Dichiarazioni del ministro Fanfani sulle industrie e la mano d'opera

Dichiarazioni del ministro Fanfani sulle industrie e la mano d'opera Dichiarazioni del ministro Fanfani sulle industrie e la mano d'opera Lavori pubblici e scuole di riqualificazione • l sussidi di disoccupazione severamente controllati: gli elenchi riveduti - Pane uguale per tutti sidtcsIlssrcfmizsamnfsmdlvnvL'attività del ministro del Lavoro on. Fanfani durante la sua breve permanenza nella nostra città è stata eccezionale: al mattino ha inaugurato il congresso della C.I.D.A., al pomeriggio ha assistito ai lavori del convegno, ha ispezionato l'Ufficio regionale del lavoro dove ha raccolto dati statistici, ha conferito con il Prefetto, il segretario provinciale della Fiom, il prof. Valletta, industriali e organizzatori sindacali sulla situazione di Torino e provincia, soffermandosi particolarmente eu quella determinatasi in questi giorni alla Lancia, alla Spa e all'Aeronautica d'Italia. Alle 1930 si è recato alla sede della D. C. dove rappresentanti sindacali, delle commissioni interne ed esponenti del partito gli hanno riferito sulle cause della agitazione in corso in questi stabilimenti. L'on. Fanfani ha quindi parlato ad un gruppo di iscritti alla D. C. Ha dichiarato che l'inaugurazione del Congresso aveva facilitato la sua venuta a Torino; ma a deciderlo a lasciare la capitale, dove il Consiglio dei Ministri sta prendendo in esame importanti provvedimenti, era stata principalmente la situazione torinese che si profilava grave. Le condizioni della nostra industria —. ha proseguito il ministro — sono un po' quelle di tutta l'industria italiana con l'aggravante, per Torino, che qui la produzione è accentrata su un tipo: quella dell'automobile, e se le cose vanno male in questo settore, ne soffrono tutti gli altri. Vivace polemica A questo punto l'intonazione del discorso dell'on. Fanfani si è'fatta vivacemente polemica. Egli ha biasimato coloro che — industriali e lavoratori — per vari motivi (politici e di interesse) sono soliti addossare al governo la colpa della situazione. «Ci Vittorio incolpò alla Camera il Governo di voler risolvere il problema della disoccupazione principalmente con i corsi di riqualificazione > ha detto il Ministro; ma ciò non è esatto perchè proprio il Presidente De Gasperi aveva già detto che il problema della disoccupazione era affidato al rifiorimento generale dell'economia italiana. Ma alcuni fatti aggravano la situazione. In alcune zone — non a Torino — dicono che il 10% dei lavoratori non si presenta regolarmente agli stabilimenti portando come giustificazione la causa di malattia — ha affermato l'on. Fanfani ; vi sono industriali che accusano 1 loro dipendenti di non Javorare_ qhbastanza_ma. nello etesso "tempo, pagano, per timore, lavoratori che nulla producono essendo occupati in loro faccende esterne. H Ministro ha ammonito costoro ad usare una tguale misura nei confi onti di tutti i lavoratori poiché « non è giusto che paghino gli onesti ver questi poco scrupolosi. E un criterio di giustizia è la premessa essenziale per un'armonica intesa fra Governo, lavoratori e industriali. Favorire remigrazione Il miglioramento della situazione l'on. Fanfani lo vede sol tanto in un rifiorimento generale dell'economia per raggiungere il quale — ha detto — il, Governo ha allo studio varie 1 misure: utilizzazione del dena¬ ro dei contribuenti integrato ( dagli aiuti dell'E.R.P., massi-; mo assorbimento della manojd'opera, impulso all'emigrazio-i ne, istituzione di scuole di li-ì „«óii«„o!rf™« JrJ..-i™l -i ™i qualificazione, riduzione al mi-i mmo dei sussidi governativi di! disoccupazione ed invece assi- stenza col lavoro ai disoccupati. A proposito dell'emigrazione il Ministro ha affermato che deve essere favorita ed ha detto che recentemente egli aveva chiesto il reimpatrio di uno straniero il quale era venuto in Italia per dissuadere invece i lavoratori dall'emigrare e per seminare zizzania sotto la veste di organizzatore sindacale. A proposito delle scuole di riqualificazione ha dichiarato che il governo le continuerà a fondare purché non si trasformino in scuole di agitatori o in feudi di qualche organizzazione e contemporaneamente siano presi altri provvedimenti affinchè non divengano anticamere della disoccupazione. Sull'assorbimento della mano d'opera il ministro ha informato che fra pochi giorni sarà iniziato — in fase sperimentale — il rimboschimento di una zona dell'Appennino. Se l'esperimento riuscirà, tale lavoro sarà esteso a tutte le zone da rimboscare: cosi il Governo darà à chi lavora, e 11; st sussidio di disoccupazione si trasformerà in compenso. « Il Paese — ha proseguito — è in troppo pessime condizioni per mantenere — sia pure con una meschina elemosina burocratica — milioni di persone. Bisognerà che in materia di sussidio siano presi nuovi provvedimenti legislativi in modo che questo non sia concesso — tranne poche eccezioni — senza qualche prestazione e che siano rivedute tutte le iscrizioni agli elenchi della disoccupazione. La situazione locale Per la questione locale il Ministro ha detto che in prefettura aveva parlato coi dirigenti delia F.I.O.M. invitandoli a superare la disputa su questioni di principio per entrare nella sostanza del problema e raggiungere un'intesa che tenga conto dell'interesse della Lancia a ridurre gli orari e nello stesso tempo delle necessità dei lavoratori. Le due parti sa¬ ranno chiamate dal Prefetto per dirimere la controversia. Per risolvere la situazione dela Fiat l'on. Fanfani ha invitao il prof.' Valletta a presentare un piano dettagliato. « Se le cuole di riqualificazione serviranno — ha dichiarato il Ministro — il Governo le costituià come già fece nel gennaio corso per l'O.M. di Brescia; allora spese 300 milioni; anche oggi è disposto a dare purché erva: non spaventa spendere ma il modo poco saggio di spendere >. Avviandosi verso la conclusione il Ministro ha ancora poemizzato con gli avversari del Governo che lo accusano di non aver fatto nulla per eliminare a doppia qualità di pane : « il Governo invece lavora — egli ha detto — e il Consiglio dei Ministri di lunedì scorso si è occupato anche del problema del pane: con tessera o senza sarà eguale per tutti >. n p.

Persone citate: De Gasperi, Fanfani, Valletta

Luoghi citati: Italia, Torino