Visita di Dunn a Truman prima di tornare a Roma

Visita di Dunn a Truman prima di tornare a Roma Visita di Dunn a Truman prima di tornare a Roma "Dopo le soddisfacenti elezioni . dichiara l'ambasciatore - in Italia non vi sarà alcun rovescio politico (Dal nostro corrispondente) Washington. 8 dicembre. L'ambasciatore americano a Roma, James Dunn. ha conferito oggi con Truman alla Casa Bianca. Dopo il colloquio, protrattosi per un quarto d'ora, l'ambasciatore a Roma è uscito dal riserbo impostosi per affermare che se «l'economia europea in generale farà prò- degli aiuti ECA, in condizioni sufficienti a permetterle di reggersi da sola ». Dunn ha avuto parole di lode per l'attività economica dell'Italia: « Lavora duro e bene », ha detto. Ed ha aggiunto che « con l'aiuto americano, l'Italia è in eccellenti condizioni ». Rivolgendosi al giornalisti, ha esclamato: « Come sa¬ pete, in Italia ci sono state le elezioni, e sono state assai soddisfacenti. Hanno sistemato la situazione parlamentare, e non vi sarà alcun rovescio politico ». Sul problema delle colonie, Dunn si è chiuso nel massimo riserbo. Parte domani per New York, e proseguirà domenica er Roma. ■335 'entrando "fai Una nuova e più delicata fase, quella che vedrà direttamente interessati gli Stati Uniti. Il sottosegretario di Stato -Robert Lovett, che sostituisce in questi giorni George Marshall ricoverato in cllnica, ha annunciato alla consueta conferenza sta rapa del mercoledì che con ogni probabilità le discussioni avran- no inizio a Washington nella giornata di venerdì. Il Dipartimento non ha ancora sottocchio il testo del Patto quale è stato concertato dai Paesi di Bruxelles. Esso viene tuttora conservato alle Ambasciate dei paesi in questione, per esser presentato ai responsabili della politica estera americana domani o don che si~ svolgeranno nel massi* mo segreto, i comitati parlamentari interessati saranno tenuti pienamente informati dal Dipartimento di Stato. Lovett ha tuttavia confermato che, dato il particolare carattere delle discussioni, esse non rivestono forma solenne, ma hanno per ora funzione informativa. Nella medesima conferenza stampa, Lovett ha trattato 11 problema dell'evacuazione dei cittadini americani dalle zone minacciate della Cina. A seguito dell'avanzata dell'Armata comunista di Mao Tse Tung, ha detto il sostituto di Marshall, sono stati evacuati dal territorio cinese oltre millequattrocento americani nel solo mese di novembre. Altri 2500 si trovano a Sclangai in attesa di Imbarco. Si è chiesto al sottosegretario se i fucilieri di marina a Sclangai saranno impiegati se necessario per proteggere le proprietà americane. « Non lo so », ha evasivamente risposto Lovett Anche l'ex-ministro della guerra, Robert Patterson, ha formulato oggi alcune dichiarazioni sulla situazione internazionale. Parlando a Boston, ha detto che «la Russia si prepara al ricatto ». SI è rifiutato comunque di precisare se per questo intendesse che Mosca si appresta alla guerra. Più tardi, durante un'allocuzione, Patterson ha esclamato che « non si può dire se i russi si preparano alla guerra, ma ogni politica basata sulla forza e sull'aggressione reca in sè i rischi della guerra ». George Marshall sta intanto proseguendo la convalescenza all'ospedale Walter Reed. TI bollettino medico diramato oggi informa che la temperatura, pulsazioni e respirazione sono soddisfacenti, che non vi * alcun sintomo di. complicazione e che il generale è stato seduto tutta la mattina, pur noti avendo lasciato il letto. Per chi collegava alla questione di salute la possibilità o meno di una permanenza di Marshall in carica l'odierno bollettino dovrebbe contenere la soluzione del problema. Edoardo Depuri