L'attacco di Bobet piega Bartali

L'attacco di Bobet piega Bartali IL TOUR E' ENTRATO NELLA FASE DECISIVA L'attacco di Bobet piega Bartali La prodigiosa ripresa del detentore della maglia gialla che domina sui monti e vince a Cannes - Bartali si attarda con Robic, fora e perde otto minuti (Dal nostro inviato) Cannes, 13 luglio. Ieri vi parlavo da San Remo di un Bobet male in arnese, e che la maglia gialla non si sentisse, dopo Tolosa, proprio a posto, lo si capiva solo a guardargli le gambe infiorate di foruncoli, a vederlo zoppicare quando scendeva di macchina e a mutare tratti e colore del suo volto. La voce di interventi medici con dosi fortissime di penicillina, e poi i referti dei sanitari, hanno addirittura fatto nascere il dubbio a un solerte collega, certo non conoscitore delle eccezionali risorse di questi atleti, che Bobet potesse ■finire questa tappa. Immagino come sarete rimasti avendo letto questa supposizione stamane — che, debbo dirlo, non era mia —; quando avrete saputo che Bobet ha vinto la 8. Remo - Cannes e ha guadagnato a Bartali e a Ronconi ben otto minuti! Che il bel corridore fosse ormai spacciato è forse stato un giudizio semplicistico. Bisogna inoltre dire un "bravo" a questi medici che se non hanno giudicato esattamente le condizioni di Bobet hanno però saputo ricondurlo in breve alla normalità grazie ai ritrovati della scienza, cioè a quella penicillina che probabilmente compirà una mezza rivoluzione anche in campo ciclistico se è vero che dì un atleta ridotto a uno straccio fa, in poche ore, il vincitore di una tappa rome quella ài oggi. Era appunto perchè si sapeva che il colle di Castillon e anche quello di Turini avrebbero messo a dura prova gli uomini del Tour, che tutti dubitavano che Bobet riuscisse a portare a Cannes la maglia gialla e nessuno pensava che invece avrebbe consolidato la sua posizione. Potete capire quindi quale fu la nostra meraviglia quando, iniziata da poco la salita del Castillon, vedemmo Bobet uscire dal riserbo in cui si era chiuso fino allora e partire all'inseguimento di Lambrecht, fuggito nella discesa su Mentone, nonché di Lazaridès, Teisseire e Meersman, partiti prima di lui. B la meraviglia crebbe a mano a mano, prima vedendo la maglia gialla andarsene col solo Lazaridès, poi piantarlo nella étocesa su Sospetto, in seguito farsi riprendere da lui per andare insieme alla caccia di Lambrecht. A questo punto poi, raggiunto l'uomo che più gli minacciava la maglia gialla, credevamo che Bobet mettesse fine alle sue inaspettate prò dezze. Neppure per sogno. Lambrecht fu piantato in asso sulla salita di Turini che non era poi, fino a Moulinet, così dura e brutta come ci eravamo immaginati. Ma la strada si fece più stretta e più ripida nell'ultima parie, dove crollò definitivamente Lambrecht. Bobet e Lazaridès lo precedettero sul colle di 3'20". Mentre si svolgeva questa lotta tra il detentore e il pretendente della maglia gialla, che cosa succedeva alle loro spallet Dal gruppo se ne andavano Molineris e Oeminiani, Tacca, Thietard e Dupont, poi Kirchen, Orts e Ramouloux, quindi Ronconi con Ockers. E Bartali e Robic che cosa stavano facendo t Si vigilavano, e nessuno dei due voleva essere il primo ad attaccare dopo che l'italiano aveva cercato per tre volte di liberarsi dal francese e non c'era riuscito. Questa passività non poteva che fare aumentare il vantaggio dei fuggitivi; per giunta .Ronconi forò. In cima al colle i passaggi si susseguirono nel seguente ordine: Bobet e Lazaridès (cosi un altro minuto andava a vantaggio di Bobet); Molineris a2'25"; Lambrecht a 3'20"; Tacca e Dupont a 3'25"; Thietard a 4'50"; Neri a 5'10" ; Brulé e Geminiani a 5'21"; Bartali, Robic, Impanis e Bonaventure a 5'25"; Ockers a 5'55". La posizione dei nostri non era delle più brillanti ma avrebbe potuto essere migliorata in discesa e nei 95 cMZometri che ancora rimanevano da fare se la più nera sfortuna non li avesse perseguitati. Bartali forò mentre stava inseguendo .Robic che cercava di andarsene per conto suo; la macchina di Binda era lontana ed egli dovette cambiare la gomma perdendo precisamente l'39". Questa perdita di tempo non fu potuta annullare da Bartali prima che finisse la discesa ed egli si trovò a dover lottare da solo, anche se aveva raggiunto Bonaventure e Ockers, che naturalmente non tiravano, contro un forte vento contrario che mulinava nella stretta valle della Vesubie. Intanto Robic e Impanis, raccolti alcuni altri corridori si erano messi d'accordo per impedire il ricongiungimento di Bartali e Ronconi, mentre avanti Bobet era stato ripreso da Molineris, Lambrecht, Kirchen, Lazaridès. Costoro non furono più raggiunti e il gruppo di Bartali e quello di Ronconi si unirono anche perchè Binda fece aspettare il primo. Il gruppo di Robic e Impanis veniva invece guadagnando terreno. L'ordine di arrivo e la classifica vi diranno con precisione quello che è costato ai nostri l'attacco di Lambrecht, la sorprendente ripresa di Bobet, le forature, la coalizione RobicImpanis ai loro danni. Si tratta di una perdita indubbiamente grave ma non irrimediabile. Giuseppe Àmbrosini Ordine di arrivo: 1. Bobet, che copre i 170 km. in 5,22'56", alla media di km. 32,082; 2. Molineris idem; 3. Lambrecht idem. 4. Kirchen idem; 5. Lazaridès idem; 6. Geminiani 5,23'53"; 7. Robic; 8. Brulé; 9. Impania; 10. Thietard; 11. Tacca; 12. Neri; 13. Ramoulux in 5,29'39"; 14. Dupont 5,30' e 35"; 15. Piot idem; 16. Oekers idem-, 17. Ohapattej 18. Vdetto 19. Hathieu; 20. ex equo: Ronconi, Bartali, Cannellini, Teisseire, Lambertini; 32, Bevilacqua; 33. Biagioni-, 37. Pasquini; 41. Ferugllo; 44. Volpi; 45. Seghezzi; 55. Magni; 60. Coppini e Corrieri. •Classifica generale: 1. Bobet 80,4'36"; 2. Lambrecht a 2'29"; 3. Impanis a 14'6"; 4. Teisseire a 19'2" ; 5. Thietard a 20'1" ; 6. Ronconi a 20'32" ; 7. Bartali a 21'28" ; 8 Camellini a 21'41"; 9. Lapeble a 24'62"; 10. Mathys a 25'34"; 11. Bobio a 26'21"; 12. Tacca a 28'37"; 22. Pasquini; 34. Brambilla; 35. Biagioni- 40. Lazaridès; 41. Corrieri; 45. Bevilacqua; 46. Magni; 49. Oottur; 53. Volpi; 62. Coppini; 63. Seghezzi.

Luoghi citati: Cannes, San Remo, Tolosa