La madre non sapeva del testamento del figlio

La madre non sapeva del testamento del figlio La madre non sapeva del testamento del figlio // pericolo corso da quattro testi «Non dire il falso in testimo-nlanza » è un precetto della leggeQuest'ultima cristiana e civile preavvisa la multa e 11 carcere per chi vien meno a questo dovere di coscienza. Ma c'è chi pecca In buona fede, anzi c'è una categoria di testimoni di professione, con recapito presso gli uffici municipali e giudiziari, di notevole aiuto al cittadino che deve tarsi rilasciare uno del tanti certificati al quali occorre una attestazione. Tale Adelina Blsaglla, residente a Torino In via Regio Parco 139, avendo perduto 11 figlio ventenne Ricca Bruno nel 1945 e dovendo ritirare un piccolo indennizzo dall'amministrazione militare, 11 li settembre dell'anno scorso si fece rilasciare avanti 11 Pretore una attestazione giudiziale In cui era detto che il 23 luglio del 1945 suo Aglio era morto senza testamento. A questa pratica si prestarono gentilmente come testimoni quattro conoscenti dell'Adelina Blsa glia, cioè tali Avataneo Angela Splnazzolà Seraflna, Lanotto Giuseppe e Izzi Anna. Ma questa prestazione ba portato 1 quattro tapini a processe per falso, insieme alla Bisagì'a, davanti al Pretore Urbano. Il giovane non era morto senza testamento, anzi, per quanto fosse proprietario di una più che modesta sostanza, aveva lasciato erede alcuni suoi parenti, tra cui Rie ca Ermelinda che l'aveva curato durante la sua malattia madre. le Davanti al giudice, la Blsaglla dichiarò che aveva ignorato per due anni le ultime volontà del Oglio. — Ma il notaio — ha obbiettato il Giudice — non vi ha notificato il testamento? — Non ne ho saputo mal niente. A questo punto il P. M. vorrebbe citare il notalo, ma urta contro una difficoltà, che anche il notalo è morto. Più spicciativo è stato l'interrogatorio del quattro testimoni. — Noi — hanno detto — sapevamo che il - figlio della Blsaglla era morto da due anni. Questa ci disse ch'era morto senza fare testamento e la cosa sembrava credibile poiché si trattava d'un ragazzo ventenne. Come potevamo accertarci s'era morto con o senza testamento dato che la stessa sua madre non ne sapeva niente? Il P. M. ha chiesto, Codice alla mano, una condanna per tutti cin que gli imputati a 6 mesi di carcere. Il Pretore li ha assolti per insufficienza di prove. Del resto 1 cinque o sei eredi s'erano già divisi In pace la piccola eredità... Gli imputati furono difesi dagli avvocati G. Galliano e Fontana.

Persone citate: Avataneo Angela Splnazzolà Seraflna, Fontana, Izzi Anna, Lanotto Giuseppe

Luoghi citati: Torino