Il tentato suicidio di Lo Verso di Ercole Moggi

Il tentato suicidio di Lo Verso Il tentato suicidio di Lo Verso Dolore per la morte della moglie o commedia ? - Nuova sfilata di medici Disquisizioni sul sublimato - Un figaro di opinione variabile - Testi a difesa (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 19 novembre. L'udienza si è iniziata con la rievocazione di un altro episodio di avvelenamento però senza conseguenze: il tentato suicidio del dottor Lo Verso il 17 novembre '45. Non fu letale perchè quella volta il dottore si attenne a una dose di sublimato insignificante. C'è a questo proposito chi sospetto sì trattasse di una commedia, mentre i familiari affermarono che aveva attentato alla sua vita per II dolore provocato dalla morte della moglie. L'esumazione della salma L'accusa contrappone a questa versione il fatto che la moglie era già morta sette mesi prima e che altro fu 11 motivo del disperato atto. Questo gli sarebbe stato suggerito quando il prof. Filippo Cuccione, direttore dell'istituto di anatomia patologica di Palermo, lo mise a tu per tu con la triste realtà del tragico fatto. Lo Verso era stato suo allievo, e sembra del migliori per cinque anni. Quando il magistrato ordinò 1* esumazione della salma della Sofia Malatto, dopo 7 mesi dal decesso, il Lo Verso si recò da lui ma venne respinto. — Se la perizia — gli disse il vecchio maestro — ti sarà sfavorevole, dovrai scomparire per sempre; se sarà favorevole la vittoria sarà intera per te. Lo Verso tornò a casa dove già si era insediata l'ex-suora e trangugiò la pastiglia di sublimato corrosivo. H primo teste della giornata è il dottor Rosario Torina che era di guardia all'ospedale delia Fellcluzza, quando gli fu trasportato in barella 11 collega il quale gli disse che per errore aveva ingerito invece di una pastiglia di piramidone una di sublimato. Ei>Je le cure del caso e fu messo fuori pericolo tanto che potè ritornarsene a casa qualche giorno dopo. La difesa domanda se in quel periodo v'era deficienza di disinfettanti e se il sublimato era adoperato per le cure antiluetiche. — Il sublimato — ha risposto il teste — sostituiva certi disinfettanti che mancavano. So che molti medici dermosifiloti in quel periodo usavano il sublimato nelle cure antiluetiche. P. 0-. — Può dirci 11 nome di questi medici specialisti? No, perchè questa circostanza l'ho sentita dire da altri. Come usava lei il sublimato? — Prendevo tre grammi di sublimato puro, li scioglievo in un litro d'acqua distillata e tale soluzione conservavo in una bottiglia su cui poneva una etichetta e la rinchiudevo nel mio armadietto farmaceutico. Quando ne avevo bisogno diluivo questa soluzione nelle proporzioni necessarie, secondo l'uso a cui doveva servire. Gli succede al suo posto un altro teste medico, il doltor Vincenzo Ficl il quale col libro delle visite alla mano depone che nel marzo 1939, visitò una giovane signora che era incinta di tre mesi, accompagnata dal dott. Lo Verso che si qualificò marito. La visitò e la sottopose a una radiografia dalla quale constatò qualche leggero fatto di natura tubercolare. Ordinò una cura ricostituente a mezzo di Iniezioni. -Nel marzo '45, cioè sei anni dopo, la stessa signora che aveva visitato nel '39 e che si qualificò per Maddalena Malatto si presentò accompagnata da una signora più unsi «.tir che egli ritenne la madre. In questa seconda visita pure col sussidio della radiografia 11 teste non riscontrò più alcun fatto di natura tubercolare. Dopo la morte della Lo Verso, la signora Alberimi gli -si presentò corde madre della signora da lui precedentemente visitata e gli chiese se sarebbe stato disposto eventualmente a confermare questa diagnosi del '45. Con falso nome Tale visita si riallaccia ad altra consimile fatta, come si ricorderà, da un precedente teste, il prof. Rinaldi, da parte della madre e della figlia, per sincerarsi sulle buone condizioni di salute di costei, in quanto non era persuasa dei- la necessità delle iniezioni cui Il marito voleva sottoporla per asseriti fatti di natura tuber- I^X^JL ™! X* già scomparsi per giudizio de gLa scomparsi per giuuiziu uc. Ki'Hw Ridirti ^ r5a^IJ?£& J^^-VJBiJ^E^ESft5 Lm«««ton2J^?