Domani la decisione per i fondi della C.G.I.L

Domani la decisione per i fondi della C.G.I.L Domani la decisione per i fondi della C.G.I.L Scade l'ultimo termine e l'accordo non è stato raggiunto - La riunione del direttivo conclusa con un niente di fatto ■ Sarà-decretata l'espulsione dei democristiani? Roma, 5 agosto. La scissione sindacale che si trascinava da più giorni è ormai avvenuta, e difficilmente potrà aversi il fatto nuovo che possa riportare in seno alla Confederazione del Lavoro le varie correnti scissioniste per ricostruire quell'unità che e stata spezzata. Già martedì sera le Cose apparivano compromesse dopo che i democratici cristiani avevano preferito affidare a una lettera i cinque punti delle loro richieste, invece di farle sostenere in seno alla Confederazione. Era chiaro che la maggioranza socìalcomunista non poteva accettare una simile impostazione delle trattative dopo che l'esecutivo confederale si era pronunciato, sia pure a maggioranza, per l'espulsione della corrente democristiana. E infatti Di Vittorio rigettò fin da martedì sera il punto di vista dei democristiani. Stamattina, lo ha ribadito nella riunione del direttivo confederale chiamato a sancire la risoluzione dell'esecutivo. Di Vittorio in polemica Di Vittorio ha fatto Una relazione che è durata due ore e un quarto, ha esposto i fatti cosi come si erano succeduti dalla riunione delle Acli in poi ricordando l'atteggiamento dei democristiani durante il recente sciopero generale. Non senza una punta di accoramento, parlando degli avvenimenti che hanno determinato la scissione, ha dichiarato che «tutto il possibile è stato fatto affinchè là rottura non si verificasse. Oggi, però, ci troviamo di fronte ad una rottura che debbo considerare irreparabile. Essa non è avvenuta per contrasti ideologici o per eventuali errori o rancori iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmiiiiiiiiiimiimiiiiiii personali, bensì unicamente per ragioni classiste ». Ha poi polemizzato con De Gasperi quando ha affermato che la Confederazione, inviando il suo segretario responsabile dal Presidente della Repubblica nei giorni di sciopero, ha voluto dimostrare che lo sciopero non aveva alcun carattere insurrezionale; e che, sin da allora, l dirigenti sindacali democristiani si erano messi ai di fuori della Confederazione. Per quanto riguarda poi le proposte avanzate dai democristiani, Di Vittorio ha dichiarato che « la loro natura era tale da non potersi neanche discutere >. Al punto 3 di tali proposte era fra l'altro detto che la corrente democristiana subordinava alla realizzazione di un modus vivendi in seno alla Confederazione la discussione in via transattiva della divisione patrimoniale. Siccome un simile modus vivendi non è stato raggiunto, difficilmente si potrà avere un'intesa fra le due parti sui beni patrimoniali della C.G.I.L. Dopo la relazione di Di Vittorio, che si è avuta nella mattinata, il direttivo confederale è tornato a riunirsi nel tardo pomeriggio. Hanno esposto i loro punti di vista i rappresentanti della minoranza sindacale. Il socialdemocratico Canini in sostanza ha chiesto una maggiore garanzia per le minoranze. * Se vogliamo che la Confederazione non si frantumi ancora di più, occorre che essa svolga una politica di classe e non ai partito ». A sua volta il repubblicano Par ri ha sostenuto (concordando in questo con lo stesso Di Vittorio) che se. i democristiani hanno fatto degli errori ponendosi 'in. un certo senso fuori della • iGonfederazione, anche la : maggioranza confederale ha creato le condizioni perchè i democristiani ad un certo momento prendessero la loro grave decisione. A conclusione- della seduta serale sono stati 'presentati due ordini del giorno: un primo della minoranza che, pur affermando le decisioni dell'esecutivo, rimanda alla risoluzione del congresso qualsiasi decisione definitiva. Un secondo . ordine del giorno -della maggioranza vorrebbe mettere sotto atto d'accusa i democristiani e sancirne l'espulsione. La parola al tribunale I superstiti dirigenti della C.G.I.L. si sono lasciati a questo punto. Si ritroveranno ancora domani alle 10. E non è improbabile che si trovi una via di mezzo fra i due ordini del giorno. Non bisogna dimenticare che per quattro anni le quattro correnti In seno alla Confederazione hanno marciato bene o male insieme I democristiani, per conto loro, si sono riuniti in uno stabile in via dell'Ara Coeli. La loro posizione è assai chiara. Essi, prima del congresso delle Acli, che avverrà a metà settembre, non prenderanno alcuna risoluzione. Dopo di quell'epoca è molto probabile che decidano la costituzione di Uberi sindacati di categoria. Ed infatti in questo senso essi si vanno ora orientando. Entro la giornata di domani intanto scade il termine ultim'o per far conoscere al i 11 11111 Hill 111 Hill ■ 11 ■ Utili ti ■ II lil I •• 111111MU Tribunale l'eventuale accordo fra le parti. Ma siccome que st'accordo quasi certamente non ci sarà, il presidente della prima Sezione del Tribunale Civile sabato mattina procederà senz'altro al sequestro cautelativo del patrimonio confederale, cosi come aveva chiesto la corrente democristiana. Gli aspetti giuridici della dal pr'diT me si sa, rappresenta 1 democristiani in sede sindacale, Egli va più in là della semplice divisione del patrimonio confederale ed afferma addirittura che la Confederazione praticamente è sciolta. « La mancanza di un componente — ha spiegato — provoca la dissoluzione »; e poi per chiarir meglio il suo pensiero è. ricorso alla chimica. « La C.G.I.L. — ha affermato — si poteva paragonare, quando fu costituita, ad un composto chimico di tre corpi semplici: anche se uno di questi è in quantità minore, la sua mancanza esclude l'Identità del composto ». nzzquestione sontfcjtatlJ^uatra1jLr^ànseiuttl che, co-TlllllllllllIlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMIII William Foster è II capo del comunisti americani. Alla Convenzione del partito ha invitato I militanti a votare per Wallace nelle prossime elezioni presidenziali. 111111 il IU1I11llllllllll 111 111! Il 11111 11 II 1111 • filli

Persone citate: De Gasperi, Di Vittorio, William Foster

Luoghi citati: Roma