L'UNO impotente a decidere nella questione indonesiana

L'UNO impotente a decidere nella questione indonesiana L'UNO impotente a decidere nella questione indonesiana he ragioni del conflitto alta luce dei rapporti internazionali Parigi, 27 dicembre. (m.) Dopo aver condannato (nei giorni scorsi l'azione delle truppe olandesi in Indonesia, il Consig-lio di Sicurezza non ha raccolto oggi i sette veti occorrenti,, secondo il regolamento, per imporre una proposta ucraina di ordinare il ritiro delle truppe sulle linee che occupavano il 18 dicembre, e una proposta sovietica di ordinare la cessazione delle ostilità entro ventiquattro ore. Le due proposte hanno avuto soltanto ì voti favorevoli della Russia, Ucraina, Cina e Siria. Si sono astenuti gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, il Belgio, il Canada e l'Argentina. La Colombia ha votato la prima e si è astenuta sulla seconda. Il delegato olandese aveva spiegato che l'ordine di cessare il fuoco, ordinato dal Consiglio di Sicurezza alla fine della settimana scorsa, non è stato comunicato alle truppe, ma ha assicurato che le ostilità sono praticamente cessate essendo già quasi interamente occupata l'isola di Giava. Inoltre, 14 personalità politiche indonesiane, arrestate nei giorni precedenti, sono state liberate. E' facile prevedere ora ciò che avverrà: seguendo l'esempio di Viscinski nella crisi di Berlino, gli olandesi faranno eventualmente dell'ostruzionismo procedurale. Essi non hanno mai riconosciuto la competenza del Consiglio di Sicurezza nel conflitto in questione, sostenendo che la repubblica dì Indonesia non è .uno Stato che abbia uno statuto internazionale e che si tratta, di un conflitto interno della federazione indonesiana, nel quale l'U.N.O. non ha a che vedere. Il punto di vista olandese è più. o meno appoggiato dalla Francia, la quale pensa all'Indocina, dove si scontra in non poche difficoltà. Le discussioni andranno per le lunghe, e nel frattempo gli olandesi raggiungeranno i loro- obiettivi. Appare assai delicata la posizione degli Stati Uniti. Data la piega degli avvenimenti in Cina essi giudicano che una politica di moderazione sia Sreferibile a una operazione i forza, ma in fondo registreranno con soddisfazione la rioccupazione dell'Indonesia da parte dell'Olanda, che potrà assicurare alla marina e alla aviazione americana, in caso di necessita, eccellenti basi. L'Olanda appartiene già al Patto di Bruxelles e sarà uno dei principali elementi di quello atlantico il cui testo già quasi pronto sarebbe portato a conoscenza dei leader» del Congresso americano entro la fine della settimana, prima ancora di essere approvato definitivamente dalla conferenza dei sette (Benelux, Gran Bretagna, Francia, Canada e Stati Uniti), riuniti attualmente a Washington. Il corrispondente di Paris Press rivela che il patto avrebbe preso per modello la formula di quello interamericano firmato a Rio de Janeiro nel 1947, stipulando che un attacco contro uno dei membri sarà considerato come un attacco contro gli altri, ma senza l'obbligo di dichiarare guerra all'aggressore. I membri si consulteranno per esaminare insieme i provvedimenti da prendere, ma nemmeno il voto della maggioranza potrebbe costringere un Paese a fare \la guerra se non è d'accordo. Rimarrebbe oggi da realizzare l'accordo sulla durata dell'alleanza e sui Paesi che saranno invitati a entrarci. Gli SarptlgtdrcitsdcnsmIvqiIu«lsdtèlfdeftgVCtvgataDmdslltmlcstprpt—ctdqPgcscdctdnzpggvdmccIufngpsvpVc r 1111M111 1 11 ■ 1111111111111 [ 11111111111 II 111111 Stati Uniti vorrebbero che la1 alleanza sia limitata a un periodo di dieci anni e che comprenda tutta l'Europa occidentale coi Paesi scandinavi, l'Italia, la Spagna e il Portogallo. La Francia e l'Inghilterra propongono invece una durata di 50 anni e vorrebbero escludere la Spagna franchista. E' da temersi tuttavia che il conflitto dell'Indonesia ritardi la conclusione dèi patto stesso. Il senatore della Florida ha dichiarato che l'America non deve armare chi minaccia le libertà altrui, e il senatore dell'Utah ha ugualmente denunciato l'azione in Indonesia. Non si deve tuttavia esagerare l'importanza di queste opposizioni. H patto iiiiiiiumiiiiiimiiimiiiiiiiiiiiiuiimiim atlantico risponde a una necessità per i Paesi che lo stanno discutendo e non sarà un conflitto coloniale che potrà in definitiva modificare la politica del dipartimento di stato; Non si esclude vnemmeno, in certi ambienti parigini, che l'Olanda agisca nell'Oceano Indiano col tacito consenso dello stato maggiore americano al quale aveva fatto constatare le infiltrazioni comuniste nella repubblica di Indonesia. Oggi a Parigi l'Assemblea Nazionale ha approvato con 599 voti favorevoli e 181 contrari (i comunisti), i crediti necessari per l'installazione a Fontaìnebleau dello stato maggiore occidentale.