Appello di madri italiane a Elisabetta d'Inghilterra
Appello di madri italiane a Elisabetta d'Inghilterra PER DETENUTI MILITARI DI PROCIDA Appello di madri italiane a Elisabetta d'Inghilterra Napoli, 19 novembre. Nella casa penale di Procida si trovano trenta detenuti, condannati da vari tribunali alleati durante l'occupazione. Si tratta di ufficiali superiori e di sottufficiali, i quali furono inviati nel penitenziario per scontarvi pene dal dieci ai trentanni, qualcuno anzi venne condannato all'ergastolo e tre addirittura alla pena di morte. 1 processi tatti a suo tempo furono svolti senza alcuna forma giuridica e le sentenze vennero scritte su pezzi di carta e inviate alla casa penale per far scontare la pena. Negli archivi dello Stato o presso le Direzioni delle case penali, non esiste alcun fascicolo processuale, nè vi è alcun specifico ordine di carcerazione, tranne il semplice biglietto con cui si chiedeva di tenere gli Imputati a disposizione delle corti alleate per le pene inflitte. Molti ricorsi- sono stati fatti, molte domande di grazia sono state inoltrate, e quasi tutti sono rimasti senza risposta. Il cappellano del penitenziario di Procida, don Luigi Patonaro, che tanto a cuore ha la sorte di questa gente, si è interessato tramite il Vaticano ed ha anche fatto pervenire un telegramma di auguri alla principessa Elisabetta, in occasione del lieto evento. Naturalmente il telegramma è stato firmato da mogli e madri dei reclusi. Apprendiamo che da Londra è pervenuto il seguente telegramma di risposta: « La Principessa Elisabetta e il Duca di Edimburgo sono molto grati per il vostro gentile messaggio di congratulazioni. La Famiglia Reale ha preso accordi circa il vostro telegramma, rivolgendosi alle autorità competenti per U rilascio dei prigionieri di Procida. — Firmato: ComptroUer ».
Persone citate: Luigi Patonaro, Principessa Elisabetta
Luoghi citati: Edimburgo, Inghilterra, Londra, Napoli, Procida
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