Imminente in Francia la svalutazione della moneta

Imminente in Francia la svalutazione della moneta Imminente in Francia la svalutazione della moneta Nessun mutamento per la lira Roma, 15 ottobre. Secondo informazioni provenienti da Parigi è imminente la svalutazione del franco francese. Il tasso di cambio tra il franco e le altre monete verrebbe stabilito a partire da lunedi prossimo tra l'attuale tasso ufficiale del dollaro (frs. 214,39) e quello di mercato libero (fra. 313). ' Sulle ripercussioni che nel nostro paese potrebbe avere tale svalutazione abbiamo assunto informazioni a fonte ufficiale. Ci è stato detto che la svalutazione del franco era scontata da tempo, data la grande differenza esistente tra il tasso ufficiale della valuta francese e quello reale del mer. cato libero. Sulle ripercussioni del probabile provvedimento francese sul traffico tra Italia e Francia abbiamo interrogato 1 ministri del tesoro e dell'industria e commercio. L'onorevole Fella ci ha dichiarato che «i riflessi di ordine generale dell'annunciato provvedimento del governo francese possono considerarsi già scontati. Finora esisteva tra Italia e Francia una situazione particolare per cui i francesi avevano utilizzato tutto il plafond méntre noi non avevamo potuto fare altrettanto. Cè da sperare che potremo incrementare i nostri acquisti sul mercato francese ». L'on. Pella ha quindi escluso che il governo italiano possa adottare misure analoghe di allineamento monetario. Sullo stesso tema il ministro dell'industria on. Lombardo è stato esplicito. «Tutta la nostra politica economica — egli ha dichiarato — è basata sull'assoluta intangibilità, dell'attuale rapporto tra lira e dollaro. Abbiamo a lungo discusso questa materia specialmente in sede di C.I.R. e siamo pervenuti alla conclusione che il rapporto non aia mutato e che sia necessario correggere i costi e non 1 ricavi ». Il governo, attraverso le dichiarazioni dei due suoi autorevoli membri riconferma che nessuna svalutazione della lira 0 In programma e che la sua politica economica rimane immutata. Il governo, a quanto si assicura, ha autorizzato l'I.R.I. (che controlla numerose aziende che impiegano decine di migliaia di operai) a emettere obbligazioni per 72 miliardi di lire. Di questi, 32 saranno ga rantiti dai pacchetti azionari della Finmeccanica (15 miliar¬ : - di di lire) e 17 miliardi da quelli della Finmare (Iri-Mare) ; gli altri 40 miliardi di obbligazioni saranno garantiti dalla partecipazione dell'I.RI. Lo Stato per queste emissioni — che avverranno nell'esercizio corrente — concederà le sue garanzie.

Persone citate: Fella, Pella

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Roma