I bimbi e la tubercolosi al congresso pediatrico

I bimbi e la tubercolosi al congresso pediatrico I bimbi e la tubercolosi al congresso pediatrico (Dal nostro inviato speciale) Stresa, 4 ottobre. La «Società italiana di pediatria.» solennizza lì suo cinquantenario con un congresso nazionale e internazionale radunatosi a Stresa, E' 11 19o. Quello precedente richiamò 600 medici specializzata in bambini; questo ha 1600 isoritti. E' però impossibile precisare il numero delle mamme, raccolte In (spirito intorno alla loro capienza e «Ila loro fatica. Oggi, dopo le cerimonie Inaugurative, fc stato trattato il tema dell'anistenaa antitubercolare all'intanila. Problema grosso ohe non * soltanto italiano, anche se uno del relatori — il dott. Virginio Debenedetti d'Ivrea — abbia dovuto asserire con molta amarezza che la nostra «igiene sociale» al trova in uno dei più bassi gradini delle scale proporzionali. Una specie di pigrizia — o di fatalismo — lasola che molto vada indisturbato per la sua china, compreso il bacillo della tubercolosi, anche dove la burocrazia fa abbastanza per osteggiarlo. Attualmente, da noi, questo bacillo ha, come nemici preventivi, 1 dispensari antitubercolari e le oolonie climatiche, le quali ultime provvedono con qualche settimana di buona alimentazione, di aria libera, di pulizia e di esercizi fiele! all'intero bisogno di un anno. E" pomerio. Bisogna fare di piti. Principale cura dovrebbe essere quella di separare 1 bambini dalle fonti di contagio, tenendo presente che quanto più tenera è la loro •ta, tanto più pericolosa e la loro coabltaalone, o convivenza, con tubercolotici. Dopo, occorre badare all'alimentazione, alla scuola, agli altri piccoli ohe essi frequentano. Poi è necessario tastar loro il polso — per dirla cosi — allo scopo di constatare in tempo utile fino a quale punto il pestilenziale bacillo li insidia. La prova tu b* reclina del Wolmer è semplicissima e indolore: si tratta soltanto di applicare una striscia di cerotto convenientemente preparata eopra la pelle di un braccio in precedenza ssrrassata e pulita.. Dalla reazione sulla pelle stessa si capisce se il bambino è sano oppure no. La .uestiono base > però sempre quella dell'Immunizzazione preventiva, e che si trascina ormai da mezzo secolo. Tonnellate di car. ta e barili d'inchiostro sono stati consumati per dlsoutere Intorno al B.O.Q. (bacillo Oalmctte duerln) il quale immette nel piccolo organismo germi di tubercolosi vivi ma attenuati, affinchè il corpo si alleni a reagire contro l'eventuale arrivo di germi In piena efficienza, DI fronte al vari dubbi, stanno alcune certezze. Il «Pubblio Health Service» degli Stati Uniti ha vietato la messa in commercio del B.C.G., ma soltanto perche i mei. si normali di profilassi antitubercolare nel paese lo rendono superfluo; usato poco dalla Svizzera, lo e molto in Frauda, In Rumenta, e in Russia, dove da 4 anni è obbligatorio per 1 neonati; l'Inghilterra è press'a poco nelle stesse condizioni degli Stati Uniti, ma vastissime esperienze hanno fatto la Danimarca, la Svesta, la. Norvegia. La Danimarca che, tra il 1934 e il 1940 aveva premunì* nato soltanto 5.793 bambini, arrivava a 143.100 nel periodo 194048. La Svezia ne premunizza annualmente da 160 a 200 mila. L'effetto furerebbe da 4 a 6 anni. La ultima novità importantissima, la quale — al dire dei cltntot — riediterebbe di svalutare il B.C.O. col renderlo pressoché Incommerciabile, è che lo al dovrebbe applicare a breve distanza dalla sua fabbricazione. Se non erro, sntre le tre ore. In Danimarca, a tal* scopo, esistono appositi servizi aerei. Il tema dell'assistenza antitubercolare all'infanzia è stato anche trattato dal dott. Tectlazleh di Trieste e dal dott. Babolini di Napoli. Viva, Interessante la discussione seguita. Domani, torse, l'interesse sarà anche maggiore, poiché si parlerà degli ultimi due miracoli del seeolo: la penlciUtna e la streptomicina, a. a. e^,

Persone citate: Virginio Debenedetti