Terra vittoria di Bartali

Terra vittoria di Bartali Terra vittoria di Bartali Robic domina sui colli ma è raggiunto dal nostro campione - Giornata nera di Ronconi - Classifica immutata (Dal nostro inviato) Tolosa, 8 luglio. TI vecchio o, se più vi piace, l'ex-re della montagna, ha vinto la sua terza tappa in volata! E questa volta dopo una corsa nella quale ha dovuto sostenere il formidabile urto di un Robic scatenato sui colli giganti dei Pirenei. Dicevo ieri sera che, nonostante le molte e durissime salite di questa tappa, esóa iiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiniiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMD avrebbe potuto terminare con un numeroso arrivo in gruppo: così è avvenuto, per colpa di quei 187 chilometri che gli organizzatori, per fare l'arrivov, Tolosa (che è stato davvero il più imponente e deve anche aver riempito la cassetta) avevano messo dai piedi dell'ultima salita dei Pirenei al traguardo. E non credo sia stata, nè sportivamente nè tecnicamente una buona idea, perchè, per quanto sia avvenuto altre volte che le tappe dei Pirenei siano state vinte da velocisti, è sempre una loro diminuzione e svalorizzazione. In questo caso se l'arrivo fosse stato a Luchon avrebbe vinto Robic, al posto di Bartali, ma questi avrebbe preso oltre 6' a Bobet. Il che sarebbe stato molto meglio per i nostri colori. Più ancora che al duello Bartali-Robic, la nostra attesa era vòlta a quello BartaliBobet; alla maglia gialla aspira Bartali ed è chi oggi la porta che egli deve piegare se vuole assumerne la successione. Ma anche questo incontro si è chiuso alla pari perchè il francese non ha perduto che l'SO" dei più che 19' che ha di vantaggio su Bartali, ed è quello che questi ha guadagnato con la vittoria in volata più i 80" presi di abbuono siiti'Aspin e sul Peyresourde. La lotta è divampata dopo che dal gruppo giunto ai piedi del Tourmalet erano andati via Camellini, Brambilla, Neri, Lambrecht, Geminiani. Ma la corsa di costoro fu poi sommersa nella mischia scatenata da Robic dopo Luz, quando Verta si faceva più ripida. Allo scatto di Robic Bartali non seppe rispondere con pari energia e perse subito un centinaio di metri. Ma poi tenne quasi invariata la distanza, liberandosi alla fine di Bobet. Sfrondata la corsa delle figure e degli episodi meno interessatiti, dirò che Robic trovò la più fiera resistenza in Neri e non riuscì a portare il suo vantaggio su Bartali che a l'29", mentre Bobet perse S'57". Bartali ridusse il distacco in fondo alla discesa a l'IO", ma in cima all'Auspin aveva 2'7" da Robic, ridotti ancora a l'^S" in fondo valle e tornati a Z'7" in vetta al Peyresourde. Come si vede, l'italiano, dopo la prima sorpresa, teneva bene testa al francese, che forse non aveva in mente altro che di portar via gli abbuoni a Bartali per conto di Bobet. A Luchon, cioè all'uscita dei Pirenei, Robic non aveva che l'i" su Bartali, il quale fu ben presto su di lui dopo una diecina di chilometri di pianura. Si trattava ora di vedere se Bobet sarebbe riuscito ad annullare il suo distacco. Ma ci accorgemmo subito che ciò gli sarebbe stato molto facile, perchè Robic, una volta raggiunto dal tricolore, smise ai tirare e si nascose dietro la ruota di Bartali; e allora questi capì che sarebbe stato pazzesco sprecare energie per difendere il vantaggio da solo per 120 chilometri e perchè, al contrario, Bobet si era venuto a trovare coi suoi tre compagni e con altri alleati nell'inseguimento. Così i due furono raggiunti, tornò la calma e ne approfittarono altri ritardatari, fra i quali Ockers, Brambilla e Camellini. Bartali.si comportò all'arrivo da perfetto velocista. Entrò in sesta posizione e già ci sembrava impossibile che potesse risalire al primo quando lo vedemmo avanzare sul primo rettilineo sino al quarto posto, poi al secondo, infine portarsi decisamente in testa, sorprendendo il francese che era dato da tutti come sicuro vincitore: poi fece la curva, per quanto non sopraelevata, a tutta velocità e, lanciato in dirittura, resistette facilmente al ritorno di Lapébie. Sceso di macchina, a noi che gli eravamo andati incontro per congratularci di questa sua terza vittoria, disse: « Ma guardate un po' che da scalatore sono diventato velocista: ora che non vado più in salita (però esagerava) mi metto ad andare forte in volata ». E' il terzo wiinuto che Bartali guadagna sul traguardo: andando avanti di questo passo egli vincerà il Tour allo sprint... Giuseppe Ambrosini Robic e Paul Neri in fuga sul Tourmalet, Il più alto colle del Pirenei ,(Telèfoto)

Luoghi citati: Luchon, Tolosa