La rivolta dell'Amiata alle ultime battute

La rivolta dell'Amiata alle ultime battute La rivolta dell'Amiata alle ultime battute Vasto rastrellamento in Valle d'Orcia - 200 fermi ad Abbadia Il sindaco comunista raccomanda la consegna delle armi Abbadia 8. Salvatore, 19 luglio. Un fatto nuovo e sensazionale netta triste vicenda dell'Amiata è dato dalla ferma presa di posizione del sindaco comunista Gualtiero Ciani nei riguardi di coloro che ancora detengono le armi e si rifiutano di consegnarle alle autorità. Sebbene il sindaco sia un attivo militante del partito di 'i'ogliatti, è un ometto esile e mite che odia la violenza e che ha cercato in questi giorni di fare in ogni modo per agevo lare l'opera delle autorità e per portare gli animi ad una pacificazione. Alia sua opera si è aggiunto stasera un manifesto che egli ha fatto affiggere sui muri del paese di Abbadia, dopo di avere riunito la Giunta comunale. In esso è chiaramente ri volto un appello ai rivoltosi, in cui il sindaco, dopo avere affermato che le armi devono essere tutte riconsegnate e che le autorità mMttart non sgombreranno il paese sinché non saranno venute in possesso di tutte le armi e le munizioni che si trovano ancora in possesso dei dimostranti, conclude dicendo che in caso che tale consegna non debba essere effettuata, egli sarà costretto a rassegnare le sue dimissioni ed a rinunciare al mandato affi¬ iniiiiiiiiiiiiii miiii iiiiiiiiiiniiiiinii datogli dal popolo, non trovandosi più nella possibilità di lavorare nell'interesse del paese stesso. Il sindaco ha espresso l'opinione che certamente il suo invito perentorio verrà bene,accolto da coloro che ancora si trovano nei boschi. Le autorità intanto continuano alacremente le ricerche. Sembra accertato, e questo è un altro fatto sensazionale, che il maresciallo VirjriZio non sia stato preso prigioniero e non sia stato portato nel bosco e li ucciso, ma che sia stato colpito nel posto stesso in cui venne rinvenuto il cadavere. Riguardo poi agli oggetti preziosi, e cioè all'anello ed altri oggetti personali, che in un primo momento si era affermato fossero stati rubati dai rivoltosi, il cappellano e la madre superiora dell'ospedale dove fu ricoverato il Virgilio hanno affermato che l'anello fu tratto dal dito al morente da un infermiere alla presenza di un agente di pubblica sicurezza ed hanno espresso quindi l'opinione che tali oggetti si trovino atta Questura ai Siena, in attesa di essere riconsegnati ai familiari dell'ucciso. Ieri notte, verso l'una, alcuni ribelli hanno tentato di tagliare nuovamente il cavo telefonico. I militari di guardia, iiiihi iiimiiiiiiiiiiiiiiiiihimiiìiiiiiiiib uditi rumori sospetti, hanno cominciato a sparare raffiche di mitra e subito due autoblindo hanno ispezionato i dintorni. Le ricerche però sono riuscite vane; Stamattina è stata iniziata un' importante battuta nella Valle d'Orcia, nel corso della quale sono state fermate una ventina di persone. Sembra che tra esse si trovi quel tale Bossi Orfeo, assai noto per l'attività partigiana svolta durante il periodo tedesco. Nel corso dell'operazione le autoblindo hanno fatto saltare a cannonate due bombe anti-uomo che erano state poste al bivio della strada tra Castiglione e Seggiano. A Saragiolo sono state fermate altre due persone, una delle quali in possesso di una pistola di calibro 6,35 e 48 colpi. Quest'ultima è di Abbadia San Salvatore, e sembra che si tratti di uno dei maggiori indiziati. L'ispettore di zona del partito comunista, Cini Domenico, sembra si sia rifugiato nel territorio vicino a Roma. Ieri sera, a tarda ora, al parroco di Abbadia sono state consegnate varie armi e varie munizioni, ma il parroco, benché interrogato, non ha potuto rivelare il nome di chi gliele aveva consegnate, dato che ciò era avvenuto sotto il vincolo della confessione. Nella giornata di ieri sono stare fermate nel paese circa ZOO persone e sono state effettuate numerose perquisizioni domiciliari, ma è da ritenersi che molte persone saranno rilasciate al più presto, qualora non risultino implicate nei recenti fatti. Bono giunti frattanto ad Abbadia il senatore Barami, U segretario detta C.G.I.L. Bìtossi e l'on. Puccetti, che hanno conferito con il sindaco e quindi con il generale Ravenna, comandante della terza brigata di carabinieri di Firenze. Le operazioni continuano, ma è impressione generale che si sia oramai al termine. Abbadia ha ripreso la vita normale. Soltanto i 150 villeggianti che già vi si trovavano sono partiti tn fretta e furia dal paese e non si sa se vi ri» torneranno. £• «■

Persone citate: Bossi Orfeo, Castiglione, Cini Domenico, Gualtiero Ciani, Puccetti

Luoghi citati: Abbadia, Abbadia San Salvatore, Firenze, Ravenna, Roma, Saragiolo, Seggiano, Siena