Lo Verso andò a informarsi se il mercurio lascia traccia di Ercole Moggi

Lo Verso andò a informarsi se il mercurio lascia traccia Lo Verso andò a informarsi se il mercurio lascia traccia ha saldatura delle fiale - L n'arrischiata dichiarazione delV imputato e un atto operatorio subito dalla Salzillo nel '41 (Dai nostro inviato speciale) Palermo, 23 novembre, n dott. Lo Verso, secondo le sue dichiarazioni, avrebbe confezionato personalmente sia le fiale con la soluzione di bicloruro di mercurio, sia quelle contenenti Ipertonico. Raccontò come è noto che chiudeva le fiale a fuoco servendosi di un apparecchio bunchen. Chiestogli dove tenesse l'apparecchio, rispose che gli veniva prestato di volta In volta e stamane tale Luigi Riccio proprietario di una officina meccanica ha dichiarato di avere qualche volta effettivamente dato l'apparecchio al Lo Verso. Ciò sarebbe avvenuto parecchio tempo prima della morte della moglie. Il teste a domanda risponde che per la saldatura del piombo il bunchen serve benissimo, ima la P.C. non ritiene che un tale ■ininiiiHiiiiiiinniiiiiiiniiinnimiiniiiiiiniiii a e a a e apparecchio per lavori meccanici possa servire per le fiale di vetro e vorrebbe sapere quante calorie l'apparecchio che funziona a benzina può sprigionare, H teste lo ignora e perciò si vorrebbe dalle parti portare il becco davanti alla Corte e farlo funzionare, ma il presidente non lo ritiene ùtile nè necessario e licenzia il teste. E' la volta del figaro in Ora è la volta dell'atteso barbiere Mario Zorra che a.vrebbe tosato le bambine del Lo Verso, malgrado la loro opposizione. E' nota la minaccia a cui sarebbe trasceso il loro padre, n figaro che, secondo una voce ieri corsa, sarebbe caduto da cavallo, rompendosi una gamba è apparso invece in udienza tutto d'un pezzo; è invece un altro teste, iiiiiiiiiiiiiitiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii il giudice avvocato Mercatali, che si è rotta una gamba, cadendo da cavallo e sarà interrogato per rogatoria a domicilio. Deporrà anche lui sempre sulla faccenda di questi capelli tagliati fra l'oppos'zione e le mmaccie. De Marsico (difesa) — Finora questo era il processo dei medici ed ora saltano fuori i barbieri. Però si ritorna immediatamente ai testi medici. Il dottor Caruso, aiuto alla cattedra di medicina legale all'Università di Palermo, racconta che in un giorno che non può precisare, ma certamente dopo la morte della Malatto, perchè il Lo Verso vestiva a lutto, questi andò a trovarlo all'istituto per chiedergli se, in caso di morte per avvelenamento da mercurio, fosse possibile rinvenirne le tracce nel cadavere. Rispose al Lo Verso che effettivamente il mercurio doveva rintracciarsi. Ricorda che in quell'occasione il dottore gli disse che aveva tentato di avvelenarsi, ma non ne specificò i motivi. Il dottor Gaspare di Giacomo è un medico dell'ospedale della Feliciuzza e depone che ricorda di avere operato nel '41, cioè 4 anni prima di questa vicenda di veleno e di amore, suor Filomena Salzillo per ragadi. La cosa pare insignificante e anche delicata ma ha la sua importanza per la P. C. e per l'accusa per illustrare la figura dell'imputato. E' noto che costui dopo il suo arresto al giudice istruttore e in diversi memoriali gettò a larghe mani fango sulla moglie, sui suoceri, le cognate, i testi d'accusa e non risparmiò la stessa suora che aveva già fettato la tonaca alle ortiche, er eliminare l'accusa che egli fosse stato preso e travolto da una funesta passione amorosa per la ventitreenne monaca dell'ospedale depose che questa era stata una banale avventura di maschio. L'avventura poi come è noto si prolungò fino a far coabitare l'ex-suora In casa sua con le due bambine in funzione di infermiera ed educatrice. Dirà poi l'imputato al processo che mai promise di sposare la Salzillo e che se avesse dovuto sposare tutte le donne a cui fece una simile promessa per suo scopo personale a quest'ora avrebbe avuto un harem. Per dare forza al suo ragionamento avrebbe aggiunto in periodo di istruttoria che suor Elena delle Figlie di Maria Immacolata, personalmente immacolata non era. Caso delicato — Ma come pifò dire una cosa simile ? — osservò il giudice istruttore, e il Lo Verso spiegò che ciò era stato assodato durante un'operazione subita all'ospedale dalla Salzillo quando era suora, operazione alla quale egli era stato presente. <• n presidente gira al teste la domanda con cautela: — Vuol dirci il teste quali altri organi esaminò? — Non vi fu motivo di esaminare altre parti, all'infuori di quella in parola. Quando si opera una suora si usano particolari precauzioni e cautele che sono prescritte dall'ordine. In genere in queste operazioni oltre all'operatore c è un solo assistente e sono presenti alcune suore. ■Presidente — C'era il dottor Lo Verso assistente ? — All'ospedale c'è un turno di assistenti che sono numerosi, ma non so precisare quindi se in quell'epoca era presente il Lo verso. Certe volte l'operazione è di poca importanza, come questa in discorso, e allora non si richiede alcun assistente. Nel caso delicato fa da assistente una suora. Su questo banale caso clinico si insiste, senonchè il teste conclude: — Per questa operazione, non occorreva esplorare altri organi e infatti non furono esplorati. Viene interrogato allora l'imputato, il quale dichiara che assistette all'operazione perchè era medico interno all'ospedale: — Vi assistetti e nessuno mi disse niente. Malgrado la denegazione dell'imputato, il testimonio insiste nel dichiarare che probabilmente il Lo Verso non era presente. Il presidente dà lettura di una dichiarazione della direzione e amministrazione del l'ospedale in cui si dice che nel periodo *44-'45 per ragioni di emergenza si procedeva ed ricupero delle fiale vuote da 5 e 10 cmc. e dei fialoni per ipodermoclisi. Tale dichiarazione aggiunge che le suore potevano uscire compatibilmente con 11 servizio medico e dietro permesso della direzione. La Sai zUlo non avrebbe dovuto mai uscire da sola, ma sempre accompagnata. Nel '45, la Salzillo non volle fare i voti e perciò si licenziò dall'ospedale. Anche questa dichiarazione dell'ospedale accenna all'operazione subita dalla Salzillo e afferma che tali operazioni su suore vengono eseguite con speciale riservatezza e che spessissimo invece dell'assistente c'è una suora infermiera. Il teste è licenziato e l'aw. De Marsico (difesa) chiede che venga interrogato il prof. Serio medico che fece la prima visita, quando la Malatto si senti male. E' un medico che può dare utili informazioni sul decorso della malattia, n Serio diagnosticò una tossicosi gravidica. La sua deposizione è molto attesa e avrà luogo domani. L'udienza è stata tolta anticipatamente perchè un giurato ha perduto la notte scorsa la suocera, morta però di morte naturale. Ercole Moggi

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