Aspra crisi socialista

Aspra crisi socialista Aspra crisi socialista Accusa del Cominform al P.S.I. - Violenta risposta dell'Avanti! ■ Nenni si felicita per la fusione del socialcomunisti polacchi ■ Romita e la sinistra del partito: due pesi e due misure Roma, 17 dicembre. Qualcosa bì va agitando nel campo dei partiti. Tra i socialdemocratici fervono le polemiche precongressuali sul tema solito della partecipazione o meno al governo (Faravelh e Mondolf o ne vorrebbero uscire, Simonini e D'Aragona sono favorevoli a restarvi) e intanto i fusionisti si adoperano a tutt'uomo a garantirsi le simpatie del Cominform. L'altro giorno il bollettino ufficiale di informazioni ha accusato vivacemente la direzione del PSI, composta come è noto di cosiddetti centristi, di seguire in politica estera l'indirizzo che obbiettivamente fa il gioco dei fautori di guerra. L'Avutiti.' oggi si difende con passione dalla gravissima accusa di avere votato « una risoluzione che, sotto la maschera di frasi oltremodo rivoluzionarie e pacifiste, portava acqua al molino dei fomentatori di guerra e seminava il dubbio tra le file della classe operaia ». La risoluzione, come è noto, auspicava la neutralità e VAvanti! la difende dichiarando che lo stesso Togliatti si è pronunciato alla Camera per una politica estera «che non sia espressione degli interessi di alcuna classe, soggiungendo (orrore!) che «in caso di conflitto l'Italia dovrà rimanere neutrale ». Forte di questa citazione VAvanti! sfoga quindi il malumore contro 11 collaboratore del bollettino del Cominform (un'certo Pietro Rossi) dandogli dell'imbecille, dell'irresponsabile, del pedante melanconico dalla < torbida e sfrenata fantasia ». Sono affronti che vanno a colpire direttamente 11 P.C.I., dato che il g.ornale ha tenuto ad avvertire che il bollettino è pubblicato sotto la responsabilità della direzione di quel partito, e si deve pertanto considerare obbiettivamente che l'attuale è il momento della più gravo crisi mal avutasi dal congresso di Genova a tutt'oggl nelle relazioni fra le direzioni dei due partiti. Ne hanno preso atto gli esponenti della cosiddetta sinistra del P.S.I. Inviando un caloroso telegramma di saluto al congresso per l'unificazione dei partiti comunista e socialista polacchi che si tiene a Varsavia in questi giorni. La fusione, e cioè la scomparsa dei socialisti polacchi nelle file del partito comunista, è definita dagli esponenti della sinistra del P.S.I. (cioè Pertini, Nenni, Lizzadri, ecc.) come « una storica tappa del movimento socialista». La cosa, naturalmente, farà scandalo, e Sia si osserva che la gravità al precedente telegramma a GottwaW, quando Nenni si compiacque per il colpo di stato cecoslovacco, è stata largamente superata. Ci si domanda ora cosa farà la direzione nei confronti della sinistra: per molto meno l'on. Romita è stato sospeso per sei mesi da ogni attività politica. Quindi Romita, che si batte per l'unificazione socialista, non dovrebbe condurre la sua campagna in attesa del congresso; ma gli esponenti della sinistra, che auspicano apertamente la fine del partito socialista, conserveranno il diritto di fare la loro propaganda? Questo è il quesito interessante. v. g.

Persone citate: D'aragona, Lizzadri, Nenni, Pertini, Pietro Rossi, Simonini, Togliatti

Luoghi citati: Genova, Italia, Roma, Varsavia