. del risarcimento e ne aumenti l'efficacia pratica nel tempo e nel modo. Alcuni studiosi, come ring. Chiodi di Milano, suggeriscono di ricorrere all'istituto dei mutui Ipotecari attraverso l'onera degli Enti di credito fondiario e delle Casse di Risparmio, che hanroo Una antica tradizione di lavoro e organi attrezzati adeguaci. Si sggiunca che, in molti casi, si tratta di rimettere In envients stabili già ipotecati e I cui proprie tari non sono piti Ma grado, per il sinistro, di pagare le annualità. n nuovo intervento su] mutuatite arvrtbbe quindi 11 risultato di recuperar* un'attività • di rimetterla in fase produttiva. Non si dimentichi tuttavia ohe gli latitati Finanziari Invocati sono essi stessi dei sinistrati e che non In tutti l ra»i appaiono 1 più Idonert a sohharearsl un finanziamento di mole Ingente, amene In oamerando 1* Indennità che rappresentano Il credito del singoli verso lo Stato. In ogni modo occorrerebbe moderare l'azione deprimente dei gra. vaml fiscali sul mutui, disciplinare 1 rapporti tra gli Enti Ivnanzlstorl e il Genio Olvlle, delimitare le te me di lavoro, proporzionare e assicurare 1 capitali necessari. Vedremo ancora altn» proposte formulate In argomento,'"'1' Armando Moli*.

Luoghi citati: Milano, Torino