Il morto era scomparso: nella cassa armi e munizioni

Il morto era scomparso: nella cassa armi e munizioni Il morto era scomparso: nella cassa armi e munizioni Macabra scoperta nel cimitero di S. Stefano Roero - La salma era stata trasportata in una tomba vicina e messa accanto ai resti di un altro defunto -1 carabinieri hanno sequestrato il materiale e iniziato indagini Un caso, che ben si può dire eccezionale, si è verificato a San Stefano Roero. Da tempo 1 carabinieri delia suzione di Canale, addetti al rastrellamento delle armi da guerra occultate, avevano avuto sentore di qualcosa d'insolito. Venerdì scorso, verso le 14. il custode del cimitelo, ripulendo dalle erbacce una vecchia tomba (intitolata pare, secondo la logora dicitura della lapide, a una famiglia Del Pero di Torino) notava nel terreno una strana fessura. Messo in sospetto, avvertiva tosto 1 carabinieri di Canale, 1 quali, sopraggiunti, decidevano di rimuovere alquanto la terra del sepolcro, dubitando che qualcosa di anormale fosse avvenuto. Con meraviglia essi constatarono che 11 terreno era già stato rimosso di recente. Continuando l'opera di scavo, i militi si trovavano infine alla presenza del feretro. Ma la casss aveva ti coperchio staccato e mal combaciarne. Sollevatolo, i carabinieri constatavano che non soltanto 11 cadavere dell'inumato eia scomparso, ma che la cassa era piena d'armi e di munizioni. Venivano alla luce infatti: 2 mortai da 45, 2 cassette di bombe da mortalo, 3 armi automatiche con relativi caricatori, 10 fucili e 2500 proiettili. La scoperta, nel sacro recinto destinato alla eterna pace, appariva sbalorditiva. Ma le sorprese non erano flnfte. I carabinieri si chiedevano logicamente, dopo questa prima operazione, dove fosse andato a finire 11 morto. Sospettavano infatti che la salma non fosse lontana, dato che un trasporto di questo genere, a lunga distanza, sarebbe stato malagevole per gli sconci malandrini. Continuando le indagini insieme al custode, 1 militi finivano per scoprire che un'altra tomba poco di stante era stata manomessa. Blpeterono l'operazione fatta dianzi nel sepolcro del Del Pero, ed ebbero una nuova e altrettanto macabra sorpresa. La povera salma era stata deposta accanto a un'altra, anzi, in modo lamentevole, quasi sopra di essa. Il dram ma sacrilego era completo. Queste risultanze hanno accelerato e approfondito le indagini che l'Arma svolge, per identificare e metter le mani sul violatore o 1 violatori di tombe, che sono pure rcngcanntbsdsqrriMdgmtgadddsnmspdmusg responsabili dei grave reato d'occultamento d'armi da guerra. E non è improbabile che tali indagini portino tra breve a una conclusione, e rivelino vari e strani addentellati nella popolazione e nelle località dei dintorni. Il caso del cimitero di S. Stefano Roero mette i.n fuoco, d'un tratto, un nuovo e inquietante prò. blema: quali e quante armi possono occultarsi in questi nascon digli di nuovo genei-e, dei quali sembra più facile che criminali di questo stampo possano approfittare perchè sfuggono alle comuni ricerche? L'attenzione delle autorità d'osmi zrt—csttPrdsgsziniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilliliiiiiiiiiiiiliiiii zona d'Italia sarà senza dubbio richiamata su questo episodio sintomatico; tanto più grave perchè — oltre al reato e alla sua più facile diffusione — esso colpisce 1 più sacri e segreti sentimenti della plstà umana, demolendo ogni elemen tare senso di rispetto al defunti Avvelenati dai gas — I coniugi Pietro Pautasso di 72 anni e Maria di 71. sono stati ieri trovati dal figlio che rincasava semiasfisslatl. Essi avevano inavvertitamente lasciato aperto 11 rubinetto del gas. Trasportati al Maurlzia.no, vi sono stati ricoverati in osserva¬ zione

Persone citate: Del Pero, Pietro Pautasso, Stefano Roero

Luoghi citati: Italia, Torino