Toscanini alla Scala per la commemorazione di Boito

Toscanini alla Scala per la commemorazione di Boito Toscanini alla Scala per la commemorazione di Boito "Mefistofele,, e "Nerone,, - Serata trionfale per il Maestro Milano, 10 giugno. Al di là del valore contingente che si può dare alla celebrazione Boitiana, la manifestazione di questa sera al Teatro alla Scala è condensata tutta nel trionfo di Arturo Toscanini. Si era determinata un'attesa morbosa intorno a questo evento artistico, una vera febbre dell'attesa, della curiosità senza - proporzioni, non certo per i brani che erano stati scelti a commemorare il trentennio della morte di Boito, quanto per rivedere alla prova il vegliardo direttore che, dopo una fugace apparizione alla Scala nel 1946, aveva fatto parlare di sè per certe stranezze di atteggiamenti che la cronaca extra teatrale gli attribuiva. Una volta confermata e divenuta certezza la sua partecipazione alla celebrazione Boitiana, la febbre dell'attesa si faceva più intensa e stasera è diventata delirio nella calorosa accoglienza che il pubblico milanese ha fatto al grande Toscanini. La sala era la più sfolgorante che gli annali della Scala abbiano mal registrato. Il Governo era presente con l'on. Andreotti e con l'on. Merzagora; il Corpo diplomatico con l'ambasciatore degli Stati Uniti, Dunn, k le rappresentanze consolari milanesi; l'alta società con i suoi più fastosi esponenti. Nei giorni scorsi si era temuto da qualcuno che la esibizione avrebbe potuto suscitare contrasti, ma quale contrasto poteva sorgere, da questi spettatori che da tre mesi si erano' accaparrati i posti in sala con jl solo proposito di salutare e applaudire il Maestro Toscanini per il grande* fascino che promana dalla sua personalità di musicista? Non vi è alcuna esagerazione dicendo che se stasera il Maestro avesse diretto una esecuzione ideila popolarissima canzonetta «Zazà>, non meno trionfale sarebbe stato il suo successo. Lo si è visto aH'iirzio, appena Toscanini si è innalzato sulla massa orchestrale: il fragore degli ap¬ plausi ha sommerso e travolto tutto e tutti, ed è continuato in crescendo a ogni parentesi propizia. Il Maestro è stato sensibilissimo a questa affettuosa manifestazione collettiva ' tante che, mentre alle prove pareva avesse un'aria stanca, stasera ha ritrovato il suo impeto giovanile e ha ottenuto quello che ha voluto dal complesso orchestrale, dai cori e dai solisti, tra i quali vi era- no due elementi di importazione americana: il soprano Nelli e 11 baritono Guerrera, particolarmente cari al Maestro. Detto questo è ben difficile soffermarsi a una particola- reggia ta cronaca della serata, ; durante la quale vi è statai una fusione perfetta di tutti | gli elementi che concorrevano allo spettacolo e che hanno reso in sublime potenza espressiva il terzo atto del « Mefistofele », il terzo atto e la seconda parte del quarto atto del « Nerone »: era un complesso di circa quattrocento persone che ha vibrato e ha preso anima sotto la bacchetta del Maestro. Questo hanno sentito gli spettatori e l'hanno detto con gli applausi che alla fine del lo spettacolo si sono protratti ancora più a lungo che all'inizio per sottolineare il trionfo di Toscanini. sembrerebbe che Boito fosse passato in secondo ordine, ma in fondo egli ha avuto anche l'omaggio del grande Maestro col quale ha diviso il successo. Lo spettacolo Boitiano, date le innumerevoli richieste, si replicherà sabato a totale beneficio delle colonie degli abitanti delle case minime. Il magnifico incasso della prima serata celebrativa che ha dato alcune diecine di milioni di lire, va tutto alla « fondazione Boito ». La più recente foto del Maestro al suo arrivo in Italia.

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