Un titolo nel pugilato e una delusione nel ciclismo

Un titolo nel pugilato e una delusione nel ciclismo PENULTIMO GIORNO DI OLIMPIADI Un titolo nel pugilato e una delusione nel ciclismo Formenti campione dei pesi piuma - Vittoria del francese Beyaert a Windsor Park - Plnton secondo nella sciabola (Nostro servizio particolare) Londra, 13 agosto. Chi non ha visto il tumultuoso arrivo della corsa ciclistica delle Olimpiadi, il francese che per primo aveva tagliato il traguardo salvato a stento nella tribunetta reale, proprio accanto al Duca di Edimburgo, l'olandese giunto secondo travolto dal pubblico e ferito gravemente in modo da dover essere portato all'ospedale, e tutti gli altri ciclisti dispersi nella marea che urlava, applaudiva, si spingeva, chi non ha visto quanto è avvenuto a Windsor Park oggi verso le 16,30, - dicevamo, non può aver idea di come si possa trasformare il compassato pubblico britanico, quando una passione interna lo scateni. La molla che ha travolto il «.self control» dei tifosi inglesi di ciclismo è stata il corridore britannico Maitland, che è apparso nel rettilineo dell'ultimo chilometro nt.1 gruppo dei sei primi. In posizione, quindi, da poter teoricamente raggiungere la grande affermazione. Un urlo, solo ha accompagnato la volata della màglia bianca, un urlo di passione di migliaia di persone, che vedevano in lui un possibile vendicatore di Harris, il campione della velocità due volte battuto da atleti italiani. Ma gli incoraggiamenti non sono serviti a Maitland, il quale ù rimasto fino alla fine alla ruota dei meno provati suoi cinque compagni di fuga. Invece il francese José Be¬ iiimiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiimimiiiiiiiii iriiui yaert, un solido ventitreenne Cile in patria era stato finora specialista... nell'arrivare secondo, si è preso tutta in una volta la rivincita sul destino e sulle amarezze passate. Filando come un treno, con la testa abbassata sul manubrio, ha posto venti buoni metri tra sé e l'olandese Woorting, secondo arrivato. Po-i sono giunti due belgi, uno svedese e come abbiamo detto un britannico. Tre minuti di pausa, durante i citali si è cercato invano di aprire un corridoio tra la folla ammassatasi nella pista, e quindi, ecco il gruppo. E' in testa l'australiano Hoobin, seguito dall'inglese Thomas e finalmente tagliano il traguardo due azzurri. Ferrari è nono e il suo inseparabile amico Pedroni è decimo. Gli altri due italiani sono più indietro e non si piazzeranno che diciannovesimo e ventesimo. L'ordine di correre « a coppie » è stato eseguito, ma evidentemente non nel senso desiderato. Il peso d'osa maglia Prima di sapere come si è svolta questa gara, che diciamolo pure francamente era at tesa con non poche speranze dagli italiani e ci ha invece disillusi, interesserà sapere il motivo del mancato successo. Dicendo mancato successo non solo si fa :.so di un eufemismo, ma si prospetta la situazione. La vittoria .infatti non è giunta, soprattutto perchè gli azzurri non si sono nemmeno curati di andare all'appuntamento con essa. / nostri sono, stati travolti dal peso della maglia iridata che idealmente era sulle spalle di Ferrari. Alfio era per tutti gli stranieri l'uomo da battere e per i tre suoi compagni l'uomo da seguire. Ebbene il campione del mcndo non ha saputo o potuto rintuzzare all'inizio i tentativi vorticosi di fuga portati dagli olande/ti. Ferrari ha commesso l'imprudenza di non prendere sul serio il tentativo iniziale, cosa strana per lui che Vanno scorso aveva vinto il campionato mondiale proprio in un circuito tumultuoso come questo. Quando verso metà gara il nostro miglior uomo ha tentato di riprendersi non è riuscito nelVintento. Forse non si