Il nazismo dov'è ancora

Il nazismo dov'è ancora Il nazismo dov'è ancora Inchiesta tri Alto Adige - Il "Suedtiroler V'olkspartei,, - Intenzioni e tattiche (Dal nostro inviato) BOLZANO, agosto. La situazione in Alto Adige è cosi paradossale nella sua gravità che quando si dice che l'Alto Adige è forse l'ultima roccaforte del nazismo In Europa non si sflora la verità per sorprendere il lettore con una frase più o meno studiata, ma si fa centro su questa dolorosa verità che umilia e avvilisce 1 sacrifici e le- speranze degli italiani. Una vasta organizzazione Sugli spalti della fortezza nazista, sventola, oggi, non più la bandiera dalla croce uncinata come nei giorni che seguirono T8 settembre, quando gli allogeni in combutta coi tedeschi dettero una caccia spietata agli italiani, ma quella bianco-rossa dell'irredentismo tirolese: vale a dire la bandiera di quella che Bara la n.uova Repubblica austriaca.. I vessilliferi di questa nuova insegna sono gli uomini del «Saedtlroler Volkspartei». Questo cosidetto partito del popolo tirolese riunisce In una vasta organizzazione antita- crncllsslclliana la quasi totalità, della popolazione allogena e contemporaneamente protegge quelle migliaia di soldati tedeschi che vivono ancora alla macchia o che, abilmente mimetizzati, si sono confusi tra la popolazione civile con scopi che vedremo in seguito. La gravità della situazione in Alto Adige è stata determinata principalmente dal fatto che il C.L.N. di Bolzano ha riconosciuto il « Suedtiroler Volkspartei » che « ancora non ha provveduto ad organizzarsi corno partito politico », secondo ' quanto ha scritto il Prefetto di Bolzano il 20 /giugno 1945 in una relazione ufficiale sulla situazione della provincia. Infatti il « Suedtiroler Volkspartei» non è un parti-, ed^ltirZ ™nro -ri ' terzo ed ultimo punto del suo,programma richiede di cnp- minare dei fiduciari i quali difenderanno presso le Potenze Alleate, escludendo ogni metodo illegale, la richiesta del popolo sudtirolese di esercitare il diritto di autodeterminazione ».' Con questo cosidetto partito il C.L.N. di Bolzano ha firmato i) 31 maggio u. s. un ac- ordo « politico »' per cooperae al mantenimento dell'ordie e della calma della provinia, lasciando al tempo e alarbitrio degli Alleati la risouzione della rinnovata « quetione dell'Alto Adige». n 24 luglio mi recai alla ede centrale del « Suedtiroer Volkspartei» e venni rievuto dal segretario generae del partito, avvocato Rafeiner, al quale domandai una ntervista con Erlch Ammon, apo . del « Suedtiroler Volkpartei ». Polche il signor Ammon era occupatissimo, chiesi all'avvocato Raffeiner che mi illustrasse il programma politico del suo partito. Annessione all'Austria , 8£C,e ^ dotte citazioni storiche, l'aw. Mto , disse che u ggSSktar Volkspartei» non aveva nessun programma poitico e che rappresentava soamente il vivo desiderio del « popolo sudtirolese » di ottenere intanto delle giuste autonomie linguistiche, culturali ed economiche e di poter, domani, ottenere per mezzo di un plebiscito l'annessione dell'Alto Adige all'Austria. A proposito dell'accordo col ' C.L.N. di Bolzano il segretario generale del « Suedtiroler Volkspartei » mi dichiarò che il suo partito si era impegnato a non fare manifestazioni pubbliche, nè a svolgere una propaganda interna allo scopo di non turbare l'ordine e la calma nel territori dell'Alto Adige. Alla fine del mio breve colloquio domandai all'avv. Raffeiner perchè 1 sudtirolesi volessero l'annessione dell'Alto Adige a quella che sarà la nuova Repubblica austriaca. Ecco la risposta testuale: « Non abbiamo alcuna fiducia nel Governo italiano. Noi crediamo che l'attuale Governo italiano sia composto di persone per bene, ma, date le amare esperienze del passato, non possiamo, noi tirolesi, avere fiducia nelle promesse che ci vengono fatte dalla nuova Italia democratl- . ca. I governi passano e, come è sempre successo, le promesse non vengono mai mantenute ». Circa il problema delle opzioni, cioè sulla posizione di quei cittadini italiani che nel 1939 optarono a favore della Germania, l'avvocato Raffeiner mi disse che il « SuedtiVolkspartel » intende , r?ler. , che tutte le opzioni vengano i n l i a o e o - é e i a e è e o o ea a o udi e ù olafino-, a i ie, ari, ro a 3 odi ui o. aco, afa he tila abolite come derivanti da un atto dell'ex governo nazista. Dopo queste dichiarazioni del segretario generale del « Suedtiroler Volkspartei » appare evidente che l'accordo stipulato dal C.L.N. di Bolzano col predetto partito debba considerarsi paradossale per non dire di più. Ed ora un pizzico di storia molto recente. Il «gauleiter» Hofer Franz Hofer, « gauleiter » della « zona di operazioni sulle Alpi », e 1 suol seguaci nazisti quando si accorsero che la Germania di Hitler aveva perso la guerra — ciò avveniva qualche mese prima della capitolazione germanica — fondarono in Alto Adige una organizzazione segreta nazista per tramutarla al momento opportuno in un movimento fùoaustriaco. Franz Hofer non ebbe fortuna. Infatti, oggi, egli lavora come sterratore a Inrisbruck con un cartello sulla schiena sul quale è scritto: « Gauleiter ». Però la sua organizzazione a causa . di circostanze favorevoli e della debolezza politica dei nuovi organi italiani, partorì il 19 maggio 1945 il « Suedtiroler Volkspartei ». La prima schiera degli esponenti del « Suedtiroler Volkspartei » è costituita di alcuni elementi allogeni i quali si vantano di aver sofferto le persecuzioni, carcere e campo di concentramento sotto 11 regime nazista. Ad essi è stata affidata la direzione ufficiale del partito, ma la seconda schiera è costituita da fanatici criminali delle ex forze S. S., della ex Gestapo e dalle varie organizzazioni militarizzate tedesche, quali la O.T., R.TJ.K. e Speer. Queste persone finanziano lautamente il < Suedtiroler Volkspartei » col soldi truffati in ogni angolo d'Italia dalla Wermacht e vivono liberamente nella regione altoatesina, occupando cariche pubbliche e soffocando con ogni mezzo il lavoro e le giuste aspirazioni della popolazione italiana. Fanno capo al c Suedtiroler Volkspartei » certe organizzazioni che si ritenfe.-^o armate. Esse sono l'Ano -eas Hofer, la 05 e la Heimat press» le quali agiscono emissari stranieri. Di alcuni fatti che provano come il « Suedtiroler Volkspartei » sia una organizzazione irredentistica antitaliana, una serpe velenosa che ci si alleva nel buo seno, parleremo in seguito. Vero Roberti

Persone citate: Bara, Franz Hofer, Hitler, Hofer, Speer, Vero Roberti