Quanto guadagnano i cittadini torinesi

Quanto guadagnano i cittadini torinesi Quanto guadagnano i cittadini torinesi Dal professionista all'impiegato statale In una rapida rassegna, abbiamo già- catalogato i 720 mila torinesi secondo le professioni. Sardi interessante valutare-ora i guadagni delle singole categorie. Tra gli operai dipendenti dall'industria le paghe variano a seconda del ramo, dell'anzianità, della qualifica, dell'azienda; la paga media base (sommando tutti gli emolumenti dati a qualsiasi tipo) si può fissare sulle 1300 lire giornaliere che corrispondono a 28-30 «.ila lire al mese per 26 giornate lavorative. Fatta analoga premessa per gl'impiegati, si può fissare uno stipendio di 60-60 mila per la prima categoria; 40-46 per la seconda; 30-40 per la terza. Quanto guadagnino i liberi prò)essionisti probabilmente neppure gl'interessati riescono definire data la saltuarietà dei loro introiti: è questo naturalmente il oampo ove, tra caso e caso, si hanno le più profonde variazioni. I ruoli dell'imposta contengono un valore solo indirettamente indicativo poiché si sa ohe l'imponibile, essendo colpito sino al 21%, è sempre al disotto della realtà: tra gli avvocati l'imponibile medio annuo si aggira sulle 60-60 mila lire, e la punta massima (registrata per un noto penalista che sostenne la parte civile nel processo Grande) raggiunge le 480 mila. I medici, forse perchè possiedono una pratica meno profonda dei legulei, si lascian maggiormente colpire dalle imposte: il loro imponibile medio è di 100-160 mila e si ha un massimo di 4 milioni e mezzo. II guadagno dei più avviati studi legali si può calcolare sulle 200-300 mila lire mensili e sulle 100 mila il guadagno medio. Per i medici la situazione dei primari o primi assistenti d'ospedale è buona, cosi come lo è per quelli che hanno una clientela privata; quanti invece si fondano prevalentemente sulle mutue (le quali ormai assorbono 2'86 % della popolazione) raggiungono a mala pena le 50-60 mila lire al mese. Bisogna poi considerare che almeno 500 medici recentemente laureati sono privi di qualsiasi occupazione retribuita. ' I guadagni dei commercianti o degli artigiani non possono ovviamente essere definiti. E' molto più facile invece, e molto più doloroso, precisare gì" li dei dipendenti statali e parastatali. La, gamma è lunga 6 varia: parte dalle 80-80 mila lire complessive (compreso indennità di toga) del primo presidente della Corte d'appello ed arriva alle 17-18 mila lipptogcgcm45sitrinlalegè lesabrgfipn—sesteluSfgeudcadddvvtocrdsscsctosImCclprlUmvmnpfd■iiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii«iiiiiiiiiiiiitiiiiiiiii lire del fattorino telegrafico. Il punto di partenza può però far pensare ad una situazione molto più rosea della realtà: i magistrati sono tra gli statali una categoria privilegiata, ma la gran massa sia del gruppo O, che del B, che dell'A, parte da massimi molto più tenui. Bulle 45-60 mila è l'emolumento mensile d'un preside di liceo, mentre il minimo per un professore incaricato si aggira sulle 25 mila lire. Tra i dipendenti municipali le cose non vanno certo meglio: il oapo divisione — che è all'apice della carriera e nelle cui mani è riposta la responsabilità di tutta un'importante branca burocratica — raggiunge a stento, se ha moglie e figli, le 35 mila mensili. Gl'impiegati avventizi — tra cui sono numerosissimi i laureati — guadagnano 25-26 mila lire. Per non dare a questa rassegna un tono veramente miserevole, riteniamo di omettere le cifre delle' pensioni luminimi iiiiiiiiif iiitiiitff ■ìiiiiiitiiiiiiiiii