trovava in buona giornata. Fatto sta che dopo pochi giri tirati alfa testa del gruppo si è rialzato sul manubrio ed ha lasciato agli altri il compito di condurre l'inseguimento. La corsa per lui era finita lì. Pioveva quando alle 11,25 i 96 corridori sono partiti. Il via è stato dato dal Duca di Edimburgo. Subito l'olandese Faanhof va in testa, insieme allo svedese Johansson. Al ter-nine del primo giro i due hanno circa 50 metri di vantaggio sul gruppo, capito nsNlllllllUllllllllllllllllllllllllllllllllUIIIIIIIIIIMIIIll nato dall'americano Brillando. Scatti si, scatti la corsa ha sempre un ritmo vertiginoso. Nel terzo giro Johanson è solo in testa, quando irrompono « due olandesi Faanhof e Woorting che lo trascinano sulla loro scia in una- fuga irresistibile compiuta ad oltre 40 Km. all'ora. Alle spalle molte cadute e molte forature. Per il primo motivo si ritira l'intera squadra del Canada. Per il secondo restano senza la scorta di gomme gli svedesi. Tra il quinto e il sesto giro un grup petto di cinque corridori si distacca dal gruppo. Sono quelli che vedremo ai primi posti nell'ordine di arrivo. Faanhof, invece, stanco r,roV*rà di colpo Ferrari a questo punto tenta il ricongiungimento, ma verso il decimo giro (se ne dovevano compiere 17, su un anello di poco più di 11 Km.) desiste dallo sforzo. Oli ultimi giri hanno poco di interessante da registrare, fino alla volata finale in cui come abbiamo detto, ha vinto il calzolaio parigino Beyaert. Le Olimpiadi dì ciclismo si concludono dunque con due vittorie italiane (velocità e tandem su pista) e tre francesi (1000 metri, inseguimento a squadre su pista, ed oggi gara su strida). Il bilancio è buono, ma speravamo potesse essere migliore. In compenso un tìtolo e due secondi e due terzi posti sono stati guadagnati dall'Italia nel pugilato, dove la nostra squa dra domina nella classifica per nazioni. Formenti stava male Formenti, che aveva voluto sostenere l'ultimo combattimento contro il parere dei medici per una. grave contusione riportata negli incontri di ieri, ha vinto la medaglia d'oro nella categoria dei pesi piuma Il pugnatore azzurro è apparso sul quadrato come un dominatore ed il suo avversario, il forte sud-africano Shepherd, ha dovuto sostenere l'incontro più duro della sua carriera. Gli altri due finalisti azzurri hanno pure lottato bene, ma sono statt battuti. Il mosca Bandinelli ha dovuto cedere all'argentino Perez e il gallo Zuddas è stato dichiarato sconfitto dall'ungherese Csik, gran favorito nella sua categoria, dopo un applaudissimo combattimento. Infine il medio Fontana e ti medio leggero D'Ottavio hanno guadagnato la medaglia di bronzo del terzo posto. Anche nella scherma gli azzurri hanno ottenuto un piazzamento buono. Eliminato Turcato in semifinale, Pinton e Dare hanno cercato di infrangere, nel girone decisivo, la stir premasia degli ungheresi. A Dare ad un certo punto è mancata la continuità di rendimento, forse anche a causa della stanchezza, ma Pinton si è 'piazzato secondo tra i due ungheresi Gerevich, nuovo campione olimpionico e Kovacs. Oggi infine sono stati assegnati i titoli del calcio (vittoria della Svtzia sulla Jugoslaviti, per 3-1) e della pallacanestro (successo previsto degli Stati Uniti e vittoria degli azzurri sulla Cina per 54-38, questa nelle partite per il 16" posto) mentre sono proseguite le gare di ginnastica (littoria della Finlandia e Italia 51) e di equitazione (il nostro marchese Mangili, dopo due prove è sesto in classifica). c. m. f. a o o a o o L'abbraccio tra l'ungherese Gerevich (a deatra) olimpionico di sciabola e l'italiano Pinton secondo (Telefoto)

Luoghi citati: Canada, Cile, Cina, Edimburgo, Finlandia, Italia, Londra, Stati Uniti