L'attesa del comunicate è stata nuovamente delusa

L'attesa del comunicate è stata nuovamente delusa DUE ORE DI COLLOQ uh O A MOSCA L'attesa del comunicate è stata nuovamente delusa Non sempre la politica s'accorda con la logica - Bedell Smith dichiara che le convenzioni proseguiranno (Nostro servizio speciale) Mosca, SO agosto. Negli ambienti occidentali di Mosca ai era quasi certi che — dopo la riunione odierna — si sarebbe finalmente avuto il famoso comunicato, quello che tutto il mondo attende dal due agosto. Invece, per questa sera non se ne farà nulla. Ancóra una volta l'attesa è stata delusa. Ca¬ ci si deve accontentare delle evasive dichiarazioni di Bedell Smith, che pure, in tanto fitto segreto, sono già molto. Possiamo dire che, se non fosse per le parole pronunciate ogni volta, con aria di sorridente bonomia, dall'inviato americano, l'opinione pubblica si troverebbe smarrita al termine di ogni incontro. Invece, « per quel che ne so io, le conversazioni proseguiranno y>, ha detto oggi Smith uscendo dal Cremlino. Le parole dell'americano significano semplicemente che non è il caso di darsi alla disperazione, anche se il comunicato non sarà emanato. Questa del comunicato è una psicosi comprensibile da par¬ •i 1111 [ 1111 i ■ 111 il 11111 i 11111111 > i E11T11 > : i r 11111111 ime per..É ìpreced£nii.^union&jl te di un mondo che viene te-ì qnuto all'oscuro di tutto, e as-\aiste frattanto ad eventi preoc¬ cupanti. Ma non ha in sostanza molto fondamento. Dicevamo che negli ambienti occidentali si dava quasi per certa la pubblicazione del comunicato nella serata di oggi (gli americani, per quanto strano possa sembrare, erano i più reticenti, gli inglesi i più convinti) Ma lo stesso era capitato in oc versazxone. In pratica l'unico elemento a favore della tesi di coloro che erano sicuri della pubblicazione del comunicato era la partecipazione ai colloqui di Andrei Vishinski, il giurista dell'Unione Sovir'!ca. Se c'è lui, si diceva, vuol dire che « stanno » elaborando il comunicato. E' anche vero che Vishinski non aveva preso parte alle prime riunioni perchè impegnato a Belgrado. Ma l'obbiezione pareva trascurabile ai « convinti ». Qualche accenno sufficientemente esplicito dell'A.D.N., l'Agenzia tedesca autorizzata dai russi, all'imminenza di un comunicato, aveva fatto il resto. Come conseguenza di tutto ciò, si potrebbe dedurre che j 111111111111111111111 m 111 [ 1111111111 j 1111111111 ri 111> lca3iom diifa-pi>etxatttff~co^\ff questa sera nei Qircoli occiden tali di Mosca Miri aria di de \ie*iSzv-hattò^&ZfauistrVaocorj do au determinati punti, e che le questioni sono state deferite ai governatori militari in Germania per la definizione dei particolari. E da questo punto di vista potrebbe già esser soddisfacente il fatto che le conversazioni, come ha detto Smith, continuano. Perchè gli osservatori occidentali a Mosca sono tuttora persuasi che se una rottura si doveva verificare, essa si sarebbe avuta in occasione dell'ultimo colloquio con Stalin: superato questo punto, il pericolo, in sede di colloqui al Cremlino,- dovrebbe essere scongiurato se non sopravverranno fattori imprevisti. E si esclude che gli incidenti ai € Magistrati» di Berlino possano influenzare il corso delle conversazioni. Detto questo, non resta molto da aggiungere. Sotto l'aspetto sostanziale tutto rimano immutato, per quel che si può dire dall'esterno: in merito agli argomenti dei colloqui, alle possibilità di sviluppo dei rapporti russo-occidentali, le ipotesi rimangono uguali, e rimangono ipotesi.- L'odierno colloquio è stato brevissimo — due ore e dieci minuti — il che rafforza la tesi degli anti-pessimisti (di ottimisti a Mosca non ne esistono). Esso ha seguito la con sueta prassi: riunione dei iTre» p'esso un'ambasciata occidentale, questa volta la francese, conversazione con Molotov, al Cremlino successiva riunione informativa degli inviati dell'Ovest. E, naturalmente, bonarie e « diplomatiChe » dichiarazioni di Bedell Smith. In sintesi, due punti concreti: stasera non vi sarà il comunicato, e la mancata pubblicazione non deve essere causa di .pessimismo. Henry Shapiro lusione. Ma non ssmpre la politica riapondemi canoni della logica. I dipanatici anglofranco-americaSL tendono invece a non attribuire eccessiva importanza .laila mancata pubblicazione. In ogni caso, si dice, il conyunicato conterrà ben poco di 'sostanziale, e con ogni probabilità ;si limiterà ad affermare che_tó. quattro po- 1 II Presidente Einaudi sull'Alpe di By

Persone citate: Andrei Vishinski, Einaudi, Henry Shapiro, Magistrati, Molotov, Stalin, Vishinski

Luoghi citati: Belgrado, Berlino, By, Germania, Mosca