Accordi franco-italiani per modifiche alla ironfiera

Accordi franco-italiani per modifiche alla ironfiera Accordi franco-italiani per modifiche alla ironfiera (Dal nostro corrispondente) Parigi, 8 luglio. H ministro degli Affari Esteri, Bidault e l'ambasciatore d'Italia Quaroni, hanno firmato al Quai d'Orsay un protocollo per la delimitazione del confine fra l'Italia e la Francia. Con questo accordo tornano all'Italia una piccola estensione dì territorio nel co mune di Olivetta S. Michele e alcuni campi di scLdi Clavieres. Minori rettificm» e spostamenti avvengono in altri punti della frontiera. Clausole di natura tecnica regolano la distribuzione delle acque nella zona di confine. In particolare la Francia si impegna a fornire dal « plateau » del Moncenisio, l'acqua necessaria per alimentare in territorio italia- iiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiri no le centrali elettriche del Gran Scala é altre due centrali. Dovrà inoltre assicurare il mantenimento degli impianti e delle installazioni. . Subito dopo la firma del protocollo il ministro e l'ambasciatore hanno insediato, con discorsi d'occasione, la commissione italo-francese per la unione doganale. Partecipano ai lavori, da parte italiana, gli onorevoli Bertone, Aldisio e Boeri, assistiti da numerosi funzionari ed esperti dei diversi ministeri. La cronaca della prima giornata è presto fatta: c'è stata solamente una presa di contatti protocollari. Ma il lettore vorrà sapere se l'unione doganale si concluderà o no. Rispondere affermativamente fin d'ora, sarebbe "eccessivo per un verso, rispondere di no, sarebbe eccessivo nel senso opposto. Bisogna dire semplicemente che l'unione, probabilmente, si farà. Esistono molti ostacoli pratici e molte riserve da una. parte e dall'altra: gli interèssi di capitalisti e di sindacati operai; sospetti e dubbi della burocrazia (specialmente di quella francese ) ; e anche cautele, In parte giustificate. In complesso gli ambienti francesi sono più freddi e scettici ora che non tre o quattro mesi fa. La riunione che si inizia, ha scopi preparatori, ed era prevista dall'accordo firmato a Torino dal conte Sforza e dal ministro Bidault. Per giungere all'unione doganale, bisogna prima che siano realizzate alcune condizioni indispensabili. Occorre che la legislazione italiana e quella francese in materia sociale ed economica siano simili perchè sia possibile un' unione delle due economie; occorre che i regimi doganali di ognuno dei due Paesi verso i terzi, siano ugali. La commissione mista che è stata insediata oggi, deve studiare le soluzioni di questi problemi e di altri problemi simili. Verranno fatte poi precise proposte ai due governi, i quali dovranno cercare di attuare le modifiche necessarie, ognuno nella propria legislazione e nel proprio regime doganale. d. b.

Persone citate: Boeri, Italia Quaroni, Olivetta S. Michele

Luoghi citati: Francia, Italia, Moncenisio, Parigi, Torino