Il congresso federalista chiuso ieri al Carignano

Il congresso federalista chiuso ieri al Carignano Il congresso federalista chiuso ieri al Carignano Un telegramma al presidente della Repubblica La seduta conclusiva del II Congresso dell'Unione europea federalista al Carignano, è riuscita interessante, tanto per il concorso del pubblico, che aveva esaurito la possibilità del teatro, quanto per l'esposizione del vari oratori. Si è iniziata alle 17. I delegati delle varie nazioni erano adunati sul palcoscenico, decorato da due grandi « E » porporine. Presentati dal - dott. Cabella, del Comitato nazionale del M.E.F. italiano, gli oratori hanno preso successivamente la parola, esprimendosi a volta a volta in francese — lingua ufficiale del Congresso — in italiano e perfino in esperanto. Il prof. Augusto Monti ha esposto gli ideali federalisti, prospettandoli tuttavia con concreta sincerità e ricordando che, un secolo fa, nella stessa Torino si era adunato un Congresso federalista, presieduto da Gioberti, per auspicare una federazione non europea, ma di Stati italiani. Era uno d :i primi squilli dell'indipendenza e dell'unità d'Italia. Il segretario nazionale dei Sindacati francesi della c Force Ouvrière », Leboutte, dopo aver esaltato Torino, città del lavoro a vasta base operaia, ha auspicato Una più stretta unione spirituale tra Italia e Francia. Ha Insistito nel concetto d'un'unltà economica basata sulle vere forze del lavoro, n fallimento del federalismo — egli ha concluso — sarebbe 11 fallimento d'Europa. L'on. Bovetti, rappresentante del parlamentari federalisti italiani, ha parlato, tra l'altro, dell'Unione doganale italo-francese, tappa della futura federazione. Ha accennato alle unioni doganali nord-americana ed elvetica, che tanti anni or Bono furono 11 preludio delle due storiche federazioni Il dott Brugmans, ex ministro olandese, presidente-della Unione federalista europea, dopo aver portato all'uditorio il saluto di Leon Blum, ha esposto gli scopi del federalismo, ricordando quell'euforia che addormentò le iniziative federaliste dopo la prima guerra mondiale, e deprecandone 11 ritorno. Bisogna credere — egli ha concluso — all'organizzazione d'una democrazia federalista, vero ostacolo allo scoppio di un conflitto mondiale. Infine il dott. Altiero Spine! fliitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii li, segretario nazionale del movimento e pioniere delle idee federaliste, ha pronunciato un discorso eminèntemente critico, ricordando le illusioni passate e prospettando quelle presenti. Ha concluso affermando che il movimento dovrà agire nel momenti critici della politica mondiale attuale, momenti che non tarderanno ad avverarsi. Dopo un simpatico saluto della signora Conterno ai 9 milioni di esperantisti aderenti al federalismo e a quelli presenti al Congresso, l'aw. Colonnetti ha comunicato il testo di un telegramma inviato dal Congresso al Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi. Calorosi e frequenti applausi hanno salutato gli oratori. Alle 21 è seguita, a Palazzo Carignano, una riunione del federalisti della sezione torinese. iiiiillliiliiiilililiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia, Torino