La festa cristiana e il mondo politico

La festa cristiana e il mondo politico La festa cristiana e il mondo politico Le lettere.a Gesù Bambino di donna Ida Einaudi, di Sceiba, di Calosso - De Gasperi alla messa di mezzanotte nel convento della figlia Roma, 24 dicembre. Il Natale segna una tregua di' quarantotto ore, e forse più nelle lotte polìtiche. In effetti il Natale divide il Parlamento, come tutti gli italiani, .in modo assolutamente apolitico. Non più destra, centro e sinistra, nè governo e opposizione. Da questa vigilia di Natale alle soglie dell'anno nuovo, gli uomini politici formano questi gruppi: anatemi e vecchi con codazzo di nipotini, bravi papà felici dinanzi agli alberi natalizi- oppure al presepi che essi stessi hanno allestito. Ma il Natale dei personaggi politici italiani è dominato quest'anno da alcuni episodi di fiaba. Il Pi esidente del Consiglio De Gasperi, con la moglie e la figliola, si è recato stanotte ad ascoltare la Messa di mezzanotte nel convento delle suore dell'Assunzione al corso d'Italia dove vive sua fì glia suor Lucia Anche domani papà Alcide profitterà del' la semiparalisi della vita poli' tica per trascorrere qualche ora con la figliola Lucia. Ma il Natale più bello si propone di trascorrerlo il ministro Fani ani, che stasera ho visto raggiante. Egli domani al Ministero del Lavoro pranzerà con i figli e con le famiglie di un centinaio circa di disoccupati. Questo proposito di Fanfanì non poteva lasciare indifferente Von. Di Vittorio il quale, anche per episodi analoghi, ha dovuto ammettere che il Ministro del Lavoro Amintore Fanfara « è un vero cristiano >. Ma anche lui, Di Vittorio, che qualcuno ha malignamente definito « l'Unno dei lavoratori », conta di trascorrere le ferie natalizie lontano dalle lotte politiche e sin dacali. Se ne starà tappato in casa insieme ai suoi due figli: Baldina, coniugata, e Vindice studente, giunto dalla Francie, dove prosegue gli studi con ferma volontà nonostante una ferita riportata combattendo contro ì nazisti gli abbia procurato una forma di paralisi agli arti. «Rastrellare le anni...» Episodio di fiaba è stato definito quello che ha a protagonisti la consorte del Presidente della Repubblica donna Ida Einaudi, il Ministro dell'Interno on. Sceiba e Von. Umberto Calosso. I tre personaggi, seguendo una consuetudine cara a milioni e milioni di bambini, hanno scritto una letterina a Gesù Bambino. Incise su dischi, le tre missive sono state radiotrasmesse que,sta sera. La Presidentessa delIla Repubblica ha - scritto a 'Clt 'Gesù Bambino di una sua ini¬ ziativa: quella di aver preparato colle sue mani, al Quirinale, 2700 pacchi-dono per i bimbi bisognosi. «Dolci, giocattoli e oggetti di vestiario — scrive donna Ida — sono racchiusi in questi pacchi per i bimbi poveri che devono essere felici anche loro, almeno a Natale! ». L'on. Sceiba ha ascoltato la trasmissione della sua missiva nella sua abitazione a via Orazio, al quartiere Prati, con la moglie Nerina e la figliola. Calosso invece «si è ascoltato » in Piemonte, a Belveglio d'Asti, un paesino che conta poco più di settecento anime. Il deputato socialista si è recato lassù per trascorrere il Natale colla vecchia madre, Giuseppina, che ha 83 anni. Cosa ha scritto Calosso, l'incredulo Calosso, nella sua letterina a Gesù Bambino Presso a poco questo: « Vedo che tu poni tante belle cose ai bambini e me ne compiaccio. Tutto ciò è bello perchè sul volto dei bambini deve splendere sempre il sorriso, ma una cosa mi rattrista. So che tu rechi in dono ai bambini anche cannoncini e fucili. Mi dirai che sono i genitori dei piccoli a donare questi giocattoli bellici. E' male. Pregherò Scel ba di far rastrellare anche questa armi in miniatura. I bambini non devono imparare a maneggiarle. E' necessario ciò perchè il mio ideale e quello di milioni e milioni di uomini si compia: guerra alla guerra! » Mortaretti e petardi II- Presidente della Repubblica sen. Einaudi, che si è appena rimesso da un attacco influenzale, passerà il Natale al Quirinale nella più stretta intimità familiare. L'on. Bonomi trascorrerà il Natale nella sua nuova dimora a p» lazzo Giustiniani. Dopo sei lustri egli lasdera quindi la sua modesta casa di piazza della Libertà per trasferirsi nella dimora riservata ai presidenti del Senato. Tutti o quasi tutti gli altri «grandi uomini» si propon- fono di chiudersi un giorno o ue a Natale e Santo Stefano nella intimità della loro casa dove nessuno 11 chiamerà onorevoli. Cosi è per il sen. Nitti, che sta lavorando attorno ad alcuni saggi filosofici. Così è per Nenni e Togliatti. D leader comunista ha fatto venire a Roma in questi giorni il figlio Aldo, studente all'università di Torino. Con lui trascorre lunghe'ore leggendo. H vice-segretario della D.C. on. Taviani, non mi ha celato il suo proposito di dedicare il pomeriggio natalizio a fare il teatro dei burattini per i tre figli Nando, Oesarino e una bimba e ai gruppo dei loro amici. Con Lionello, quindicenne, e Claudio poco più che decenne, l'on. Riccardo Lombardi, direttore dell'Avontt.', trascorrerà tutte le ore ohe la politica gli lascierà libere. L'on. Corbino si è recato a Napoli, nella sua casa di corso Vittorio Emanuele; sa già che gli riuscirà impossibile scrivere qualcosa, «perchè lo scoppio dei .petardi e dei mortaretti mi rintronerà la testa» ma non sembra molto spiacente di questa prospettiva gioiosa e si diverte anzi pensando al povero Benedetto Croce che abita a Palazzo Filomarino a Napoli dove le esplosioni sono alla vigilia di Natale e nei giorni seguenti ben più intense che a córso Vittorio. Benedetto Croce non uscirà neanche per un'ora di casa durante il Natale, perchè ii freddo gli fa mala Per i parlamentari di parte d.c. il programma natalizio è facilmente prevedibile e non offre grandi novità: cenone, messa di mezzanotte, presepio e tombola in famiglia. L'on. Piccioni ha in programma una variante: quella di collegarsi per radiotelefono con uno dei suoi quattro figli che si trova in America per alcuni studi musicali. La tenera età del secondo figlio di Giancarlo Paletta, che conta appena un anno e mezzo, non ha consentito al più dinamico deputato comunista di recarsi a Torino a trascorrere il Natale con genitori. Per luì e per Gaspare, papà Paletta ha allestito un bell'albero di Natale con tanti mandarini. v s