Addio, rifugi pubblici

Addio, rifugi pubblici Addio, rifugi pubblici Senza alcun rammarico I passanti assistono al lavori di demollzione che si sono Iniziati in pia: za S. Carlo, nel giardino Lamar. mora ed in altre località, delle soprastrutture dei pubblici rifugi E giusto che anche tale bardatura di guerra scompaia. Non sono certo piacevoli ricordi che ai rifugi si ricollegano, ma se si pensa al numero non indifferente di milioni che essi, sono costali, non al fascisti, ma alla popolazione, vltn fatto di chiedersi- perchè non cu rare di utilizzare tali locali sol terranei ? Studiando, multi anni prima del la guerra, un progetto per rifugi pubblici, si era pensato di rlcu. pernre le spese disponendo t locali in modo che ne risultassero del magazzini o delle autorimesse, che al momento opportuno potessero essere trasformati in ricoveri. Non è possibile riprendere questo progetto e vedere di ultlizzare. In tal senso i ricoveri che ora non servono, e che, ci auguriamo, non serviranno mai più?