««£L%m con falsi nómiappunto perchèciò non venisse a conoscenza del marito. Subentra un terzo medico, il dott. Petronio 11 quale depone che effettivamente vi fu deficienza In città, causa la guerra, di disinfettanti, scarseggiarono fino al '45, ma si rimediava. « Io stesso — nota — per le operazioni adoperavo sublimato all'uno per mille, tuttavia tuttora qualche chirurgo lo adopera in clinica. Presidente — Sa dirmi qualche nome? Ma anche questo teste di scienza propria non può fare nomi. E' licenziato ed è la volta ora del quarto medico di questa udienza, il dott. Antonino Tesorieri che nel '89 verme Incaricato dal marito della signora Sofia di praticare alla moglie delle tniez'oni endovenose di calcio. presidente — E perche non glie le fece 11 marito? — Perchè allora non era ancora medico. Oli succede il dott. Giovanni L111111111111111111 !(( 111111 ri II 911( 111111i I! 11111 j 11:1111 ìI Luna. Questi era anche lui di guardia all'ospedale quando portarono il Lo Verso che ai era avvelenato, non voleva essere curato e diceva che tanto per lui la vita era finita, E' ora la volta dì un altro medico il prof. Enrico Luna, deputato al parlamento regionale di parte socialista e padre del precedente teste. E' un vecchio professore di anatomia dell'università di Palermo e venne ch'amato al capezzale di Sofia, quando essa era già morente. Non ordinò nulla e neanche la visitò, Presidente, stupito — Lei è medico e non la visitò? — Aveva la nefrite e non c'era più nulla da fare; la signora era incinta e la nefrite era un caso ordinario, se avessi però saputo che si trattava di tossicosi mercuriale, 10 stesso avrei provveduto a denunciare il caso, ma nessur mi parlò di avvelenamento da, mercurio. La signora Albert ini a que sto punto dichiara che l'ammalata esternò al professore Luna il sospetto di essere avvelenata, ma li medico non ricorda tale circostanza. Helzi Concetta è una teste citata dalla difesa. Afferma che i coniugi Lo Verso nel '45 parevano felici di avere prossimamente un maschietto. Partecipò al trasporto funebre della povera signora, al ritorno la teste prese posto nella macchina offerta dal suocero Lo Verso insieme alla signorina Elena La Malfa una teste d'accusa sentita nelle prime udienze. La Helzi narra che la signorina accennando al Lo Verso disse: < Poveretto come è abbattuto, non ba fatto mancare nè cure nè assistenza all a. mogli e ». Questa circostanza però contraddice con quanto ha deposto già la La Malfa che si dimostrò ben poco riconoscente circa le amorose assistenze e cure del Lo Verso verso la moglie. La teste odierna aggiunge che quando giunsero a casa Lo Verso trovò la signora Albertlnl che abbracciò il genero e entrambi si misero a piangere. La teste Elsa Tamburello I Iu ^ quattro mesi all'aspe» a^lpeUoiuzza e trovò la Saul X Cito premurosa i che entrambe rimasero in buo. | m rapportl gnete dopo. Un ^orao « vwe comparire la I suo«* in abito borghese. Le !dtase che si era impiegata nel gabinetto medico del lo Ver- ;a abbandonato a a a e o i a n n è , l e l o l'ordine. Le confidò pure che si era fatta suora per una grave delusione amorosa. L'episodio amoroso La rivelazione stupisce U §residente, l'episodio amoroso ella Salzillo fu da questa narrato In udienza, come una novità assoluta, una primizia, I punti sugli < 1 > vennero messi a domanda della difesa dalla stessa Salzillo, senza una specifica richiesta del presidente 11 quale domanda ora alla teste: — E come venne a saperlo il dottor Lo Verso T • — E' probabile — risponde la teste — ohe glie lo abbia detto la stessa Salzillo pia tardi. L'udienza termina dopo tanti medici con la deposizione di un barbiere, tale Prlnzl Angelo, quegli che tagliò 1 capelli alle bambine del dottore Lo Verso. — Le bimbe — dichiara 11 figaro — non volevano asso» lutamente esaere tosate, 11 padre si limitò a rimproverarle, senza metter loro le mani addosso ne minacciarla P. <?.: — Ma la cameriera è stata recisa nell'accusa, oltre a ciò 11 barbiere raccontò diversamente l'episodio nel suo salone, presente un medico ohe ci riserviamo di catare perchè sia messo a confronto con il barbitonsore. Nella stessa udienza di oggi dovevano presentarsi pure 11 dott Caruso che pare si sia rotta una gamba e il dott Di Giacomo ritardatario specifico. p. C: — Noi noa rinunciamo a questi testi. Presidente: — Vuol dire che II faremo accompagnare dal carabinieri. Ma a questo punto al medici che hanno già deposto, a quelli citati che deporranno nei prossimi giorni e ai periti medici si vorrebbero aggiungere anche altri sanitari, quelli che accolsero cioè all'ospedale il Lo Verso in preda alla pastiglia di sublimato corroislvo. E cosi il processo dei medici come lo chiama il popolino si amplifica. Ercole Moggi iiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

Luoghi citati: Palermo, Sofia