MOSTRE D'ARTE

MOSTRE D'ARTEMOSTRE D'ARTE Piu.J J„ll,fVl4*~*~.t„ lrlltOn aeU UUOCentO a distanza di alcuni mesi, duo vamente la Galleria Fogl.ato el chiama a una mostra di opere pittoriche dell'Ottocento, le quali saranno poi vendute all'asta So no piO che un centinaio di dipinti nel quali In complesso domina la scuola piemontese, ma le altre pure - la napoletana, la veneta la lombarda, sono qual pio guai metto riccamente rappresentate E ripropongono, queste oliere. 11 prohletna del gusto dell'Ottocento, con tiueireqiilvoco dominante, e superato solo dai più grandi, tra estrinsecazione di una emozione pittorica e rappresentazione di un oggetto o di un fatto, abilità tecnica, o descrizione sentimentale: o magari le due cose Insieme SI potrebbe vederlo esemplificato questo contrasto, questo equivoco ebe divide le personalità di pittori anche assai dotati, da due opere di Giacomo Crosso che vi figurano. Una ò un paesaggio di laguna. «Venezia grigia», concepito in maniera schiettamente pittorica, ed egregiamente realizzato con intera unita di emozione, tanto da rappresentare forse l'opera più Interessante, paesaggistica mente parlando, di tutto 11 com plesso: l'altra. 6 una natura mor¬ plesso: ituira, o mia matura uiur ta di «Cavoli, rape • cipolle », do- ve l'abilità della mano" e dell'oc- eti lo domina incontrastata, sino a una resa vitrea e illusionistica. ii ia l'emozione è del tutto assente. Su un slmile metro, si potrebbero dividere e classificare, si ca pisce con molte sfumature, le ope re presentate; e allora si noterebbe come, del tolto gruppo di dipinti del Pasini, l migliori senz'litro siano quelU che non appartengo no alla sua più celebrata maniera, quella del paesaggi orientali con figurine, spesso prodotte a freddo nello studio, ma certi paesi visti con occhio acuto e sensibile, come il • Fiume del Cane » o u • Campo di Giuda » o 11 nitido • Cinta e rotonda di S.t Honoré >. E lasciamo continuare all'avveduto lettore, dato che un esame completo esorbiterebbe dal nostri limiti. Limitiamoci dunque a segnalare qualche opera ebe sulle altre si stacca: un palo di piccoli Fontanesi assai belli, particolarmente lo • Studio per la rupe delle Nubi >: tra 1 numerosi Delleanl la • Primavera », 11 « Porto di Genova », 11 « Lago nero », « La Burchia», r« Altipiano Val di Su sa », e qualche altro: del Reycend li piccolo «Tempo grigio». 11 • Villaggio campano ■ del Pretella, e poi qualche Caldei-ini, e il Pittata, qualche Folllnt. senza dtmen tleare naturalmente le « Grandi ueva iiaiuraimciire io ■ vmuui firme » il Tito. 11 Mancini dell'au- 1 «ritratto. a . . e i o i a o o . e i e i d 1 , i Cavasanti, Chissotti A due anni di distanza, torna alla Galleria Martina Giuseppe Cavasanti, con alcune decine di tele, che testimoniano della .-.uà attività più recente. La quale si mantiene sulla linea già da tempo acquisita a questo pittore: vale a dire, di un tradizionalismo ve rlstlco che nelle scene all'aperto, specie quelle con donne o bambini, si apre-In una cordiale larghezza di macchia. leggera e ariosa: mentre nel ritratti «gli specie cede al desiderio di « fare bello », alle lusinghe della eleganza della linea e del soggetto, non esente però da una ricerca di ca- Al Circolo degli Artisti, nella saletta della Tampa, è la volta dello scultore Chissotti. li quale espo ne quindici opere, oltre a un gruppo di disegni. Le scolture esposte, di varie epoche, testimoniano dello sviluppo nel tempo di un'arte un poco gracile, ma consapevole del propri fini, e guidata da una vigile attenzione stilistica, non Ignara delle varie ricerche della scultura del nostro tempo. TJn certo legame di soggezione che lo teneva sin troppo vicino agli esempi di Giacomo Manzo ora si viene sciogliendo, e 11 sentimento i, « - - dell'artista trova soluzioni più 'personali, a. r.

Persone citate: Cavasanti, Chissotti, Fontanesi, Mancini, Martina Giuseppe Cavasanti, Pasini, Reycend

Luoghi citati: Fiume, Genova, Tampa, Venezia