La risposta alle richieste di Stalin non ancora giunta al Cremlino
La risposta alle richieste di Stalin non ancora giunta al Cremlino La risposta alle richieste di Stalin non ancora giunta al Cremlino Gli ambasciatori occidentali continuano nelle consultazioni - A Londra e a Washington intensi colloqui (Dal nostro corrispondente) Washington, 5 agosto. Dopo il deciso rifiuto formulato ieri da Marshall di fare qualsiasi rivelazione sui colloqui di Mosca, non era il caso di attendersi da Truman — nella tradizionale conferenza stampa del giovedì — alcuna dichiarazione che uscisse dalla linea di estremo riserbo impostasi dal Governo di Washington, anche se Truman ha lasciato intendere di essere abbastanza ottimista. Così, non è rimasto nemmeno oggi agli esperti, ed ai « columnists ■», politici dei quotidiani, che il compito scarsamente positivo di soppesare gli elementi alla mano per valutare le possibilità di una nuova conferenza quadripartita sulla Germania. In genere si concede che, stando ai dati di fatto integrati dalle pia recenti informazioni pervenute da Londra e da Bellino, queste possibilità sono leggermente superiori al cinquanta per cento. Ma — si osserva con amara obbiettività da parte degli stessi esperti — anche se' ad una conferenza si potesse arrivare, quali sarebbero le probabilità di accordo* Secondo alcune voci, non più controllate di quanto lo possa essere oggigiorno una « voce » a Washington, lo stesso Stalin avrebbe manifestato il massimo interesse — durante la conversazione con i rappresentanti occidentali — ad una conferenza quadripartita che trattasse l'intero problema tedesco. E' un fatto che, a smorzare ogni ottimismo al riguardo, concorre la considerazione che questa eventualità di conferenza a quattro, nella quale ormai si vede l'unica via di uscita da una tragica « impasse », si viene a presentare proprio nel terzo anniversario della infelice conferenza di Potsdam dell'estate quarantacinque. Allora parve di aver risotto il problema tedesco, mentre in realtà non si faceva che gettare le basi dell'attuale aggrovigliata e tesa realtà odierna. Mentre a Londra Bevin esamina la situazione con Douglas e Mossigli, ed a Washington sì incrociano i punti di vista dei massimi dirigenti della politica statunitense, il mondo diplomatico della capitale attende il responso con 11111 II 111111 111111111 ■ J11111111111111111111111111 un nervosismo che nemmeno la consegna del silenzio riesce a 'celare.- • Tutte le notizie vengono am. piamente ' commentate: anche quelle òhe non essendo ufficiali lasciano larghi margini di dubbio. Oggi, per esempio, si è molto parlato di alcune dichiarazioni che un alto funzionario sovietico avrebbe fatto ai capi politici tedeschi. Secondo . queste informazioni, il maresciallo Stnlin ha presentato agli ambasciatori delle tre potenze occidentali una lista di domande specifiche sulla Germania e su lìcrlino. Egli ha invitato gli ambasciatori a consultarsi coi loro governi e n. comunicargli quindi risposte concrete. Fino al mezzogiorno di oggi le risposte non sarebbero ancora pervenute al Cremlino. Nei circoli politici di Mosca si sarebbe sorpresi dell'indugio, poiché si riteneva che le tre potenze occidentali si fossero accordate fra di loro in modo particolareggiato prima di chiedere i colloqui con Stalin. Il Maresciallo Sokolovski, comandante russo in Germania, non ha ancora fatto ritorno a Berlino nè è possibile sapere quando egli rientrerà nell'ex-capitale del Reich. Si è anche saputo che a Mosca i tre ambasciatori occidentali si sono riuniti a più riprese nel corso della giornata per studiare le informazio-, ni raccolte e le note inviate dai rispettivi governi. Nessuno però ha voluto dire quando i documenti saranno presentati a Stalin. e d
Persone citate: Stalin
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