Enrons il Congresso contro la Casa Bianca di Paolo Mastrolilli

Enrons il Congresso contro la Casa Bianca Enrons il Congresso contro la Casa Bianca Minaccia una causa per conoscere i contatti di Cheney con la società Paolo Mastrolilli NtWYORK La polizia, almeno per ora, conferma che l'ex vice presidente della Enron Clifford Baxter si è ucciso. Ma lo scandalo della più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti continua ad allargarsi, e ora il Congresso minaccia di fare causa alla Casa Bianca per ottenere tutte le informazioni sui contatti tra Dick Cheney e la società di Houston. L'anno scorso il vice di Bush aveva guidato una task force per riformare la politica degli Stati Uniti nel settore dell'energia. Ma ha sempre rifiutato di rivelare i nomi di tutte le persone che aveva incontrato e consultato, per proteggere la loro privacy e garantire la collaborazione con future iniziative del governo. Il problema è che Cheney vide anche Kenneth Lay, presidente dimissionario della Enron, e c'è il sospetto che questo abbia condizionato le sue scelte. La compagnia di Houston, infatti, aveva un progetto per 2, 3 miliardi di dollari in India, nella zona di Dabhol, che si era arenato. Cheney ne parlò con i leader di New Delhi per sbloccarlo, e non si fermò lì. Il 17 maggio del 2001 presentò la sua riforma della politica energetica americana, che oltre a favorire le perforazioni nell' Arctic Wildlife Refuge dell'Alaska, sollecitava Washington a sviluppare la collaborazione con l'India nel settore del gas e del petrolio. Questa sollecitazione non esisteva nella prima versione della riforma, circolata al Dipartimento di Stato verso la fine di marzo. Ma il 17 aprile Cheney incontrò Lay, e un mese dopo la frase era stata aggiunta. I capi della Enron ebbero in totale sei appuntamenti con i membri della task force, e ora il Congresso vuole conoscere i particolari. Quindi i deputati democratici John Dingell del Michigan e Henry Waxman della California hanno chiesto l'intervento del General Accounting Qfìfice. Il Gao è il braccio investigativo economico del Parlamento, e venerdì il suo capo, David Walker, ha avvertito la Casa Bianca che la settimana prossima deciderà se portarla in tribunale per ottenere tutte le informazioni sul lavoro della task force. Sarebbe imo scontro legale senza precedenti, negli 81 anni di vita del Gao, ma non è l'unico problema politico per Bush nello scandalo Enron. Il New York Times, infatti, ha scritto che il suo consigliere Karl Bove aveva fatto assumere dall'azienda di Houston un consulente della campagna presidenziale, che l'ex governatore del Texas non voleva sul proprio libro paga. Il consulente era Ralph Reed, ex capo della Christian Coalition, che era molto utile per annoiare le truppe della destra protestante, ma un po' imbarazzante per chi voleva presentarsi come «conservatore compassionevole». Quindi Rove avrebbe trovato la soluzione, facendo pagare lo stipendio di Reed dalla Enron. Il Washington Post, invece, ha scritto che dopo la discussa vittoria del 2000, un altro stretto collaboratore di Bush durante la campagna elettorale, Edward Gillespie, era stato assunto dalla compagnia di Houston, diventando il tramite con la Casa Bianca. Nello stesso tempo un dirigente della Enron, Thomas White, era stato nominato segretario dell'Esercito. Uno scambio di poltrone, che come minimo prova i legami costanti tra il Presidente e la compagnia più generosa nel finanziamento della sua ascesa politica. Su questo sfondo, ieri la polizia di Houston ha confermato che giovedì notte Baxter si è ucciso, sparandosi alla testa. Ma in un clima del genere, non basta il certificato medico a fugare i dubbi sulla morte di un dirigente, che aveva denunciato il marcio alla Enron. L'anno scorso il vice di Bush aveva guidato una taskforce per riformare la politica Usa nel settore energetico: vide anche il presidente del colosso texano, che forse ne condizionò le scelte Il vicepresidente Dick Cheney eì^!! de"a società di revisori dei «^ ^^Andersen g'^0 p^™di testimoniare ai congresso