L'ultimo colloquio

L'ultimo colloquio ZmE trattati CONTINUANO L'ultimo colloquio Gli alleati insistono nel reclamare lo sblocco di Berlino - In un'atmosfera d'incertezza si attende la risposta dell' U.R.S.S. Mosca, 21 agosto. Dopo una giornata di dubbi, di Incertezze e di false voci incontrollate questa sera i rappresentanti delle tre potenze occidentali hanno chiesto di essere nuovamente ricevuti da Molotov. Nel pomeriggio gli inviati inglese, francese e americano si sono dati convegno nella sede dell' ambasciata inglese per una riunione che è durata un'ora. Il far» cmrirer -gltrrnrwMmrrj abbiano avuto luogo colloqui separati aveva fatto sorgere la ipotesi di dissensi fra Stati Uniti ed Inghilterra da una parte e Francia dall'altra. Queste voci sono state formalmente smentite da un informatore dell'ambasciata americana ed anche a Parigi, in ambienti vicini al Quai d'Orsay, si è negata l'esistenza di un qualsiasi disaccordo fra i tre alleati. Tuttavia fonti bene informate insistono nel ritenere che il ritardo nello svolgimento delle trattative sia dovuto al fatto che la Francia più dell'Inghilterra e degli Stati Uniti sarebbe desiderosa di addivenire ad un accordo tacendo delle concessioni di carattere formale ai sovietici, concessioni che permetterebbero di guadagnar tempo. L'atteggiamento anglo-americano è invece più Intransigente. Ad ogni modo la richiesta del colloquio a Molotov significa che i tre occidentali hanno concordato e raggiunto una linea d'azione comune. 111 ( ( 111 ■ 11111111 ■ i m ■ 111111istac—t qui segreti del Cremlino. Ma aggiunge: « Le potenze occi1 ■ i 1111 m 11111 f 1111 f ■ 1111111111111 111 m m 111111 n Le potenze occidentali non intendono recedere dalla richiesta che la ripresa delle trattative a quattro sul futuro della Germania sia subordinata allo sblocco di Berlino. Una decisione sulla data dell'incontro — che sarà il settimo — spetta ora soltanto a Molotov. I tre inviati occidentali rimarranno domani nella capitale in stretto contatto coi loro governi, dai quali hanno ricevuto le I iree diretti ve per il decisivo colloquio. La radio berlinese controllata dalle autorità sovietiche ha questa sera smentito categoricamente la notizia attribuitale dall' agenzia United Press secondo cui i negoziati di Mosca sarebbero stati interrotti. E' stata indirizzata una lettera alla sede berlinese dell'agenzia americana in cui la si invita a smentire la notizia che era stata diffusa verco il mezzogiorno di oggi. Dubbi in America (Dal nostro corrispondente) Washington, 21 agosto. Da Londra è giunta oggi una autorevole osservazione- che parrebbe dar ragione a chi segue con pessimismo le conversazioni di Mosca. International Survey, la rassegna quindicinale di politica estera pubblicata dall'ufficio informazioni del governo britannico, accen-na senza commento ai collo- dentali sono rimaste ferme sul loro punto di vista, secondo il quale il blocco sovietico di Berlino, che -dura ormai da giugno, deve esser abolito prima che la discussione possa venir portata\su argomenti di maggiore ampiezza-». Da questa affermazione, indubitabile data la fonte, gli osservatori Sii Washington traggono la Conclusione che i russi non ftafljjo la minima intenzione di concerne il blòcco della capitale , tedesca. Del resto, si osserva, bastano gli eventi berlinesi degli ultimi due giorni a farlo comprendere. Mentre all'esterno si fanno queste/ poco rosee considerazioni, procedono fra le potenze occidentali le intense discussioni, in preparazione di queir la che tutti concordano nel definire la fase cruciale dei negoziati con Mosca. L'ultima riunione al Cremlino ebbe luogo lunedì, ma si afferma al Dipartimento di Stato che il ritardo nella convocazione di un'altra riunione non deve essere considerato allarmante, in quanto significa semplicemente che le potenze occidentali impiegano un maggior tempo del consueto a coordinare i rispettivi punti di vista. In serata, è giunta da Berlino la notizia, diramata dal2'A.D.N., l'agenzia controllata dai russi, che gli occidentali hanno chiesto a Molotov di ^g^ loTO un nuovo colloquio, 1 KnMr.ntr.mP.ntt>. tasi hanno E udentemente essi messo a punto la coordinazione dell'atteggiamento sulla base degli .ultimi eventi. La possibilità di accordo, e in ultima analisi addirittura la pace, può dipendere in gran parte dalla sincerità dei rapporti che il Cremlino riceve dai suoi rappresentanti in America circa la fermezza della politica di Washington. A Newport (Rhode Island) proseguono nel segreto della Scuola di Guerra Navale le discussioni. « non formali » tra i capi di Stato Maggiore, presiedute dal ministro della Di fesa James Forrestal. Sotto questo riguardo, una importantissima dichiarazione è stata peraltro resa pubblica dal generale Cari Spaatz, il quale ha rivelato che i tecnici americani stanno approntando^ jtn .prpietto. radio-: comandato iti grado dì portare una carica atomica a più di ottomila chilometri di distanza. Inoltre, Spaatz ha os servato che le « turbate con dizioni internazionali » pofronno forse costringere il congresso ad accrescere il numero dei gruppi aeronauti ci, attualmente settanta. L'ar ma aerea americana lavora alla progettazione ed alla realizzazione di apparecchi supersonici, razzi radioco' mandati, aerei ad energia atomica e artiglierie control late a mezzo radar. In meri to al razzo atomico dianzi accennato, Spaatz ha precisato che, dal momento che non esiste alcuna difesa po»' sibìle contro un simile mezzo, è « essenziale » che gli Stati Uniti siano la prima nazione Particolarmente interessan te è l'importanza che Spaatz attribuisce all'Artico, in cui egli vede il punto di passaggio obbligato dall'Europa occidentale verso gli obbiettivi industriali degli Stati Uniti. In altre parole, la Groenlandia e il Labrador vengono ad assumere importanza strategica pari a quella del Canale di Panama o di Gibilterra. Edoardo Depuri

Persone citate: Edoardo Depuri, James Forrestal, Molotov, Newport