Aumentata la produzione in tutti i settori agricoli

Aumentata la produzione in tutti i settori agricoli Il discorso del ministro Segni alla Camera Aumentata la produzione in tutti i settori agricoli Mancano macchine per la motoaratura « Larga politica di credito Roma, 19 ottobre. Dedicata la seduta mattutina della Camera alla presentazione di numerosi ordini del giorno, nella ripresa pomeridiana il presidente Gronchi ha commemorato il sen. Giuseppe Micheli, testé scomparso. Ha quindi preso la parola l'on. Mannironi, relatore del bilancio dell'Agricoltura, cui ha fatto seguito il àiv--Bo del ministro che h-a'cr '\ di¬ battito risponder vari punti trattati dai v. atori. Bando all'autarchia SEGNI (Ministro dell'Agricoltura) — E' stata criticata vivacemente la nostra politica produttiva; si è parlato di un ritorno all'autarchia granaria. Vi dico che non vi è un ritorno all'autarchia: vi è bensì in problema del pane e un problema agricolo interno che dobbiamo considerare. Emo perchè abbiamo incrementato la produzione abbandonando il prezzo politico del grano; ma, anche se dovessimo raggiungere una produzione annua di 72 milioni di qumrali di grano, noi saremo sempre tributari dell'estero. Per tutte le altre produzioni siamo arrivati ai livelli dell'anteguerra. Nel campo zootecnico abbiamo migliorato le posizioni del 1938. Nel campo della viticoltura abbiamo risanato molti danni infortì dalla guerra. Cinquantamila ettari di viti sono stati ripristinati. Nella produzione del vino i risultati sono buoni. Non dobbiamo a questo riguardo temere le conseguenze dell'unione doganale colla Francia. E' più facile che la Francia importi i nostri vini che non la Italia quelli francesi. In ogni modo siamo in fase di trattative e difenderemo i nostri interessi. Ripeto che non vi è motivo di fare concessione alcuna che sia a nostro danno. Nel settore ortofrutticolo siamo in ripresa. Ci è mancato negli ultimi anni il grande mercato germanico, ma ora questo sbocco si va gradatamente riprendendo. Nel 1947 abbiamo esportato un volume doppio del 1946. Quest'anno le cifre non sono complete, ma appaiono notevolmente superiori, e nell'anno prossimo si potrà raggiungere il massimo di sette milioni e mezzo di prodotti ortofrutticoli esportati nel 1938. Il patrimonio zootecnico è ricostituito e in certi settori siamo al di là del livello anteguerra. Resta tuttavia il problema delle macchine agricole in generale e (Iella motoaratura in particolare. I mezzi meccanici sono aumentati ma i prezzi di fabbrica sono alti rispetto all'estero. Cosi, per non danneggiare la nostra industria, importiamo solo pic- cole quantità di macchine di tipo che non abbiamo. Comunque il Ministero agevola la costituzione di centri di motoaratura a disposizione di consorzi e cooperative di piccole e medie aziende. Molti piccoli trattori sono stati distribuiti, ma il problema della motoaratura rimarrà finché non, diminuiranno i costi di produzione; Il Governo si propone una larga politica di credito agrario mediante facilitazioni alle banche. In merito alla riforma agraria bisogna distinguere la bonifica dalla riforma stessa. Per quanto riguarda la prima — che è uno cJei mezzi per giungere alla seconda — si sono fatti molti passi avanti. Nel Mezzogiorno sono in corso lavori di bonìfica per 24 miliardi sul 34 stanziati per l'esercizio 1947-48. Concordo con quanti propugnano una estensione della bonifica attraverso le irrigazioni. Molti nanno chiesto un particolare interessamento per le zone di montagna e i boschi. Qui si tratta, oltreché di un problema economico, di un problema di vita. Non si tratta solo di interventi di natura agraria, ma di costruire strade e acquedotti Bisogna che in questo campo il Ministero dell'Agricoltura e quello del Lavori Pubblici procedano di pari passo. Una serie di provvedimenti si impone e confidiamo in un congruo stanziamento dei