Cose che capitano

Cose che capitano Cose che capitano — MI' abbisognano SO !f(rl di benzina. — Neppure una goccia; a nesI tun prezzo. — Come mal? SI è inaridita la tonte t — Proprio. Quale proprietario di una piccola azienda di Irasporti mi accordavo con un tinto cliente e chiedevo e ottenevo l'as«fonazione del carburante necessario per questa o quella località. Il trasporlo non si lacera... — ... c la benzina la vendivi alla borsa nera... — Ora hanno Istituito tali e tanti rigidi controlli sul posto di carico e scarico a mezzo del carabinieri e del sindaci, che la cosa non è più possibile. Sai il proverbio: Un bel gioco dura poco. — Per te però e duralo un bel pezzo I * * Un signore si presenta da una portinaia. — CI sarebbero del locali vuoti in questo stabile? — Locali vuoti? Nemmeno per sogno I — Ma non Intendo parlare di alloggi-, cercherei invece degli ambienti vasti, al pianterreno. — Per piantare una industria?... 0 per adattarci un magazzino?... l*a retta a me, egregio signore-, niente da lare. — Ecco... a onor del vero... le stanze dovrebbero servire a sale da ballo... /lapido cangiamento d'umore della portinaia. Vn largo sorriso le splana il volto. — .4 «ole ita ballo? Ma allora va benissimo l Venga, venga Credo di poterla accontenturc... * * — Sei troppo acceso in volto. Perette non ti misuri la temperatura ? . — La domestica ha rotto il termometro una settimana la. — Coperane un altro. — Fossi malto. Da 15 lire, prez. io normale, t termometri prismatici sono salili a 5W) lire I Preterisco Ignorare se ho la febbre. Tina donnetta sbiadita ed una bimba dagli occhi vivaci, passano, nelle ore del tardo mattino, davanti ad un bar affollalo del centro. — Mamma, sono tutti ricconi quelli seduti al lavoltni? — domanda la piccina; la donna accarezza quella testina ricciuta e tira via. Perche turbare l'inno, cenza?