Una pagina di orrori nel libro della X Mas

Una pagina di orrori nel libro della X Mas Una pagina di orrori nel libro della X Mas Roma, 11 novembre. Al processo Borghese è proseguita la lettura del verbali degli imputati latitanti. S'inizia, quindi, la sfilata del testi a carico. Giovanni Della Costa, ex-maresciallo dal carabinieri, tuttora zoppicante per le sevizie subite ad opera della X, narra di essere stato arrestato nel dicembre '44 a Crocetta Montcllo come partigiano. Venne legato mani e piedi, frustato e picchiato a sangue, per ordine del capitano Del Giudice e del tenente Del Bianco. Gli altri che erano con lui furono seviziati e poi fucilati. Presidente — C'era anche quell'uomo là, 11 Castaldi? Della Costa — C'era. Gastaldi — Non c'ero, n teste si sbaglia. Della Costa — C'erano anche quei due (indica il Brunetti ed il Marlnuccl). Del Giudice — E' vero cbe il teste ha consegnato armi agli sbandati Inglesi? Della Costa — Mi condannarono a morte proprio per questo. Presidente — Questo non c'entra col processo! Seguono altri testimoni, che dovrebbero chiarire 1 massacri di Crocetta Hontallo. Sono il macellalo Luigi De Favori, Michele Jurlca, Giordano Marslca, tutti e tre padri di fucilati. Non sanno dire molte cose, perche non assistettero alle uccisioni e seppero tutto da terzi. Arturo Zanoni, costituitosi ostte civile per avere avuto la casa distrutta a Borgo Ticino, narra la rappresaglia qui compiuta per la esecuzione' di tre tedeschi ad opera di partigiani. Egli era membro attivo della resistenza. Conosce, quindi, i tatti con molta precisione: 13 giovani furono destinati al¬ la morte: quattro per ogni tedesco, più uno aggiunto all'ultimo momento. Del tredici, tuttavia, un certo Piota rimase miracolosamente, salvo dalla fucilazione e si arruolò, hi seguito, nella X Mas. Quindi elementi dello stesso reparto repubblichino, al comando del tenente Ungarelli, Imputato latitante, dettero fuoco al paese, Incendiando le case e colpendole con bombe a mano. Anche del fatti cbe seguirono all'uccisione di certo Leonardi della Mas. riferisce questo testimone. Il prefetto della provincia aveva proibito le rappresaglie ed ordinato al rilasciare 1 rastrellati. Allora gli uomini dell'Ungarelll si trasferirono ad Arena. Prelevarono dalle carceri sei partigiani, 11 giudicarono sommariamente e 11 misero al muro, meno uno, graziato per la sua giovane età. La sentenza venne emessa dallo stesso Ungarelli. Aw. Santoro (difensore di Ungarelli) — Da chi ha saputo questi tatti se non era ad Arona? - Zanottl — Da altri testimoni che sono nell'elenco. • L'avv. Santoro si scaglia violentemente contro 11 testimone, che gli risponde con pari calore. Santoro — Lei è -un pregiudicato. zanottl — I cinque giovani fucilati erano ammalati e furono uccisi ancora infermi. Santoro — Lei ha subito cotv danne per reati comuni. Zanottl — Non sono cose gravi. Sono stato membro attivo della resistenza, ho effettuato scambi di prigionieri, bo trattato più volte con - gli alleati. Ma lei, avvocato, cne cosa ha fatto? Santr • r. (imbestialito) — Ho fatto 11 magistrato e credo di averlo saputo farei I

Luoghi citati: Borgo Ticino, Roma