Saluto a Ezra Pound

Saluto a Ezra Pound Saluto a Ezra Pound e a e a a e l a è a a i i i i i i e e e i i o o o o i a i i a i d i ri e e , l Stamane ho ricevuto un libretto, la cui copertina portava soltanto un geroglifico: uno di quegli ideogrammi che i letterati cinesi tracciano con un pennellino intinto nella seppi*. Giudicate il mio stupore: in un tempo di comunicazioni postali così difficili, mi arrivava un messaggio addirittura dalla Cina! Ho sfogliato il libro: alla seconda pagina ho saputo che l'ideogramma voleva dire sincerità, « parola perfetta » ; alla terza, ohe si trattai d'alcune massime di Confucio, utili a considerarsi anche dopo duemila e quattrocento annij nell'ultima, infine, da un rigo di scritto che pareva anch'esso composto da geroglifici all'inchiostro di seppia, che l'invio era avvenuto in Italia, da parte d'uno scrittore degli Stati Uniti di nome Ezra Pound. A troppi italiani, i quali d'americano conoscono soltanto qualche ballabile e qualche commedia — o per meglio dire, i ballabili eseguiti da Natalino Otto, e le commedie di O' Neill dove si tratti di parricidio o d'incesto — sarà un po' difficile di far sapere chi sia Ezra Pound : cioè uno degli studiosi più enciclopedici e profondi, e nello stesso tempo uno del poeti più sensibili e significativi della Repubblica Stellata. Sarà difficile per due motivi; la loro ignoranza e la loro diffidenza. Sapendo infatti che questo studioso e poeta, benché cittadino d'AÌnerioa, si è stabilito attualmente in Italia per difendere la nostra" causa contro quella dell'imperialismo statunitense, non si mancherà di dubitare, per legittima suspicione, circa quei titoli di nobiltà che gli abbiamo decretato. Si dirà che il noBtro è un omaggio interessato, un riconoscimento d'occasione. E allora noi rimanderemo i lettori diffidenti a una testimonianaa insospettabile, invitandoli a consultare quella < Antologia della Nuova Poesia Americana» che l'Editore Rra pubblicava a Parigi verso l'anno 1929, e ohe tutti gli americanoflli dovrebbero leggere con attenzione, e non con la «olita premura, per impararvi nozioni d'una certa utilità. Quella, per esemplo, che l'enorme maggioranza degli intellettuali è costituita, lassù, da donne, Ebrei, Negri e Europei di recentissima importazione ; che l'italiano Carnevali, facendone parte, fu lasciato morire in ospedale; che la tanto decantata Piccola città di Wilder non è altro che la trascrizione, anzi la divulgazione scenica dello S-poon-river di Lee Master ; che tutti, o quasi tutti, i poeti statunitensi sono in rivolta contro il loro paese di residenza; e che Ezra Pound, essendo fra i tanti uno dei più pregiati, tale da essere ritenuto fra molti giovani un caposcuola, è II più sofferente, il più sdegnato, il più avverso di tutti. Tant'è vero che, una dozzina d'anni fa, egli ha lasciato il Nuovo Continente per il vecchio, e prima 6'è stabilito a Roma, poi a Milano, e finalmente a Rapallo. Si tratta, dunque, d'un poeta In esilio; d'un nuovo Byron che non vuol lasciare all'ingrata patria le ossa ; d'un idealista allo stato puro che intende sacrificare tutto, incominciando dalle gioie del focolare, a quella sincerità che anche in cinese è « parola perfetta », ma essendo perfetta è cosa rara, ed essendo rara non si può acquistare che a prezzo della pace, del benessere, della vita medesima. Un uomo di coraggio, dunque, oltre ohe uno scrittore di qualità; un uomo, oltre che un poeta, di stile. Aggiungo, di mia personale conoscenza, quanto non si troverà nell'antologia parigina: e cioè che Ezra Pound, sapendo di tutto, scrive d'ogni cosa : dall'esegesi letteraria all'indagine statistica, dallo studio storico al trattato di uippologia, dal saggio biologico al capitolo d'arts spagirica. Nessun problema, nè letterario nè politico, nà economico nè religioso, gli e ignoto. Come il sapiente cinese di cui ora va traducendo le massime testamentarie, egli saprebbe dirvi con preci* sione tanto la data precisa di una congiunzione stellare quanto t l'esatto prezso (ci* tiamo ancora Confucio) del vitello sul mercato ». Ignoro se anche lui, come II grande filosofo orientale, o coma quell'altro enciclopedico che si chiamò Pico dell* Miran-

Persone citate: Ezra Pound, Natalino Otto, Negri

Luoghi citati: Cina, Italia, Milano, Parigi, Rapallo, Roma, Stati Uniti