L'onesto vecchietto zoppicante aveva truffato venti milioni

L'onesto vecchietto zoppicante aveva truffato venti milioni L'onesto vecchietto zoppicante aveva truffato venti milioni Sorpreso da due agenti dopo mesi di ricerche-Drammatico confronto con le sue 40 vittime Ieri sera il dottor Fatta, capo della Squadra Mobile, era soddifatto. Dopo mesi di pazienti Indagini era riuscito ad assicurare alla giustizia uno dei più scaltri e pericolosi truffatori di cui si sia occupata la cronaca in questi ultimi tempi. Bisogna risalire al febbraio corso. Una mattina, si presentava alla Società Anonima Depositi Carboniferi Masoero, un vecchieto zoppicante, vestito di nero, con é spalle un po' curve, lo sguardo penetrante, il naso adunco. Egli presentava delle credenziali di una società In perfetto ordine. Offriva una partita di 85 mila quintali di ottima legna, che egli avrebbe fatto arrivare dall'Umbria. I dirigenti la Carbonifera accettavano e li vecchietto, tale Francesco Depetrini fu Carlo di 63 anni, si faceva consegnare sol milioni di anticipo. Tutto pareva regolare. Il Depetrini aveva un ufficio di rappresentanza in via Mazzini 25. Quindici giorni dopo alla « Masoero giungevano due carri di legna per un valore di 600 mila lire. Poi più nulla. SI ricercava 11 Depetri ni, ma questi era scomparso ed il suo ufficio In via Mazzini non esisteva più. Di qui la prima denuncia alla Squadra Mobile. La Usta del truffati si era allerta. Alla Ditta Masoero seguiva un mese più tardi il signor Pietro Maina; e poi Serafino Barbero; e quindi Mario Qandlgllo di Carma gnola: tutti erano stati raggirati dal diabolico vecchietto, che ave va sottratto loro Ingenti somme sempre con la solita storia della legna. La Polizia s'era messa In moto. La Squadra Mobile aveva lanciato sulle traccie del Depetrini i suol migliori uomini, ma purtroppo senza risultati. Il ricercato pareva che avesse qualcosa di comune con 11 fantasma: lo si inseguiva, lo si Individuava, lo si raggiungeva quasi: poi d'un tratto quando la vittoria sembrava certa, egli sfuggiva dalle mani degli agenti e cancellava ogni sua traccia. E Intanto, pur avendo la Polizia alle calcagna. IIIIItllttflIltllIIIIIIIlllllllllllllllllllllllllIlllllttll l'infernale vecchio continuava a truffare. Sul tavolo del dottor Fatta s'allineavano altre donimele. Quella del signor Stefano Giardana, quella di Enrico Vismara, del Mobilificio Lagomarslno. Il Depetrlnl ora aveva cambiato sistema, non si valeva più di legna, ma di altre merci: e prometteva olio, o stoffa o gomme o partite di generi alimentari. Incassava gli anticipi e spariva. Al Carabinieri giungevano pure una quindicina di denuncle. La settimana scorsa un signore entrava nell'ufficio del dottor Fatta e si lasciava cadere su di una sedia: Sono rovinato) Un certo Depetrlnl mi ba truffato un milione e mezzo ». Ormai il vecchietto era divenuto l'Incubo del Capo della ■ Mobile». Innanzi a tutii 1 suol pensieri ce n'era uno: acciuffare il lestofante. Cosi aveva Impartito severe disposizioni a tutti 1 suol uomini ed aveva fornito a ciascuno una cartella segnaletica in cui erano contenuti i dati riguardanti 11 Depetrini. L'altra sera verso le 19, due agenti, terminato 11 servizio d'ordine per l'arrivo del Presidente della Repubblica, rientravano in Questura. Essi si trovavano sulla piattaforma di una vettura della sedicesima linea e discutevano ap punto dell'inafferrabile truffatore. Ad un tratto uno di essi dapprima arrossiva, poi impallidiva Aveva scorto sotto 1 portici di corso Vittorio un vecchietto zoppicante, vestito di nero, con 11 naso adunco. Un attimo dopo 1 due ponevano una mano sulla spalla dell'Individuo: « I documenti, per favore ». L'altro esitava un poco, poi sorrl dente tendeva un libretto postate « Ma che cosa volete da me. Sono un povero vecchio, un galantuomo». Ma gli agenti non lo ascoi lavano più. Essi fissavano 11 libretto su cui stava scritto Francesco Depetrini fu Carlo. Lo afferravano per 1 polsi e lo accompa gnavano trionfanti dal dottor Fatta. Interessante ed a volte dram llllllItllllllItlllllItllIflIllllllllIflIIIII matlco è risultato 11 confronto del truffatore con le sue vittime, che assommano a circa quaranta Su un importantissimo particolare, 11 Capo della Squadra Mobile ha portata piena luce. Il Depetrini, con le sue truffe non doveva avere incassato meno di una ventina di milioni. Dov'era finito tutto questo denaro, se in tasca egli non aveva che cinque biglietti da mille e qualche spicciolo? Il vecchio risulta essere di Mondovl, nella zona attorno a MondoVl egli ha comperato case e terreni. Il Depetrini è stato rinchiuso alle « Nuove ». tniiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiitMiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiii

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