Domenica si riapre la Scala

Domenica si riapre la Scala Domenica si riapre la Scala II "Trovatore., diretto da De Sabota con il tenore Kurt Baum Milano, 22 dicembre, 'Victor De Sabata è arrivato dall'Amerlca 11 giorno 16.'L'arrivo del tenore Kurt'Baum, protagonista del « Tro- vatore », è stato invece ritar-j dato dalla tempesta di neve! che ha interrotto la naviga-'zione aerea sull'Atlantico. Lajdata di apertura della Scala rlmane comunque Invariata. | La sera di domenica 26 sarà I tra le più importanti del teatro lirico, sia riguardo alla stagione 1948-49, sia nei confronti del nuova Indirizzo che la Scala Interne dare alla!propria attività. Per quanto riguarda il «Tro- j vatore», che taluni conside-[rano come la più tipica opera j verdiana, non si è tralascia- to niente che potesse concor- i rere a darne un'edizione e-1 semplare. Dal direttore De ì Sabato, 11 quale era già In teatro due ore dopo 11 suo arrivo e che da quel giorno vi rimane mattina e sera, alle scene affidate all'esperienza del vecchio Alessandro Benols, al cantanti già largamente o felicemente provati. Accanto a Baum e a Bechi, figurano infatti la Pineschi e la Barbieri, le quali fanno parte dei « meno di trent'anni », la nuova generazione di cantanti venuta in luce alla fine della guerra. Terminato l'assestamento dello stabile (rinnovata la sala bisognava provvedere alle altre parti danneggiate dalla guerra o a nuove necessità) da quest'anno la Scala affronterà eia con nuovi mezzi ala mediante contatti con altri grandi teatri quello che è il problema del suo primato, Stabilito il cartellone In venti opere, che rappresentano il lìmite massimo consen tlto dalla durata di una sta S'one. organizzati stabllmen te l'orchestra, il coro, il corpo di ballo, 11 personale di palcoscenico, la Scala si propone di formare anche una compagnia stabile di cantanti. Ciò non significa l'instaurazione da parte della Scala di un regime di monopolio, che tra l'altro non sarebbe nemmeno economicamente possibile, ma piuttosto la volontà di confe rire un carattere e una qualità speoiflei agli artisti che da -issa dipendono. In concreto la Scala potrà evitare che cantanti di meriti eccezionali siano indotti a risiedere stabilmente all'estero e nello stesso tempo dare ai cantanti di buona qualità 11 mezzo di studiare e perfezionarsi senza dover far fronte con troppa frequenza ad assillanti Impegni contrattuali. Discorso analogo potrebbe essere fatto per 1 direttori, ammesso che Da Sabata voglia dedicarsi alla Scala con continuità sempre maggiore. E In senso lato per i compositori di opere nuove, se del melodramma si continuerà a vedere principalmente l'esigenza teatrale. Considerato che la Scala è In certo senso 11 teatro del grande melodramma ottocentesco, i programmi verranno studiati da quest'anno In ragione di un'opera preottocentesca, un'opera di Rossini, di Bellini, di Donizzettl, due opere del Verdi più popolare e una del Verdi mano conosciuto, una di Pucoini, una del repertorio verista, due spettacoli nuovi o comunque di eccezione, un'opera di Wagner e una di Mozart, una tedesca minore, una o due opere francesi o russe. Esistono poi opere per le quali la Scala è troppo grande. In ciò Clmarosa e Strawinski potrebbero darsi la mano. Si deve al maestro La Broca l'Idea di costruire una Piccola Scala smontabile nell'interno della Scala stessa cioè sul palcoscenico del teatro. DI questo progetto che sarà messo in atto per la prima volta, varrà la pena di riparlare In seguito. Intanto la sera del 26 11 teatro, che è esaurito già da un mese, vedrà affluire pubblico della Scala, grande, fatto non soltanto di milanesi, ma di spettatori venuti anche da altre città d'Italia e da fuori. Seconda opera della stagione, il 28 verranno rappresentate « Le nozze di Figaro » col complesso dell' Opera di Stato di Vienna e il giorno 30, per chi ama musica riposante, « Faust » del vecchio Gounoud. r. r.

Luoghi citati: Italia, Vienna