Balbo ragazzone viziato

Balbo ragazzone viziato IL DIARIO DI CIANO Balbo ragazzone viziato Jl Papa e la campagna razzista 28 luglio 1938 Gambara manda una nota nervosa. E' la influenza pessimistica di Berti, il quale vorrebbe venire in Italia per discutere di... politica. Politica; troppo spesso manìa infelice dei militari. 30 luglio. — In seguito al discorso del Papa, violentemente antirazzista, convoco il Nunzio e lo metto sull'avviso: se si continua su questa strada, l'urto è inevitabile perchè il duce considera la questione razziale come fondamentale, dopo avvenuta la conquista dell'impero. Credo che convenga agire per evitare la crisi, ma se la Chiesa la vorrà, non saremo noi a scapitarne. 31 luglio. — Mi ammalo di tonsillite. E reEto a letto sino al 7 agosto. 8 agosto. — Il duce è molto montato sulla questione della razza e contro l'Azione Cattolica. Ordina che tutti gli ebrei vengano eliminati dal ruoli della diplomazia. Intanto comincierò col chiamarli a Roma. E' violento contro il Papa. Dice: « Io non sottovaluto la sua forza, ma lui non deve sottovalutare la mia. L'esempio del 1931 insegna. Basterebbe un mio cenno per scatenare tutto 1' anticlericalismo di questo popolo, il quale ha dovuto faticare non poco per ingurgitare un Dio ebreo ». Mi ripete la sua teoria di cattolicesimo — paganizzazione del cristianesimo. «. Per questo io sono cattolico e anticristiano ». Rifiuta di ricevere Grandi che è in anticamera, e che rimane abbattuto. Ricevo il Nunzio. Parliamo della questione Azione Cattolica. Per il problemarazza, il Papa, che adesso ha conosciuto i veri termini del problema, comincia a disarmare. 9 agosto. — Ho un colloquio con Padre Tacchi Venturi. Concordiamo sull' opportunità di svolgere azione diretta ad evitare un conflitto tra Santa Sede e fascismo. Tacchi Venturi diffida di Starace. Dice: « Chi è stato tre puntini, lo rimane per tutta la vita ». 10 agosto. — Jacomoni mi riferisce sulla situazione in Albania e sui progressi della nostra preparazione. Tutto va molto bene. Anche gli allarmi di una nostra azione imminente, si sono placati dopo il mio colloquio col gen. Sereggi. .11 agosto. — Dico all'Ad¬ detto Militare in Grecia di sorvegliare molto i preparativi militari verso la frontiera albanese. Non vorrei che si preparassero a crearci un incidente grosso al momento dell'occupazione, che forse hanno già fiutata. So che stanno piazzando cannoni nella zona di Gianina. 12 agosto. — Berti dal duce. Il duce, lucidissimo nell'esposizione e molto stringente nella logica, è giunto a queste con' clusioni: parlar chiaro a Franco e conoscerne le intenzioni. Se egli è veramente pronto a rinunciare all'aiuto dei volontari stranieri, allora, senza obbligarci alle umilianti formalità del Comitato di non intervento, deve, con grandi onori, far partire le nostre fanterie. Se invece tiene ancora ad averci, alleva, dato che noi con le forze attuali non potremmo operare e dato che non siamo disposti a restare in Spagna da spettatori, manderemo 10 mila uomini di complemento. 14 agosto. — Parto per Venezia. In volo. 15 agosto. — A Venezia, in famiglia. 16 agosto. — Torno a Roma in aereo. Buon volo. Niente di molto importante in ufficio. Il duce, come sempre, è sereno. Mi parla del viaggio di Balbo e della guerra in Spagna. Poiché Balbo sembra preoccuparsi dei motivi reconditi della sua missione, mi autorizza a dirgli che il «luce desiderava avere in lui il più competente («il che non è vero », ha subito aggiunto!) osservatore della potenza aerea tedesca, mentre spira aria di legnate. Balbo, quando gli ho detto questo, è stato felice. Del resto è incantato del viaggio, dei tedeschi, dell'aeronautica, di tutto. Adesso che la sua vanità è lusingata, parla come il più convinto sostenitore dell'asse. Succo della sua relazione: aeronautica tedesca potentissima, molto più progredita della nostra dal punto di vista tecnico. Con Balbo abbiamo parlato a lungo: in istato di euforia per il viaggio in Germania, aveva abbandonato il suo atteggiamento critico nei confronti di tutto e tutti, salvo per quanto concerne Aosta e l'Impero. Balbo è un gran ragazzone, viziato e irrequieto, vivace e ignorante che a volte potrebbe essere noioso. Pericoloso, non credo, perchè non ha i mezzi per esserlo.

Persone citate: Balbo, Padre Tacchi Venturi, Starace, Venturi