Cinquemila privilegiati nel superbo recinto del re

Cinquemila privilegiati nel superbo recinto del re Cinquemila privilegiati nel superbo recinto del re Ad Ascot: distintivo all'occhiello in un mare di invidia (Dal nostro corrispondente) Londra, 17 giugno. Ascot è un convegno di corse dove per tutto si va fuorché per occuparsi di cavalli. Dura quattro giornate, ed è per tradizione il convegno delle eleganze, dove le indossatrici lanciano le modo più bizzarre, e quando le inglesi ci si mettono non temono rivali in eccentricità (e quando si t.iettono ad essere belle, lo i-.ono straordinariamente, con le loro gambe lunghe e smilze, allenate alla marcia, che rende flessuose le anche, e quella dignità di sorriso che trattiene gli uomini dal guardarle con occhi indiscreti). Crippa smentito E gli uomini! Una volta i sarti di Bevile Roto, quando erano fieri di un loro cliente, dicevano che era un Ascot type: alt* e magri, forse un po' rigidi, ma quieti e composti, e Destiti come diceva Brummel: l'essere elegante consiste nel passare inosservati. Al "parterre" di Ascot il forestiero lo notate subito, alla sfumatura un po' sgargiante della cravatta, al modo di portare i guanti od il bastone. Ieri ad Ascot c'erano vesti alla Dior e cilindri da smentire tutto il razionamento utilitario di Sir Stafford Cripps: vesti di seta di tutti i colori, piume di struzzo e fogge da farvi restare senza fiato. Ho visto una signora che sembrava l'Amica di Nonna Speranza, con una giacchetta di taffetà nero so* pra una lunga veste a crinolina, con un collettone a grossi scacchi malva e verde, ed un cappellino a cuffia spinto in avanti, sormontato da un grosso nodo di seta a scacchi malva e verde: e portava un ombrello nero dal manico lunghissimo e adorno di un bordo di merletto. Ne ho viste altre con dei lunghi boa di piume di struzzo, di quella varietà che quarant'anni fa si chiamavano marabut, e la Duchessa di Kent aveva una veste di seta rosarargentata, con un'alta cintura nera di camoscio, e la lunga gonna pieghettata; e la Duchessa di Malborough una veste a pi-sellini, di un colore indescrivibile che si chiama blu-deserto. Ma gli uomini erano classici, perfetti ed impeccabili: sembravano tutti comparse per un film del cavalier d'Orsay ed il re (garofano bianco all'occhiello) e la regina sono arrivati ad Ascot come vuole la tradizione. Il corteo reale è uscito dai cancelli dorati del castello di Windsor, e lungo un miglio di prato verdissimo son galoppati i cavalli leardi dei landò del re. Su cavalli bianchi precedevano i valletti in livree scarlatte, e seguivano le carrozze con i Principi e le Duchesse; i postiglioni avevano tuniche azzurre e berretti alla, fantina dei colori delle scuderie del re; e nel recinto della tribuna reale, tutta decorata di ortensie azzurre e fra il profumo dei fiori di pisello azzurri lilla e rosa, la folla elegante ha fatto riverenza ed ha applaudito con la sordina dei guanti. Lavoro delicato Dava conforto vedere che l'austerità totalitaria non ha ucciso l'innocente e tutto umano piacere di mostrarsi nel parterre della tribuna reale. Ogni anno, durante il mese di maggio — che non è più gaio come quando vi era la famosa season londinese — il Lord Ciambellano riceve non meno di ventimila domande d'ammissione alla tribuna reale alle corse di Ascot. Assistito da una bella schiera di legulei, il Lord Ciambellano fa un accuratissimo e scrupoloso esame di tutte le domande, dopo di che cinquemila persone hanno la ambita fortuna di ricevere un « buono » per un biglietto da ritirarsi ad una vecchia libreria della Bond Street dietro pagamento di sterline sei se il favorito è maschio e sterline quattro se è una donna. La folla innumerevole degli scartati ha la consolazione di ricevere una lettera in facsimile della calligrafia del Lord Ciambellano, nella quale è detto che « il Lord Ciam¬ bellano è profondamente spiacente di dover rifiutare il biglietto causa il troppo largo numero delle richieste, eccetera ». 7n teoria la Royal Enclosure all'ippodromo di Ascot è una tribuna con un bel parterre riservato esclusivamente * alla gente che conta »: i Pari del Regno, i membri del Parlamento, gli alti ufficiali dell'Esercito e della Marina e chiunque sia stato presentato a Corte, purché contro di esso (od essai non sia stata pronunciata sentenza di divorzio. Ma in pratica! Ve lo immaginate il povero Lord Ciambellano alle prese con la valanga di domande che gli giungono dall'orda di gente nuova che la politica ed il mercato nero hanno scaraventato sul tappeto del cosiddetto bel mondo? E le migliaia di Sir e Baronetti che ogni capodanno ed ogni compleanno del Re vengono aggiunti al dizionario già voluminoso della gente titolata? Vanità Infine, pensate per un istante all' ironia contenuta nel bando arcaico contro le persone « contro cui è stata pronunziata sentenza di divorzio!». Poiché il matrimonio, in Inghilterra, è ridotto a poco più di quel che era a Roma sotto Tiberio e Caligola, ve lo immaginate il Lord Ciambellano immerso a studiare la motivazione delle sentenze di divorzio per appurare se l'adulterio fosse dalla parte del marito o della moglie la quale, passata a terze nozze, chiede di essere ammessa al parterre della tribuna reale di Ascot? E tutti i nuovi iscritti al libro della gente che conta? Il bel mondo inglese ha l'istinto di sapersi adattare alle mutate circostanze; e del resto la cosiddetta aristocrazia inglese é sempre venuta su dai fondaci e dalle officine; ma negli occhi di qualche vecchia faccia alla Van Dyck pareva di leggere il pensiero che Ascot non è più il ritrovo dove ci si soleva salutare con un cenno del capo come gente che si conosceva a fondo. Ma ai nuovi venuti il fatto di trovarsi in troppi su quel parterre non diminuisce il piacere: c'é sempre il conforto di rovesciarsi, fra l'una corsa e l'altra, nel paddock e mostrare a tutte le conoscenze d'altri tempi di avere all'occhiello il distintivo pr.vilegiatissimo della Royal Enclosure... Dopo tutto è confortevole, in quest'ossessione di rinnovamenti sociali, vedere che l'umanità ha conservalo i suoi deboli e le sue umanissime vanità. Una volta, sotto i padiglioni del campo di Ascot, si faceva colazione con aragosta alla maionese, fagiano tartufato e fragole alla panna, e si beveva champagne di gran marca. Oggi, la colazione semi-austera com¬ prendeva ancora, le aragoste, ma senza maionese, i fagiani erano dei vecchi galli di bosco e le fragole erano coperte di panna ersatz, fatta con il calcio; e lo champagne era quello che importa utilitariamente U Ministro dei Viveri. Ma erano rimasti i cilindri grigio cenere: e la sopravvivenza di quei cilindri ha un alto significato nella evoluzione dell'Inghilterra di oggi, C. M. Franzero

Persone citate: Brummel, Crippa, Franzero, Lord Ciam, Nonna Speranza, Stafford Cripps, Van Dyck, Windsor

Luoghi citati: Ascot, Inghilterra, Londra, Roma