Un passo del Senato presso De Gasperi

Un passo del Senato presso De Gasperi La priorità tra i due rami del parlamento Un passo del Senato presso De Gasperi Roma, 16 settembre. Il comitato ministeriale per il credito, presenti i ministri Pella, Giovannini, Segni e Merzagora, ha tenuto oggi una lunga riunione per l'esame di misure atte ad incrementare la produzione agricola e industriale, mediante facilitazioni creditizie, discutendo anche del finanza amento a lungo termine delle esportazioni industriali Il Governo prepara i provvedimenti per attuare il prò- ] gramma economico tracciato ' il 7 agosto scorso. Domani il Consiglio dei Ministri, che tornerà a riunirsi al Viminale, esaminerà quelli già preparati dal Ministro delle Finanze in materia fiscale. Il Consiglio si occuperà- anche del conflitto di competenza che si è manifestato tra la Camera e H Senato. I senatori lamentano infatti che il Governo trascuri la Camera Alta e che rimetta invariabilmente i disegni di legge prima alla Camera, anziché ripartirli tra le due assemblee. Stamane, comunque, il presidente e vice presidente del Senato si sono recati dall'on. De Gasperi ad illustrare questo malumore di molti del loro colleghi. Sia il sen. Bonomi che 11 sen. Alberti' hanno pregato il Presidente del Consiglio di considerare l'opportunità di risolvere la questione. E' ciò che De Gasperi sta facendo con lo stabilire gli opportuni contatti con la presidenza della Camera. Su questo sordo conflitto fra senatori e deputati abbiamo asa jito informazioni a fonte competente. Un autorevole giurista ha ricordato che lo statuto albertino stabiliva una priorità della Camera rispetto al Senato, Nell'esame del progetti di legge di natura finanziaria la nuova costituzione elimina tale prerogativa e sancisce anzi implicitamente il principio di parità tra le due assemblee. Tuttavia il governo è libero di presentare indifferentemente all'una o all'altra Camera i disegni di legge come difatti è avvenuto. Per quanto si riferisce alla attività dei partiti si registra una lunga seduta della direzione del P.S.L.I. assorbita quasi interamente da un di' battito sulla situazione interna e internazionale. Carlo Andreoni, sostenuto da alcuni membri della direzione, ha caldeggiato la necessità per l'Italia di intensificare l'azione intesa a neutralizzare il pericolo comunista. L'on. Saragat si è dichiarato favorevole ad una politica di distensione, mentre sul piano internazionale ha sostenuto la nota, tesi dell'equidistanza dei due blocchi., Anche la direzione del P.L.I. ha esaminato la situazione del partito, nel quale si possono individuare tre correnti: quella che ottenne la maggioranza nell'ultimo congresso (sen. Lucifero); quella cosiddetta della sala Capizucchi (on. Gaetano Martino) che in seno alla attuale direzione rappresenta la minoranza; la corrente scis. sionistica (Panfilo Gentile Mario Pannunzio, Mario Ferrara) che dopo il congresso si allontanò dal partito. Il gruppo dell'on. Martino ha posto come condizione di ritornare a fare parte attiva del partito, « che l'attuale direzione si dimetta » e al suo posto ne venga formata un'altra nella quale siano rappresentate adeguatamente le altre correnti.

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