Alla ricerca della verità

Alla ricerca della verità Alla ricerca della verità Alla ridella vAlcune notizie false sono state pubblicate dopo la condanna dei comunisti jugoslavi. Di Tito e dei suoi amici si annunziò il rapimento, l'arresto, la morte; al generale Tolbukin e alle sue divisioni, Stalin aveva affidato l'incarico di compiere la vendetta. Invece il maresciallo, grasso e sorridente, tornò a Belgrado dalla villeggiatura di Bled e allora telegrammi urgenti rivelarono che Sofia, Tirana e perfino Markos avevano fatto causa comune con i ribelli. Un'altra notizia importante e falsa. Non sempre i giornali sono colpevoli. Al di là del sipario d'acciaio vi è una severa censura, i corrispondenti esteri sono controllati ed all'interno del paese circolano solo informazioni ufficiali; non accettarle come vere o discuterle significa correre dei seri e talvolta -ir- I riparabili guai. Quando succedono avvenimenti straordinari nell'Europa orientale non si può mai sapere con certezza se una notizia è vera, falsa od almeno probabile. Lo dimostra l'esempio di Tito. Da mesi i rapporti tra Belgrado e Mosca erano tesi, ma se il Cominform non ci diceva che il maresciallo era un « traditore della causa », come supporlo T L'irre¬ cerca erità parabile era già avvenuto da tempo, eppure milioni di comunisti giudicavano ancora Tito il migliore dopo Stalin. Tuttavia l'esperienza consiglia a non esser troppo orgogliosi della nostra forma di civiltà. Dove la stampa è libera è molto più agevole sapere, ma di ogni fatto politico o sociale le versioni, le interpretazioni sono così diverse e contraddittorie che per un lettore superficiale è sempre difficile conoscere la verità non approssimativa. Quanto al lettore attento, egli deve sempre tener conto, nel migliore dei casi, della fretta, del temperamento e delle deformazioni professionali del giornalista e, nel peggiore, dei particolari interessi che talvolta vengono difesi. Bisogna anche chiedersi se in un'epoca inquieta ed razza degli uomini equi, tolleranti, curiosi di conoscere è sempre più debole ed i superstiti scompariranno tra breve come i pellirosse nell'America. Il mondo è diviso. Per la maggioranza, senza esitazioni, senza incertezze, la verità ha sempre un colore; i più riconoscono come tale solo quella che difende i loro interessi o eccita le loro passioni. g. d. b.

Persone citate: Di Tito, Stalin

Luoghi citati: America, Belgrado, Bled, Mosca, Sofia, Tirana