I bastoni di Washington e Mosca menano botte sul materasso inglese

I bastoni di Washington e Mosca menano botte sul materasso inglesePreludio alla "nuova Teheran. I bastoni di Washington e Mosca menano botte sul materasso inglese Subasic costretto alle dimissioni stile, sarebbero incluse nel pia no rooseveltlano, di particòla re Interesse è 11 fatto che esso non contempla l'intervento Stoccolma, 22 gennaio. Per calmare l'Irritazione dell'opinione pubblica anglo-americana che da troppo tempo attende di conoscere la data fissata per il secondo incontro fra Stalin, Roosevelt e Churchill (e tutti sanno che a procrastinare la conferenza e lo Zar rosso il quale spera di presentarsi ai suoi interlocutori con i problemi polacco, ceko e jugoslavo già risolti dalle sue armate); 1 giornali di Gran Bretagna e Stati Uniti si diffondono in supposizioni e previsioni sugli accompapnatorl dei « tre grandi » e sugli argomenti dei colloqui. Cosi, oggi, mentre il Daify Mail afferma che l'Incontro ai svolgerà in territorio sovietico non potendo Stalin allontanarsi troppo In questi momenti dal suo Quartier Generale, VObserver assicura che alla « nuova Teheran » parteciperanno certamente anche Molotoff, Stettinius e Eden è la New York Herald Tribune si dice autorizzata ad anticipare il progetto sulla spartizione della Germania che proporrà Roosevelt. Secondo questo progetto, le zone economicamente e strategicamente più importanti della Germania dovrebbero venir suddivise tra i Sovleti (Polonia orientale e Prussia orientale), la Polonia (Prussia, occidentale e centrale) e la Francia (zona occidentale renana). A parte le varie deportazioni di popolazione e soppressioni di industrie che secondo il solito della Gran Bretagna nella « torta >. Schérzi fra «alleati». L'Inghilterra è, del resto, sempre il proverbiale materasso su cui battono 1 bastoni degii amici più affezionati. Da parte sovietica, infatti, mentre si precisa sempre più il piano di liquidare il governo ctito esule a Londra di Benes (reo di non aver voluto trasferirsi in territorio occupato dai bolscevichi e di non voler cedere la Rutenia e l'Ucraina carpatica all'i' U. R. S. S.), si spinge a fondo l'azione nel l'ex-Jugoslavia, esasperando l'attrito fra re Pietro e Tito. E', infatti, in seguito alla de cisione di Tito di giudicare inaccettabili le proposte di re Pietro ed al conseguente riflu to del giovane sovrano a rati ficare i' accordo Tito-Subasic che il governo di Subasic ha dato le dimissioni. Grado per grado, si arriverà, cosi, alla liquidazione definitiva del reuccio ed anche di Subasic con la conseguente assunzione di tutti i voteri da parte defi comunista Tito. E' la storia d«lla Polonia che si ripete per Benea e per re Pietro. Ha un bel fare dei gran discorsi, Churchill, ma le botte ohe sta raccogliendo dal suoi « allea ti » sono ormai cosi evidenti che anche gli inglesi se ne ac corgono. Non per nulla 11 deputato Stokes ha ieri gridato ai Comuni che- la pretesa di volere dalla Germania la resa Incondizionata è una c fo" ll.i » e che il «"progettato trasferimento » della popolazione tedesca del la Prussia Orientale è « inumano, bestiale e sommamente idiota».

Persone citate: Benea, Benes, Churchill, Roosevelt, Stalin, Stokes