Lo sciopero dei Lord

Lo sciopero dei Lord Lo sciopero dei Lord I reali d'Inghilterra in manto e corona inaugurano la riapertura del Parlamento ma i rappresentanti della Camera Alta disertano la cerimonia (Dal nostro corrispondente) Londra, 14 settembre. Re Giorgio VI e la regina Elisabetta hanno aperto questa mattina il Parlamento per la tornata straordinaria con la consueta cerimonia in manto e corona, ma con il più breve discorso della Corona che la storia ricordi: un discorso, nel testo inglese, di sole 74 parole, durato esattamente 56 secondi. « Miei Lord e membri della Camera dei Comuni — ha detto 11 Re — vi ho convocati a questa data affinchè vogliate considerare il nuovo progetto di legge per mutare ratto del Parlamento del 1911, sul quale nell'ultima tornata vi era stato disaccordo fra le due Camere. Non vi saranno sottoposti altri problemi nella presente tornata. Che la benedizione dell' Onnipotente guidi le vostre deliberazioni ». Era quindi chiaro dal discorso della Corona che la riforma del poteri della Camera Alta sarà il solo scopo di questa tornata straordinaria del Parlamento. Il malumore della Camera dei Lorde e dell' opposizione nella Camera del Comuni è cosi vivo che alla cerimonia non hanno assistito che 77 Lorda, inclusi il duca di Edimburgo e il duca di Gloucester. L'assenteismo dei Lorda, che sembrava addirittura un boicottaggio, è stato cosi marcato che quando il re era entrato nell'aula — e il Parlamento dell'Inghll terra venne aperto dalla Camera dei Lorda dove il re paria come primus Inter pares, mentre i membri della Camera dei Comuni sono solamente ammessi ad ascoltare il discorso della Corona — le tre prime file di banchi erano interamente deserte e il marchese di Sallsbury aveva dovuto pregare 1 pochi lords Sresenti di spostarsi per anitre a riempire le prime file I principi reali sedevano nella zona cosiddetta neutrale; Sol 11 re colla regina, vestita i grigio-argento con un mirabile cappello adorno di più me di struzzo azzurro-pallido e altre piume ondeggianti an che dalla sua mantella, è tornato a palazzo Buckingham nel cocchio In cui Elisabetta era andata alle nozze, scortato dai corazzieri. Questo pomeriggio al Comu¬ ni è cominciata subito la discussione sul discorso della Corona e l'opposizione ha attaccato il governo per avere con questa tornata straordinaria ratto « una manovra di partito » e usato il parlamento unicamente per raggiungere l'intento di diminuire i poteri dì una delle due Camere < e trasformato il parlamento in un timbro di vidimazione ». H Ministro degli esteri Bevin ha chiesto e ottenuto dall'opposizione di rinviare sino alla settimana ventura le dichiarazioni sulla politica estera che doveva fare domani, per non turbare l'andamento delle conversazioni che stanno svolgendosi a Mosca. Il rinvio delle dichiarazioni di Bevin era stato deciso dal Gabinetto ieri alla consueta seduta di vigilia dell'apertura del Parlamento. Si sa che Bevin ha avuto questo pomeriggio una udienza dal re a Palazzo Buckingham per ragguagliare il sovrano sulla crisi di Berlino e la situazione internazionale. Churchill non intende rientrare a Londra per questa breve tornata dei lavori parlamentari. Gli ambienti politici sono di pessimo umore per 11 modo in cui il governo ha impostato la situazione parlamentare. Il malumore è accentuato dalla crisi di Mosca per la quale nessuno sente più alcun ottimismo. In questo momento si sa soltanto che 1 tre ambasciatori si sono recati questo pomeriggio al Cremlino per un altro colloquio con Molotov. A Washington si parla di una crescente situazione di tensione e le preoccupazioni inglesi sono aumentate dall'arri vo a Washington del coman dante della fiotta britannica del Mediterraneo e dell'Atlantico orientale, ammiraglio Connolly, il quale al è recato per consultarsi col capo delle operazioni navali degli Stati Uniti. c. m. f . -HM

Persone citate: Bevin, Churchill, Connolly, Elisabetta, Giorgio Vi, Molotov

Luoghi citati: Berlino, Edimburgo, Inghilterra, Londra, Mosca, Stati Uniti, Washington