Grazia femminile alle Olimpiadi

Grazia femminile alle Olimpiadi Grazia femminile alle Olimpiadi La Blanchers-Koen batte negli 80 ostacoli la ballerina Gardner- Tempo di entrambe 11"2, nuovo primato mondiale - Seconda nel peso la Piccinini - Delusione nella scherma e vittorie dei cestisti e dei waterpolisti (Nostro servizio particolare) Londra, 4 agosto. Slamo usciti da poco dal Palazzo dell'Ingegneria. Abbiamo ancora un sapore amaro in bocca, un po' di tristezza nell'animo. Non riusciamo a dimenticare la triste giornata per gli schermitori italiani. Avevamo stamane tre fiorettisti piazzati per la conquista del titolo, tre come i francesi nostri eterni rivali, e più di tutti gli altri concorrenti. I nostri erano giunti al secondo turno In modo splendido. Poi sono incappati nella serie nera. Due, Renzo e Giuliano Nostini, sono inaspettatamente caduti nella seconda serie di gare. Per « flash », in urgentissima, tutte le stazioni radio delle agenzie inglesi e americane hanno diramato l'Inattesa sconfitta dei due campioni azzurri. L'hanno accompagnata con parole di rammarico per l'eliminazione di due bei campioni, ma questo non è vai so a consolarci molto. Restava in gara Di Rosa. Un fiorettista preciso, veloce, su cui si poteva contare, ma anche 41 terzo nostro rappresentante non ha avuto fortuna. In finale, ha subito quattro sconfitte e cosi non è terminato che sesto. Il titolo va al francese Buhan, che ha superato il giovane connazionale D'Orlolà e l'ungherese Marzalay. In questo terzetto dell'aristocrazia schermistica stona l'assenza di un nome italiano. Il compenso per la sfortunata gara di fioretto individuale ci è venuto dalla palla-canestro e dal waterpolo. La squadra di nuotatori azzurri, passando di successo in successo, ha piegato l'Egitto per 5-1. Non è questo un avversario del più forti, ma il nuovo passo avanti avvicina ancora i pallanuotisti al titolo olimpionico. Visi lieti, finalmente, anche nella palla-canestro. Gli uomini di Van Zandt, pur comportandosi onorevolmente contro avversari molto difficili non avevano finora ottenuto alcuna vittoria. Gli inglesi, già battuti a Torino in un incontro amichevole, sono stati piegati anche a casa loro per 49-28. Otti¬ mi degli italiani Mantelli e Stefanini. Il vero spettacolo della giornata, anche se non ha avuto per protagoniste delle maglie azzurre, si è avuto allo stadio atletico. Gli ottanta metri femminili ad ostacoli, come già a Berlino nel 1936, hanno dato luogo ad una gara elettrizzante. Tre belle ragazze sono giunte sul filo di lana quasi appaiate. Le, prime due poi erano vicinissime. Le tribune di Wembley, gremite di folla sono risuonate di applausi entusiastici. Chi era prima? La Fanny Blanlcers-Koen. L'olandesina volante, che si era ritirata dalla gara di salto in lungo per essere sicura di vincere gli 80 ostacoli, ha dimostrato cc.i i fatt'. di non aver sbagliato calcolo. li suo stile perfetto (dicono che sia sotto questo punto di vista una delle migliori atlete viste a Wembley) le ha assicurata la vittoria con un tempo da primato mondiale: 11''2. L'olandese aveva già toccato questo limite, ma esso non era stato omolo¬ gato e quindi valeva il vecchio record di 11"3 appartenente a lei e all'italiana Testoni. Il ritiro della « Fanny olandese » dal salto in lungo ha permesso alla Gyarmati (Ungheria) di aggiudicarsi il successo e il titolo con la misura tutt'altro che eccezionale di m. 5,695. Noi italiani presenti da spettatori neutrali a queste due prove femminili, abbiamo seguito col batticuore la gara del peso. La nostra Piccinini, terza nelle eliminatorie con m. 12,75, in finale ha profuso tutte le sue energie con la generosità che le è abituale ed ha lanciato l'attrezzo a metri 13,095, che se non andiamo errati rappresenta per un centimetro e mezzo il nuovo primato italiano. Il bel risultato non è stato sufficiente per il massimo alloro che è toccato invece alla Ostermeyer (metri 13.75). La francese che vive a Tunisi ha vinto di buon diritto, nella sua specialità ed ha ottenuto un bel doppietto, abbinando il titolo del peso, a quello del disco datole l'altro giorno inaspettatamente dal cielo e dalla nostra emozionaUssima Cordiale. Sempre nell'atletica si sono avute anche parecchie finali maschili: l'americano Porter, con 13"9 (nuovo primato olimpionico) si è aggiudicato i 110 ost., davanti ad altri due statunitensi Scott e Dixon. Il giavellotto è toccato alla Finlandia, monopolista di questa specialità, che ha visto trionfare con m. 89,77 il lungo Rentavaare. Nella vela infine l'Italia mantiene il primo posto della serie « stelle > essendosi oggi l'equipaggio azzurro classificato terzo. Domani, alle 18,30, si svolgerà U secondo incontro di calcio degli italiani. Gli azzurri affronteranno la Danimarca in questa formazione: Casari, Giovannini (Fresca), Stellin; Maestrelli, Neri, Mari; Cavigioli (Burini), Turconi, Perni go, Cassasi, Caprile (Cavigioli). Arbitro sarà l'inglese Ling, c. m. f.

Luoghi citati: Berlino, Danimarca, Egitto, Finlandia, Italia, Londra, Torino, Tunisi, Ungheria, Wembley