Strategia degli "assi" al Tour

Strategia degli "assi" al Tour Strategia degli "assi" al Tour I campioni più quotati arrivano a Nantes un quarto d'ora dopo i primi - Lapebie vince in volata Bobet maglia gialla - Ronconi nel gruppo di testa; Bartali e tutti gli altri italiani in ritardo (Dal nostro inviato)) Nantes, 2 luglio. Questa Dinard-Nantes ha avuto per noi due facce: una è lieta, ed è quella che dice come Ronconi è riuscito .a guadagnare parecchio del tempo perduto nelle due prime tappe grazie a una fuga organizzata da francesi e belgi nella quale egli ha saputo, come al solito, prontamente intrufolarsi con quel fiuto e quella decisione che lo distinguono quando si sente in gamba; l'altra è piuttosto imbronciata, ma non preoccupata, e vuol dire perchè Bartali è stato preceduto a Nantes di 14 minuti da un gruppo di corridori fra i quali c'era quell'Impanis che parecchi dicono che vincerà il Giro, e quel Bobet che già ieri aveva cercato di portargli via la maglia gialla, finita poi in mano di Engels, dal quale oggi l'ha avuta nella immediata successione. Avevamo lasciato da poco la rocciosa baia di Dinard, quando dal gruppo partirono Giguet, Ramoulux, Callens, Thietard, Impanis, Ronconi, Diot, Lazorides, Mathieu e Feruglio; quest'ultimo rientrato quasi subito per andarsi a mettere a disposizione di Bartali. La presenza di tre dei migliori belgi in questa avanguardia dice che l'azione era stata suggerita dal loro direttore sportivo che non si era preoccupato affatto di mettere nei pasticci la maglia gialla Engels, tanta poca fiducia aveva che egli sapesse conservarla poi fra le montagne. In una trentina di chilometri il vantaggio di costoro salì a più di sei minuti. Giguet, appiedato dopo Lamballe, potè riprendere i primi insieme a Lapebie, Bobet e Lambrecht. Cosi all'azione venivano a partecipare anche tre "nazionali" francesi ed essa diventava ancor più minacciosa pei Bartali che nell'impeto della prima difesa era rimasto solo con Rossetto e Seghezzi. Sopraggiunsero poi anche Biagioni, Bevilacqua e Cottur insieme a tutti gli altri italiani, ma non st vid". da parte loro un lavoro organico, continuo, redditizio; solo l'ottimo Rossetto non si concedeva riposo. Per di più Bevilacqua forò ed ebbe un guasto di macchina riuscendo, ciò non ostante, a riportarsi in gruppo. Ma all' opera disunita, intermittente dei nostri, ai quali naturalmente nessuno dava una mano, faceva riscontro quella compatta, insistente, redditizia dei fuggitivi che venivano guadagnando continuamente terreno. A 60 chilometri dall'arrivo si controllò un distacco di ben 16 minuti. Per la terza volta, dunque, in tre tappe, la maglia gialla cambia di titolare e il francete Lapebie interrompe la serie delle vittorie italiane di tappa così bene iniziata da Bartali e da Rossetto. Ma il più importante di questa giornata è il profoné» sconvo1aimento di classifica the in complesso non avviene a tutto nostro svantaggio. E vero che Bar.ali è ora a più di 17 minuti dal primo, mentre ieri era a soli 3'28", ma neppure ora gli uomini che lo prece dono debbono preoccuparlo ec¬ cessivamente all'infuori di Impanis che gli è a meno di sette minuti avanti. D'altra parte possiamo rallegrarci del salto in su che ha fatto .Ronconi, salito dal 35° posto, con 8'26" da quasi tutti gli altri leaders, al 7° a soli 8' 13" dalla maglia gialla e a mezzo minuto da Impanis. Archambaud potrà rallegrarsi di aver portato in casa francese la maglia gialla, ma non altrettanto lieto dovrebbe essere per il ritardo di Robic e di Fachleitner, i due uomini sui quali dovrebbe far maggior assegnamento con avversari della statura di Impanis e Ronconi. Tant'è che la condotta della squadra francese è stata oggi criticata da quasi tutti gli esperti come quella che in fondo ha fatto il gioco del belgi se non anche degli italiani che potranno meglio far gio care le due pedine di cui dispon gono. Ma queste sorprese e questi sconvolgimenti non sono certo finiti. Ne avremo fino ai Pirenei, dai quali ancora si separano tre tappe e settecento chilometri. Non vi nascondo che le nostre preoccupazioni finiranno solo a Biarritz; e ne abbiamo anche per la tappa di domani, la più breve di quelle in linea, la peggiore, la più pericolosa e che non è azzardato prevedere prenda fuoco fin dalle prime battute. Giuseppe Ambrosini Ordine di arrivo della terza tappa: Dinard-Nante» (Km. 281): 1) Lapebie in 6,48'31". alla meda di Km. 36.612; 2) Impanis ; 3) Mathieu; 4) KamoulUx; 5) Diot; 6) Giguet; 7) Bobet; 8) Lambreeii,, 9) Callens ; IO) Thietard; 11) Lazarides; 12) Ronconi (Italia) tutti col -tempo:di Lapeble; 13) Brulé hi 7,2'13"; 14) Gauthier id. ; 15) Mayc in 7,2'34"j 16) Chupin id.; 17) Mignat id.; 18) Bondelé; 19) Lauk; 20) Mertens; 21) Bevilacqua; 22) Danguillaume; 23) Tacca; 24) farei; 25) De Gribaldy; 26) Goasmat; seguono gli altri, compreso il gruppo degli italiani, tutti nello stesso tempo di Maye (7, 2'34"). Classifica generale: 1) Bobet 21.09'C3"; 2) Lambrecht 21,10'27" distacco l'24"; 3) Mathieu 21,12'37" dist. 3'34"; 4) Thietard 21,14'21" dist. 5'18; 5) Lapebie 21,16'16" dist. 7'13"; 6) Impanis 21.16'46" dist. 7'43"; 7) Giguet 21.17'16" dist. 8'13"; 8) Ronconi id.: 9) Kamoulux :d.; 10) Engels 21,22'53" diBt. 13'50; 11) Schotte 21.23'19" dist. 14'26"; 12) TeiBSeire 21,23'49" d. 14'46"; 13) Gauthier 21.24'05" d. 15'02" ; Bevilacqua è a 17'02"; Bartali 18.o a 17'18". , ldtomfdpArarlqdafilllllilllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Guy Lapebie

Luoghi citati: Bevilacqua, Biarritz, Italia