fondi ERP per vincere questa battaglia delle zone dimenticate. Riassumendo, posso affermare che negli ultimi anni sia al tempo del tripartito che dopo la portica del Governo è sempre stata a favore delle classi più umili. Il progetto di riforma dei contratti agrari è in cantiere. (Rivolto ai comunisti) Voi non siete in buona fede quando accusate il JGoverno di trascurare le classi meno abbienti. E' inutile che vi elenchi tutti i provvedimenti presi: voi li conoscete e li avete approvati. Avete approvato anche la legge per la mezzadria e quella per i contratti di affitto, che certo non sono redatti a vantaggio dei grossi proprietari. « Non creare illusioni » MICELI (p.c.i.) — Molti mezzadri sono stati arrestati per quelle leggi. SEGNI — Sono stati arrestati perchè violavano il Codice Penale. (Vivace reazione a sinistra: applausi al centro). Intanto posso annunciare che le disdette dei salariati agricoli dovranno essere regolate per legge. A riguardo della riforma fondiaria, le s'nistre hanno presentato all'opinione pubblica un loro progetto. S' tratta di un tentativo per porre il problema su un piano € also GRIFONE (p.c.i.) — Dimostrate che è falso. SEGNI — Non è nel nostro s'stema creare Illusioni nè vogliamo improvvisare. Lo stesso Gramsci — e Togliatti lo ha ribadito — diceva che non si debbono creare illusioni che sono dest'nate a fomentare delusioni. Noi non slam.) disdosU a lasciarci deviare dalle sirene di destra, ma neanche dalle altre. Il Governo ha assunto degli impegni e li manterrà. GULLO (p.c.i.) — Ci vogliono fatti e non parole. GIANMARCO (d.c.) — Ma cosa hai fatto tu quando eri ministro dell'Agricoltura ? SEGNI (sempre rivolto ai socialcomunisti) — Il bilancio è povero. Gli stanziamenti sono esauriti. Attendete che si decida del fondi ERP. Le cose che ci stanno a cuore saranno sottoposte.al Parlamento, e allora vedrete se il Governo voglia veramente o no venire incontro ai problemi dell'agricoltura. Il Ministro termina qui il suo discorso ed esamina gli ordini del giorno presentati accettandone la maggior partè come raccomandazione. Respinge quello del fusioni-i sta Sansone che suona sfiducia al governo. Sansone insi¬ ste e si passa ai voti; l'ordine del giorno viene respinto. Anche la seduta a Palazzo Madama si è aperta con una commossa commemorazione dello scomparso sen. Micheli, pronunciata dal presidente Bonomi. Al banco del governo sono De Gasperi, Tupini e Vanoni. Si è ripresa la discussione del bilancio dei Lavori Pubblici. Dopo lo svolgimento di alcuni ordini del giorno ha parlato il Ministro Tupini sul « caso > della ditta Moricci, §er la costruzione della straa panoramica di Pesaro. Do po aver esposto i provvedimenti da lui presi, l'on. Tupini ha esaminato la situazione del personale avventizio, pole mizzando con Romita. Per quanto riguarda l'Italia meridionale, egli ha affermato che è ormai opinione concorde che sia finito il tempo delle chiacchiere e della letteratura e che bisogna finalmente passare ai fatti concreti. Alla fine del suo discorso il Ministro ha dichiarato di accettare, come raccomandazione tutti gli ordini del giorno che sono stati presentati. Ma questa affermazione non è bastata a tutti. I senatori Buono core e Mastino hanno chiesto che i loro ordini del giorno fossero messi ai voti: entrain bi sono stati respinti. 11 « caso » Marantonio Domani l'on. Grassi, ministro della giustizia, risponderà alla Camera all'interrogazione presentata dai deputati socialisti Bonfantini, Giavi e Candido Grassi sul cosidetto « caso Marantonio », i quali, a quanto risulta, chiederebbero di deporre al processo Graziani quali testi di accusa. Anche l'on. Russo Perez del MSI è entrato nell'agone con una interrogazione pure rivolta al Guardasigilli e che sarà di scussa domani tendente a di fendere la magistratura dal le Inframmettenze politiche,

Luoghi citati: Francia, Italia, Pesaro, Roma