TEATRI

TEATRI TEATRI Al Cri*»».: Pane «fimi. *|Turgheniev S'è detto che questo non è propriamente un dramma che si snodi da un tatto e si svolga linearmente; ma piuttosto un Insieme di scene e quadri che sparsamente, episodicamente, creano un'atmosfera, suscitano un ambiente. Qualcosa, per Intenderci, come un preludio a Cechov. E' In parte vero. Ma v'è poi una larga striatura romantica e un po' melodrammatica, v'è un personaggio che con lunghi monologhi si la avanti e tiene la scena, e raccoglie Intorno a sè le vicende, i tipi, l'Interesse dello spettacolo. Di questo personaggio, 11 vecchio povero nobile campagnuolo, Kuzovkln, hanno approfittato vari attori per lare di una commedia di costume e carattere, patetica ma vivace di colore, una commedia a mattatore. Pochi ricorderanno Ermete Novelli in questa parte; ma più d'uno può ricordare una sua celebre fotografia, l'abito chiuso fino al mento, l capelli soffici lievi e candidissimi spartiti sull'ampia fronte, l'occhio (inarcato In un'espressione di nobiltà ferita e irata, le mani in un elegantissimo gesto; era uno del momenti della sua celebrata «creazione > di Pane altrui. La "Compagnia di Renzo Ricci ha tenuto d'occhio tutto lo spettacolo e Ricci non ha fatto 11 mattatore. Il primo atto che è 11 più mosso, e ricco di variazioni, s'è iniziato su un ritmo leggermente caricaturale, con qualche leziosaggine qua e là; poi si è svolto con simpatica sostenutezza, e buou impasto di caratteri, atteggiamenti, voci, il pubblico ch'era foltissimo, anche per questo ha applaudito con Inusitato calore, con rinnovati richiami agli attori e al Ricci In particolare. Il quale pur qui ha saputo tener a treno la sua esuberante natura d'attore, e comporre una figura a mezza Unta, in sordina, umiliata, dolente. Ha egli raggiunto vera, crescente commozione T A giudicare dal battimani si direbbe di si. Ma noi pensiamo che dopo aver cosi impiantato 11 personaggio In una luce esatta, gli toccherà approfondirlo, vivendolo sempre più dal di dentro, cavandone vibrazioni sempre più Intense. E' personaggio difficile; la scena dell'ubriacatura, di una lunghezza forse eccessiva, va bilanciata tra Li grottesco e la pietà. E' una progressione crudele; quanto più 1 burlatori s'accaniscono contro 11 povero Kuzovkln, tanto più egli neve diventare ridicolo, tanto più egli deve avvilirsi, e tanto più vasta, travolgente sarà la carità, 11 compianto degli spettatori. Kuzovkln appare burlesco e tragico. Ricci tutto questo ha visto e ricercato con intelligenza; non ci è pnrso che l'abbia realizzato con pienezza, con 11 sordo fremito che nasce, come si dice, dalle viscere, straziam te e travolgente. Facciamo l'esser vazlone, perchè slamo lieti di seguire il Ricci In questa sua nuova volontà di disciplina scenica, e au ££■£• « » «U&T.S tere In piedi personaggi comunicativi, Eva Magni ed i compagni, e la regia e gli scenari, e insomma tutta la rappresentazione, han suscitato curiosità vivissima e caldo consenso. E questo fa piacere, perchè è come una speranza che 11 teatro si ridesti e si sollevi wn poco. (. b.

Persone citate: Cechov, Eva Magni, Ricci